INTERPELLANZA 2/00381 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD) in data 19921120

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: in data 13 novembre 1992, in un rapidissimo incendio sviluppatosi nel campo nomadi autorizzato del comune di Roma di Vicolo Savini (zona Ponte Marconi) e' morto carbonizzato nel rogo della roulotte dei suoi genitori un bimbo nomade, Ferid Sejdic, di soli 2 anni; questo gravissimo episodio fa seguito ad uno stillicidio di morti analoghe di bambini zingari nei vari campi "attrezzati" non solo di Roma, ma di varie citta' italiane; in particolare, a Torino, nel campo di Strada dell'Arrivore il 17 dicembre 1990 mori' in circostanze identiche il piccolo Naser Beganovic, di 3 anni; nello stesso campo nomadi romano in cui e' avvenuto l'ultimo luttuoso episodio, si sono addirittura registrate anche di recente morti per freddo di neonati (Vesna Cizmic, marzo 1990); risulta, da dichiarazioni del Presidente dell'Opera Nomadi di Roma, che la Giunta Carraro "pur avendo a disposizione oltre 2.217 milioni stanziati dal Governo, non ha speso un soldo per i nomadi"; anche a seguito dei luttuosi episodi, sia nei campi nomadi di Roma, sia in quelli di altre citta' come Torino non sono stati ancora predisposti mezzi antincendio, ed in particolare pompe, adatti e sufficienti a costituire adeguato presidio per la prevenzione degli incendi, particolarmente frequenti nel periodo invernale per l'abitudine tradizionale dei nomadi di utilizzare per il proprio riscaldamento anche per mancanza di allacciamenti elettrici, stufe a legna -: se non si intenda urgentemente intervenire per far si' che le Amministrazioni locali interessate curino la messa in opera e la manutenzione di adeguati presidi antincendi, anche in ottemperanza al punto 8 comma secondo della Raccomandazione n. 563/69 dell'Assemblea Consultiva del Consiglio d'Europa relativa alla situazione degli zingari ed altri nomadi in Europa, oltre che per un'evidente necessita' ed urgenza postulata dalle condizioni di superaffollamento dei campi sopra indicati; se non si intenda inoltre intervenire per verificare nei campi nomadi autorizzati la sussistenza dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge per l'abitabilita' dei medesimi, posto che alcuni di essi risultano spaventosamente sovraffollati, infestati da ratti e possibili focolai di malattie infettive; se non si intenda appurare la notizia secondo cui, in quasi tutti i campi nomadi autorizzati, i medici si rifiutino di effettuare interventi in loco, anche a fronte di casi urgenti di bimbi ed anziani molto gravemente malati. (2-00381)