INTERPELLANZA 2/00539 presentata da GARAVAGLIA (DC) in data 19800714

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, PER SAPERE - PREMESSO CHE: 1) GLI INTERPELLANTI CONSIDERANO LA COMUNICAZIONE FATTA DAL MINISTRO DELLA SANITA' IL 3 LUGLIO 1980 ALLA XIV COMMISSIONE DELLA CAMERA INACCETTABILE NELLA PARTE RELATIVA AGLI IMPEGNI PREANNUNCIATI DAL MINISTRO CIRCA LE MODIFICHE ALLA LEGGE NUMERO 685; 2) PUR CONDIVIDENDO IN GRAN PARTE IL RILIEVO SULLA INSUFFICIENTE ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 685, IN PARTICOLARE CIRCA IL FATTO CHE NON SONO ANCORA ADEGUATAMENTE OPERATIVI GLI STRUMENTI CONOSCITIVI E I CANALI DI INFORMAZIONE EPIDEMIOLOGICA DA ESSA PREVISTI, GLI INTERPELLANTI SI MERAVIGLIANO CHE PARTENDO DA QUESTA CARENZA DI DATI SU CUI PERALTRO SI FONDA ANCHE IL RAPPORTO DROGA 1977-'80 - IL MINISTRO POSSA PRENDERE L'IMPEGNO DI MODIFICARE LA LEGGE NEL SENSO PROSPETTATO NELLA SUA COMUNICAZIONE, CHE I SOTTOSCRITTI NON CONDIVIDONO; 3) PROPRIO PERCHE' SI AMMETTE CHE, A CINQUE ANNI DALLA SUA ENTRATA IN VIGORE, LA LEGGE N. 685 E' ANCORA IN GRAN PARTE INAPPLICATA, IL MINISTRO DOVREBBE AFFRONTARE PIU' SERIAMENTE E APPROFONDITAMENTE LA RICERCA DELLE CAUSE REMOTE E PROSSIME DI QUESTE INADEMPIENZE. NE CONSEGUE CHE CONSIDERARE CAUSA <<DETERMINANTE... LA ESEGUITA' DEI MEZZI FINANZIARI MESSI A DISPOSIZIONE DELLA LEGGE N. 685 A FRONTE DELLA VASTITA' ED IMPORTANZA DEGLI OBIETTIVI>> - SECONDO GLI INTERPELLANTI - E' PER LO MENO SEMPLICISTICO. INFATTI GLI OBIETTIVI DEL MINISTRO RISULTANO POCO CHIARI, PERCHE' L'APERTURA ALLE NOVITA' E ALLE CONVINZIONI NATE DALL'ESPERIENZE INTERNA ED ESTERA E' MOTIVAZIONE DEL TUTTO INSUFFICIENTE A GIUSTIFICARE LE MODIFICHE PROSPETTATE DAL MINISTRO. ESSE ESPRIMONO UN'IDEA CONFUSA SULLA LIBERTA' CHE OGNI INDIVIDUO AVREBBE DI RICORRERE ALL'USO DELLA DROGA, DA CUI SI FA DERIVARE IL DOVERE DELLO STATO DI NON VIETARE NE' REPRIMERE ALCUNE TOSSICODIPENDENZE. LE PROPOSTE PIU' IMPORTANTI DEL MINISTRO SONO, INFATTI: LA DEPENALIZZAZIONE DELL'USO DELLA CANAPA INDIANA E DEI SUOI DERIVATI DA UN LATO; DALL'ALTRO, L'AFFERMAZIONE DELLA LEGITTIMITA' DEL RICORSO - SIA PURE A TITOLO SPERIMENTALE - ALLA SOMMINISTRAZIONE DIRETTA E CONTROLLATA DI EROINA NELLE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE; 4) SU QUESTI DUE PROGETTATI INTERVENTI, IN PARTICOLARE, MA ANCHE SU ALTRI DI NON MINORE IMPORTANZA, GLI INTERPELLANTI DISSENTONO DALLE PROPOSTE DEL MINISTRO DELLA SANITA', CHE APPAIONO IN CONTRADDIZIONE ANCHE SUI PRINCIPI AFFERMATI NELLA SUA COMUNICAZIONE. <<LE MODIFICHE DELLA LEGGE N. 685 DEVONO ESSERE FINALIZZATE AD OTTENERE CHE L'INDIVIDUO ESCA DAL CIRCOLO VIZIOSO DI CUI E' PRIGIONIERO, CHE SIA INDOTTO SPONTANEAMENTE (SICé) A SOTTOPORSI A TRATTAMENTO TERAPEUTICO>>: CON QUESTE PAROLE IL MINISTRO VUOLE CHE SIANO POSTI IN ATTO SUL PIANO DELLA PREVENZIONE, DELLA CURA E DEL RECUPERO TUTTI QUEGLI ACCORGIMENTI CHE POSSANO AIUTARE LA PERSONA A NON PERDERE LA PROPRIA LIBERTA' E LA PROPRIA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALE. E PERCHE' CIO' AVVENGA DEVE RESTARE INALTERATA - SECONDO GLI INTERPELLANTI - LA NORMATIVA ATTUALE, IN CUI PERMANGONO I DIVIETI DAI SOTTOSCRITTI CONSIDERATI PRESUPPOSTI INDISPENSABILI DELL'AZIONE EDUCATIVA E TERAPEUTICA; 5) MANCA UNA VERA GIUSTIFICAZIONE, O ALMENO UNA VERIFICA SOSTENUTA DA SERIA DOCUMENTAZIONE DELLE AFFERMAZIONI CHE IL MINISTRO FA SUI SEGUENTI PUNTI: A) LA NOCIVITA' DELLE COSIDDETTE DROGHE LEGGERE E LA LORO COMPARAZIONE ALL'USO DEL TABACCO E DELL'ALCOOL: ANCHE L'ESPERIENZA PIU' SUPERFICIALE DICE CHE ALMENO I TEMPI DI ASSUEFAZIONE SONO DIVERSI E CHE LA CONSEGUENTE ROTTURA DEI RAPPORTI INTERSOGGETTIVI E' ASSAI PIU' RAPIDA; B) LA CONNOTAZIONE NEGATIVA DEI TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI CHE IN CASI DETERMINATI, CIRCOSCRITTI E REGOLAMENTATI, SONO LARGAMENTE USATI IN MOLTI PAESI AVANZATI DEL MONDO E NON POSSONO ESSERE SEMPRE CONSIDERATI NEGATIVI SOLO PERCHE' E' AD ESSI PROPRIA UNA DIMENSIONE REPRESSIVA, TALVOLTA INUTILE; C) LA SCARSA ATTENZIONE AL MOMENTO DEL RECUPERO NON ESCLUSIVAMENTE TERAPEUTICO E L'ASSENZA DI OGNI RIFERIMENTO AL SOSTEGNO MOLTO IMPORTANTE CHE PUO' VENIRE DAL VOLONTARIATO; D) L'INTENZIONE DEL MINISTRO DI REVOCARE IL DECRETO MINISTERIALE DEL 1978 SULLA RESTRIZIONE DELL'USO DEL METADONE E L'EVENTUALE UTILIZZAZIONE ANCHE DI ALTRE SOSTANZE; E) LA VOLONTA' DI SOTTRARRE LA DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI <<MODICA QUANTITA'>> DI CUI ALL'ARTICOLO 72 DELLA LEGGE N. 685 A QUELLA CHE IL MINISTRO DEFINISCE <<L'ECCESSIVA DISCREZIONALITA' DELLA MAGISTRATURA>>; 6) ANCHE PER LA MANCATA O INSUFFICIENTE GIUSTIFICAZIONE GLI INTERPELLANTI, PUR ESSENDO CONCORDI CON IL MINISTRO DELLA SANITA' SULLA NECESSITA' DI ROMPERE LA LOGICA DEL MERCATO NERO DELLA DROGA, NON RITENGONO CHE TALE FINALITA' SIA PERSEGUIBILE CON GLI STRUMENTI DA LUI PROPOSTI, SIA A LIVELLO LEGISLATIVO, SIA SUL PIANO DI INIZIATIVE POLITICO-AMMINISTRATIVE; 7) INFINE, MENTRE CONCORDANO PER LA RIUNIONE DEI MINISTRI DELLA SANITA' DEI PAESI EUROPEI, OLTRE CHE DEGLI STATI UNITI E DEL CANADA, RITENGONO DISCUTIBILE CHE SI POSSANO CONSIDERARE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SUGLI STUPEFACENTI SUPERATE <<RISPETTO ALLA EVOLUZIONE CHE IL FENOMENO HA AVUTO NEGLI ULTIMI ANNI E ALLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI SCIENTIFICHE>> SE IL GOVERNO NON RITENGA OPPORTUNO APRIRE UNA INCHIESTA SU TUTTO IL FENOMENO DELLE TOSSICODIPENDENZE PER FORNIRE LA NECESSARIA DOCUMENTAZIONE AD EVENTUALI INIZIATIVE LEGISLATIVE DI MODIFICA DELLA LEGGE N. 685, IMPEGNANDO INTANTO I MINISTRI DIRETTAMENTE INTERESSATI, PRIMO FRA TUTTI IL MINISTRO DELLA SANITA', AD ATTUARE PIENAMENTE LA LEGGE N. 685, RISPETTANDONE LA LOGICA DI FONDO ED ACCETTANDO SOLO LE MODIFICHE RESE NECESSARIE DAL PROCESSO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 833 DEL 1978.