INTERPELLANZA 2/00333 presentata da SERVELLO FRANCESCO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19921109
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I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni, per conoscere - premesso: che il signor Roberto Di Fede, dipendente della RAI di Corso Sempione (MI), aveva l'incarico di organizzare le gare di appalto per i programmi dell'emittente pubblica, e di controllare la rispondenza dei requisiti posseduti dalle societa' appaltatrici a quelli richiesti dalla RAI; che il regolamento interno della RAI consentiva di prescindere da dette gare quando ricorressero le condizioni di estrema urgenza per le riprese e quando, nei filmati, era necessario garantire valori artistici o culturali di particolare rilievo; che questa prassi "eccezionale", intorno al 1986-87, era divenuta assai diffusa negli uffici di Corso Sempione, tanto che il budget degli appalti era vorticosamente salito fino a sfiorare i 7 miliardi, mentre le riprese - fuori regolamento - erano quasi sempre affidate alle stesse ditte; che il signor Di Fede, dopo aver fatto rilevare queste irregolarita' ai propri superiori, veniva inspiegabilmente esonerato dall'incarico e trasferito presso la biblioteca dell'Ente con mansioni del tutto diverse da quelle precedenti; che, nonostante un intervento della magistratura del lavoro di Milano, la quale ha riconosciuto il diritto del signor Di Fede a rientrare nelle sue originarie funzioni, la RAI non ha provveduto a dare esecuzione alla sentenza dell'autorita' giudiziaria; che la questione era gia' stata sottoposta il 28 luglio 1992 all'attenzione del Ministro con competente atto ispettivo degli interpellanti, senza peraltro ottenere alcuna risposta; che, come risultava dalle dichiarazioni del signor Di Fede e come - piu' recentemente - e' stato provato dagli atti sequestrati il 3 del corrente mese dalla Guardia di finanza su ordine del sostituto procuratore Claudio Gittardi, tra le aziende escluse dalle gare di appalto - per l'"eccessivo" zelo del dipendente della RAI - emerge il nome della Italiana Produzioni -: quali siano le ragioni per cui il signor Di Fede sia stato esonerato dal suo incarico di "controllore degli appalti RAI"; per quali motivi, nonostante il giudizio della magistratura del lavoro, detto dipendente non sia stato nuovamente investito del precedente incarico; se risulti vi siano legami tra il comportamento della RAI nei confronti del signor Di Fede e le dichiarazioni rese da quest'ultimo alla magistratura di Milano; se quanto emerso presso la sede RAI di Milano - particolarmente con il sequestro di tutti gli atti relativi agli appalti offerti dall'Ente nel corso degli ultimi 10 anni - non debba venire preso in attenta considerazione dagli stessi organi di vertice dell'Ente pubblico al fine di perseguire coloro i quali hanno tenuto un comportamento non confacente agli interessi della RAI; quali provvedimenti s'intendano adottare affinche' il personale dell'azienda pubblica sia adibito alle mansioni per le quali esso appare piu' idoneo, assicurando, peraltro, una riduzione delle spese dell'Ente ed un servizio sempre competitivo ed efficiente. (2-00333)
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INTERPELLANZA 2/00333 presentata da SERVELLO FRANCESCO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19921109
INTERPELLANZA
LA RUSSA IGNAZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
ROSITANI GUGLIELMO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
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2014-05-14T19:27:26Z
2/00333
SERVELLO FRANCESCO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)