INTERPELLANZA URGENTE 2/00357 presentata da GALLO LUIGI (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 08/01/2014

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Atto Camera Interpellanza urgente 2-00357 presentato da GALLO Luigi testo presentato Mercoledì 8 gennaio 2014 modificato Venerdì 10 gennaio 2014, seduta n. 149 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze , per sapere – premesso che: Consip spa è una società partecipata al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, istituita inizialmente con la funzione di gestire le attività informatiche riservate allo Stato in materia di contabilità e finanza pubblica; attualmente opera in qualità di centrale di committenza nazionale, al fine di razionalizzare gli acquisti nella pubblica amministrazione; nella puntata del programma televisivo Report , trasmessa in prima serata il 2 dicembre 2013, nel servizio firmato Luca Chimica e Emanuele Bellano, sono stati denunciati fatti e circostanze che inducono a sospettare l'esistenza di un sistema corruttivo, che avrebbe le capacità di pilotare le gare di appalto più consistenti, gestite da Consip, per consentire l'aggiudicazione di queste ultime alle imprese, disponibili a finanziamenti illeciti nel sistema politico; il suddetto programma televisivo ha fornito importanti testimonianze sul «sistema Romeo»: l'imprenditore campano Alfredo Romeo è proprietario della Romeo Gestioni, una società di servizi che si è aggiudicata una larga fetta del miliardo e trentaquattro milioni di euro di appalti gestiti da Consip per conto di svariati enti pubblici. Tali servizi riguardano la gestione di pulizia, facchinaggio e manutenzione di enti, quali il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei ministri, comuni, province e regioni, tribunali e altri; tale sistema si fonderebbe sulla capacità del Romeo, condannato in secondo grado per corruzione in concorso e turbativa d'asta dalla corte d'appello di Napoli, accusato di tessere strette relazioni con influenti politici locali e nazionali, che garantirebbero un occhio di riguardo nei confronti delle società dello stesso Romeo per l'aggiudicazione di gare di appalto; in relazione al «sistema Romeo» l'assessore al patrimonio al comune di Napoli, Alessandro Fucito, definisce queste dinamiche come «azione combinata di degenerazioni che messe insieme avranno si prodotto una inchiesta della magistratura ma configurano uno spaventoso caso politico»; Michele Emiliano, sindaco di Bari, asserisce che: «Quel modello non funziona e che quel modello sia anche in parte pericoloso per la trasparenza e per la legalità dell'attività della Pubblica Amministrazione» e conferma quanto detto in un'altra occasione e cioè che «Consip ci aveva messo nelle mani una persona indegna e sotto indagine» poiché, dice sempre Emiliano, riferendosi all'inchiesta della procura di Bari sugli appalti truccati nella sanità, «noi non avevamo mezzo per liberarci di questo contraente, che quindi rimase qui nonostante lo scandalo fosse iniziato», lamentando che il sistema delle convenzioni non permette agli enti di rivalersi, in nessun caso, sul contraente; il sindaco Emiliano riferisce che la gestione in autonomia della procedura pubblica da parte del comune di Bari ha fatto risparmiare all'ente due milioni di euro, rispetto al precedente contratto a causa del fatto che Consip avrebbe inserito nel pacchetto di forniture alcuni servizi di cui il comune di Bari non necessitava; Romeo effettua cospicue sponsorizzazioni a politici, di diversi schieramenti, infatti tra le uscite dalle casse delle società del Romeo risultano: 25.000 euro per sostenere le elezioni politiche di Italo Bocchino, 40.000 euro per Alleanza Nazionale, 50.000 euro per Goffredo Bettini per le elezioni politiche del 2013, 50.000 euro per Francesco Rutelli per le elezioni comunali 2008, 230.000 euro a Nicola Zingaretti per le elezioni provinciali dei 2008, 98.000 euro per i Democratici di Sinistra nel 2006, 30.000 euro per Nicola Latorre per le politiche del 2013, 25.000 euro per il Centro Democratico per le politiche 2013 e 60.000 euro per la fondazione Big Bang nel 2013; l'inchiesta di Report ha, inoltre, descritto i meccanismi che starebbero alla base delle spartizioni dei grossi appalti pubblici tra cooperative «rosse» e le cooperative riconducibili a Comunione e Liberazione; Dario Maniglia, presidente della cooperativa Fiorita, condannato in primo grado per lo scandalo degli appalti alle asl pugliesi, in un'intercettazione telefonica durante un colloquio con il fratello, a proposito degli appalti gestiti da Consip, dice: «Il livello è esattamente quello che abbiamo fatto per 10 anni in Puglia con le asl» e poi: «Nell'arco di due anni, tre anni non esisteranno più le gare»; Maniglia, intercettato al telefono con il fratello, confessa di essere in «sinergia» con la cooperativa Manutencoop di Bologna, la principale concorrente della cooperativa Fiorita nel campo dei servizi di pulizia, manutenzione e facchinaggio per enti pubblici; dall'inchiesta di Report emerge che Manutencoop dal 2004 ha speso 350.000 euro per sponsorizzare quei partiti, che, oggi, sono confluiti nel Partito Democratico. La Manutencoop è associata del Consorzio nazionale dei servizi, e, nell'ultimo anno, si è aggiudicata tre dei tredici lotti dell'appalto, che riguardano la fornitura di servizi di pulizia per le scuole di tutto il territorio nazionale, mentre altri tre lotti sono stati aggiudicati dal Consorzio nazionale dei servizi; l'inchiesta evidenzia che questa situazione è molto grave, non solo perché può configurare l'esistenza di un sistema di aggiudicazione poco trasparente, ma anche e soprattutto perché tale sistema contrasta l'obiettivo di razionalizzazione della spesa per beni e servizi della pubblica amministrazione e, nel contempo, sottrae risorse, che potrebbero essere destinate al miglioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori coinvolti, che percepiscono salari non congrui; due gare che vedono protagonista il Ministero dell'economia e delle finanze, la prima di importo pari a 4 milioni di euro, riguardante la digitalizzazione di documenti, e l'altra, da 13 milioni di euro, riguardante l'informatizzazione del debito pubblico, sono entrambe state aggiudicate al gruppo Capgemini amministrata da Maurizio Mondani; nel primo caso un testimone anonimo chiede che, a partire dalla richiesta della ditta non aggiudicataria a Consip, sia verificata la congruità dei requisiti, posseduti dalla Capgemini. L'amministratore Delegato di Consip, Domenico Casalino, da mandato ad un consulente esterno di verificare tali requisiti e quest'ultimo relazionerebbe, a detta del testimone, negativamente sulla base dei documenti analizzati. Casalino, il 28 febbraio 2013, con un atto formale, ha dichiarato congrue le prove documentali fornite da Capgemini e firmato il contratto con la stessa; l'amministratore delegato di Capgemini Italia, Maurizio Mondani, risulta indagato per corruzione privata dalla procura di Milano, secondo la quale avrebbe corrisposto o promesso denaro all'ex presidente della Banca popolare di Milano, Massimo Ponzellini, al fine di favorire la sua società nell'aggiudicazione di crediti e per ricompensarlo per una presunta attività di lobby ; il decreto-legge 1 o luglio 2009, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge n.102 del 2009, all'articolo 17, comma 7, prevede il blocco delle assunzioni del personale della pubblica amministrazione costringendo, di fatto, gli enti pubblici a dare in gestione alcuni servizi imprescindibili a ditte esterne; il comma 22 della legge 23 dicembre 2005 impone agli enti pubblici, ad eccezione delle regioni, delle province autonome, degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, l'obbligo di aderire alle convenzioni stipulate ai sensi dell'articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n.488, che si traduce nell'obbligo, per questi enti, di utilizzare Consip per ciò che concerne l'approvvigionamento di beni e servizi–: se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e se intenda adottare provvedimenti urgenti per verificare le informazioni fornite dal programma televisivo Report , sulle criticità della gestione della società Consip spa ai danni del Ministero dell'economia e delle finanze e della collettività e, nel caso di riscontro dei fatti citati, provvedere alla rimozione degli attuali organi amministrativi coinvolti; se intenda, alla luce di inchieste e sentenze della magistratura, informare il Parlamento sulle criticità dell'operato della Consip al fine di valutare l'opportunità economica e qualitativa dell'esternalizzazione dei servizi sopra citati e, in particolare, dei servizi di pulizia presso le scuole pubbliche; se, appurati i fatti, intenda adottare provvedimenti per rivedere il modello di organizzazione e gestione della Consip, affinché l'organismo di vigilanza, costituito all'interno della Consip, dotato di autonomi poteri di controllo, sia in grado di vigilare sul funzionamento, sull'efficacia e sull'osservanza del «Modello di organizzazione e gestione», adottato con delibera del consiglio di amministrazione nel 2003 e finalizzato a prevenire la commissione, da parte di tutti coloro che lavorano per l'azienda, di una serie di reati contemplati dalla legge, nonché ad intervenire sul processo delle nomine in Consip da parte della politica, attivando processi trasparenti e pubblici di selezione; quali iniziative normative intenda adottare per contrastare il fenomeni degli accordi anticoncorrenziali, cosiddetti «cartelli di imprese». (2-00357) « Luigi Gallo , Brescia , Simone Valente , Vacca , Di Benedetto , Marzana , D'Uva , Battelli , Nuti ».
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BATTELLI SERGIO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
BRESCIA GIUSEPPE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
D'UVA FRANCESCO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DI BENEDETTO CHIARA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MARZANA MARIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
NUTI RICCARDO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VACCA GIANLUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
VALENTE SIMONE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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