INTERPELLANZA 2/00444 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19970311

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic2_00444_13 an entity of type: aic

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri della difesa, dell'interno e dell'industria, del commercio e dell'artigianato, per sapere - premesso che: risulta che il giudice Priore abbia compiuto, verosimilmente nell'autunno 1995, un sopralluogo in Sardegna durante il quale avrebbe accertato l'esistenza della presenza di militari libici a San Lorenzo di Muravera, sede di una pista per aerei dalla quale si sarebbero levati in volo la sera del 27 giugno 1980 dei Mig libici, che erano li' di stanza in forma illegale e segreta, come gia' segnalato dall'interrogante in precedenti interrogazioni nel tentativo di ricostruire le vicende della strage di Ustica (nell'interrogazione dell'11 dicembre 1996 veniva anche indicata un'agenda pubblicata in Libia nel 1981, nella quale tra le foto dei diversi tipi d'arma in dotazione alle forze armate libiche e' possibile riconoscere la pista d'atterraggio di San Lorenzo con i Mig libici); sempre il giudice Priore avrebbe sequestrato nell'inverno 1995-'96, presso l'aeroporto di Ciampino delle registrazioni che confermerebbero comunicazioni da parte del Dc9 Itavia in orario successivo alle 21.00 del 27 giugno 1980, orario che e' sempre stato accettato come quello dell'ultima comunicazione con il Dc9 Itavia; in ordine alla complessa e tragica vicenda del Dc9 Itavia, oggetto per anni di sistematici depistaggi da parte di alti ufficiali degli stati maggiori e di responsabili dei servizi segreti, troppa poca attenzione e' stata data alla possibilita' che sull'aereo della strage di Ustica fosse trasportato, senza che fosse stato notificato al comandante dell'aereo, del materiale fissile, verosimilmente destinato alla Libia e la cui provenienza potrebbe essere francese ma anche italiana: risultando, in ordine a quest'ultima ipotesi, che a Bologna, dal cui aeroporto si levo' il Dc9 Itavia, erano presenti ben tre reattori nucleari sperimentali: l'RB1, gestito dall'ex Cnen, reattore ad acqua pesante e grafite con uranio arricchito al 90 per cento (nei reattori "provati" tale percentuale varia dal 2 al 4 per cento) e torio; l'RB2, gestito dall'Agip nucleare, reattore ad acqua leggera; l'RB3, gestito dall'ex Cnen, reattore ad acqua pesante, il cui combustibile era uranio metallico per una massa di otto tonnellate contenute in 1800 barrette. Ed essendo da verificare la notizia giornalistica di un furto di materiale fissile, a Bologna, in data antecedente al tragico volo; lo scorso anno, pochi giorni dopo che il pretore Priore aveva per la prima volta escusso come testimoni i militari che erano effettivamente in servizio presso i centri radar dell'Aeronautica militare la sera della tragedia di Ustica, e dopo che questi avevano denunciato l'azione e i nomi dei loro superiori miranti a mettere tutto a tacere, aveva luogo l'attentato al ministero della difesa aeronautica in viale dell'Universita', rivendicato da sedicenti "Nuclei comunisti combattenti". Essendo questi gli stessi che avevano rivendicato l'assassinio del generale Giorgeri, perpetrato poco tempo prima che egli fornisse la sua deposizione al giudice Bucarelli proprio sulla tragedia di Ustica, e' legittimo sospettare dell'esistenza di una sigla di comodo, quella appunto dei "Nuclei comunisti combattenti", usata da coloro che in tutti questi anni hanno operato depistaggi non arrestandosi davanti a nulla: con almeno 18 morti sospette, di persone a vario titolo coinvolte, successive alla scomparsa del Dc9, non escludendo l'ipotesi che le stesse vittime della strage di Bologna debbano anch'esse essere ricondotte a questa inaggettivabile "strategia" -: se non intendano verificare le informazioni e le ipotesi riportate in premessa e riferirne al Parlamento; se non intendano attivare tutti gli strumenti a disposizione del Governo per acquisire tutta la documentazione, da quella di provenienza militare a quella di provenienza civile, che ancora non e' stata resa disponibile alle indagini, affinche' su tale documentazione possano finalmente lavorare, per pervenire alla verita', la Commissione d'inchiesta sulle stragi, e, in ogni caso e da subito, l'autorita' giudiziaria che sta tentando di superare innumerevoli difficolta'. (2-00444)
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