INTERPELLANZA 2/00341 presentata da CRIMI VITO CLAUDIO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 14/01/2016

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Atto Senato Interpellanza 2-00341 presentata da VITO CLAUDIO CRIMI giovedì 14 gennaio 2016, seduta n.561 CRIMI, BERTOROTTA, MORRA, DONNO, SANTANGELO, CAPPELLETTI, ENDRIZZI, MORONESE, AIROLA, MARTON - Al Ministro dell'interno - Premesso che: il comma 1 dell'art. 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, attribuisce al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la medesima specificità riconosciuta alle forze armate ed alle forze di polizia in materia di ordinamento del personale, carriere, tutela economica, pensionistica e previdenziale; la norma motiva questa comune specificità di stato giuridico in relazione alla peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, e delle funzioni di salvaguardia di ordine pubblico e di sicurezza tecnica svolta da tale personale; il comma 2 rinvia a successivi provvedimenti legislativi la disciplina attuativa di detti principi e di detti indirizzi; l'art. 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124, delega il Governo ad intervenire sulle norme che regolano i compiti e l'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, consentendo, finalmente, di dare concreta attuazione a quanto previsto dal citato art. 19 e realizzando la preannunciata perequazione giuridica, economica e previdenziale; prevede, inoltre, che le competenze del Corpo forestale dello Stato in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e di spegnimento con mezzi aerei venga attribuita al Corpo nazionale dei vigili del fuoco assieme alle connesse risorse e, per tale ragione, molti funzionari direttivi e molti dirigenti del Corpo forestale transiteranno nel ruolo dei funzionari direttivi e dirigenti dei vigili del fuoco; a giudizio degli interpellanti questa unificazione potrebbe determinare gravissime conseguenze di tipo operativo, relazionale tra i colleghi, ed anche di natura legale ove gli ordinamenti dei direttivi forestali e dei direttivi dei vigili del fuoco non fossero preventivamente uniformati come disposto dalla legge n. 183 e come assolutamente logico e coerente; l'urgenza di dare concreta attuazione alla perequazione giuridica, economica e previdenziale prevista dalla legge e le gravissime conseguenze derivanti dall'immissione in ruolo di funzionari direttivi del Corpo forestale dello Stato senza aver prima risolto tale questione sono state portate all'attenzione del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell'interno dalle Associazioni alte professionalità vigili del fuoco e Sindacato dei direttivi e dirigenti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco con la nota protocollo AP388 del 26 ottobre 2015; l'amministrazione interessata, tramite il competente Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, ha convocato le organizzazioni sindacali il giorno 18 novembre 2015 ed il successivo 17 dicembre per un confronto sull'argomento e, nel frattempo, ha ricevuto una petizione firmata da quasi 500 funzionari direttivi dei vigili del fuoco, praticamente tutti, che chiedevano il rispetto della citata legge n. 183 e la previsione, nelle modifiche ordinamentali in corso di definizione, della perequazione con gli altri Corpi dello Stato, con particolare riferimento al riconoscimento della tutela economica della qualifica superiore dopo 13 e 23 anni di servizio, esattamente come già da anni in vigore per forestali, polizia, eccetera; ciononostante, il documento ufficiale rilasciato dall'amministrazione nell'ultima riunione non fa alcun riferimento al suddetto adempimento di legge, pur prevedendo diverse iniziative a favore del personale non direttivo in termini di avanzamenti di qualifica che determinano una notevole esposizione economica, si chiede di sapere: se sia stata data risposta alle 2 associazioni citate in merito alle questioni prospettate con la lettera del 26 ottobre 2015; se corrisponda al vero che la richiesta di dare attuazione alla perequazione giuridica, economica e previdenziale sia stata respinta dall'amministrazione competente con la motivazione che non sarebbero disponibili le necessarie risorse economiche; se il calcolo puntuale delle risorse economiche sia stato realizzato dagli uffici preposti e sia stato comunicato alle organizzazioni sindacali, con particolare riferimento alle associazioni di categoria dei funzionari direttivi; se corrisponda a verità che il Sottosegretario di Stato Gianpiero Bocci, che ha presieduto l'ultima riunione del 17 dicembre 2015, abbia sottolineato l'esiguità del numero dei firmatari della petizione in relazione al numero totale dei dipendenti dell'amministrazione ed abbia ammonito le associazioni del personale direttivo biasimando iniziative quali quelle di petizioni o lettere collettive; se il Ministro in indirizzo non ritenga che una questione di tale rilevanza etica (in quanto una perequazione mira a restituire dignità professionale e personale riconoscendo pari opportunità e pari diritti), giuridica (in quanto si tratta di dare attuazione ad una legge dello Stato) ed organizzativa (perché finalizzata al miglior funzionamento del Corpo nazionale di vigili del fuoco) debba essere trattata con maggior trasparenza e responsabilità sociale nella fase di confronto con le categorie interessate prima di avviare il percorso giuridico previsto dalle norme; se, in ultima analisi, non ritenga che la perequazione debba essere attuata individuando senza indugio le necessarie risorse economiche, in quanto si tratta di iniziativa strategica per l'equità di trattamento del personale, per il corretto funzionamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, in conclusione, a garanzia della qualità dei servizi resi alla collettività. (2-00341)
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BERTOROTTA ORNELLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ENDRIZZI GIOVANNI (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MORONESE VILMA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SANTANGELO VINCENZO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
AIROLA ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CAPPELLETTI ENRICO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DONNO DANIELA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MANGILI GIOVANNA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MARTON BRUNO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MORRA NICOLA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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