INTERPELLANZA 2/00271 presentata da BOATO MARCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19921007
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Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri dell'interno, di grazia e giustizia e della difesa, per sapere se sia a conoscenza del fatto che: in un libro sul terrorismo degli anni '80 in Alto Adige recentemente pubblicato (Bomben aus zweiter Hand. Zwischen Gladio und Stasi: Sudtirols missbrauchter Terrorismus, Edition Raetia, Bolzano), l'autore e giornalista sudtirolese Hans Karl Peterlini si pone la domanda, se per gli attentati commessi tra il 1978 e il 1988 si potrebbe trattare di un nuovo "capitolo della strategia della tensione" dei servizi segreti italiani e internazionali; fra l'altro l'autore spiega le seguenti connessioni angoscianti che in parte ebbero gia' un ruolo rispetto all'affare "Gladio", in parte forniscono pero' delle conoscenze completamente nuove: 1) la missione in Alto Adige dell'agente Francesco Stoppani, che si era offerto nelle caserme sudtirolesi, negli anni 1979/1980, per fare degli atti di sabotaggio e per rapire l'ex attentatore Peter Kienesberger coincide con i cosiddetti attentati "italiani" in Sudtirolo tra gli anni 1978 e 1982. Nello stesso periodo, Kienesberger venne contattato da un criminale di Plaus che a sua volta confessa, persino in atti giudiziari, di essere stato ricattato da un agente italiano per mettere dell'esplosivo nella macchina di uno Schutze e per portare un ex attentatore dall'estero in Italia. Lo stesso Zwischenbrugger venne processato piu' tardi come uno dei fonitori di esplosivo all'attentatore di Ein Tirol, Karl Ausserer. Sembra quindi che ci sia un nesso tra l'apparizione di provocatori italiani e il terrorismo degli anni ottanta in Sudtirolo; 2) secondo le ricerche dell'autore, nel 1980, alcuni mesi prima della strage di Bologna, nei pressi di Merano venne sorpreso dai carabinieri con documenti falsi e subito rilasciato uno dei presunti responsabili, Sergio Picciafuoco. Fino a questo momento rimane senza spiegazioni anche la circostanza, che Francesco Stoppani si vantava di conoscere il capo del gruppo terroristico MIA, entrato in scena in Sudtirolo, e che su un volantino del MIA fosse raffigurato un "gladio" in un momento in cui nessuno, a parte Gladio, sapeva di Gladio; 3) nel processo di Bolzano contro i due sudtirolesi Franz Frick e Dieter Sandrini, condannati, solamente su base indiziaria, per attentati tra il 1986 e il 1987, la perizia sull'esplosivo e' piena di contraddizioni che fanno rizzare i capelli; tra l'altro venne "provata" l'identita' dell'esplosivo, usato per gli attentati, con quello trovato presso il Frick (nella falegnameria accessibile da fuori) con il fatto che ambedue contenevano delle sostanze che si trovano normalmente nella polvere di strada. Il tribunale di Bolzano aveva affidato la perizia a Marco Morin che gia' in quel momento era sottoposto a Venezia ad una istruttoria per depistaggio in connessione con la strage di Peteano; 4) per il processo contro gli attentatori di Ein Tirol a Bolzano, che dovrebbe aver luogo in autunno, potrebbero essere importanti delle conoscenze nuove sulla compagna di Karl Ausserer, Erna Breitenberger, contro la quale fin d'ora non si e' mai indagato: lei si sarebbe segretamente incontrata in Sudtirolo, proprio durante la fase piu' calda del terrorismo, con il probabile esecutore principale, il criminale Peter Paul Volgger. Fino a questo momento non si sapeva neanche di una testimonianza secondo la quale la donna vista prima dell'attentato alla RAI di Bolzano, non sarebbe l'accusata Karola Unterkircher ma si tratterebbe di Erna Breitenberger; 5) preoccupanti sono le affermazioni del libro rispetto a contatti della "banda di Maia Alta" di Peter Paul Volgger con la grande criminalita' dell'italia settentrionale e internazionale. Ci sarebbero degli indizi che Volgger fosse in collegamento con il criminale Giorgio Nichela, ucciso durante una rapina a Vago presso Verona (8 dicembre 1987) e che sapesse dettagli sulla rapina non risolta, all'aeroporto di Innsbruck (un bottino di un miliardo di lire). Un collegamento almeno indiretto ci sarebbe con il "gruppo Ludwig", che si ritiene responsabile di omicidi di prostitute e omosessuali nell'Italia settentrionale e che tiene anch'esso contatti con la grande criminalita': un volantino di Ludwig e' firmato con lo stesso motto dei volantini di Ein Tirol, "Gott mit uns". Qui il libro menziona Marco Morin, che venne indagato anche per una telefonata fatta a nome del "gruppo Ludwig"; 6) nel giro di Karl Ausserer il libro indica una serie di provocatori, in parte cittadini italiani come il sudtirolese Walter Spitaler, ma soprattutto il giornalista tedesco Herbert Hegewald di Mannheim. In questo momento Hegewald e' sottoposto ad una istruttoria in Germania da parte della Procura generale federale (Generalbundesanwaltschaft) di Karlsruhe, perche' sospettato di attivita' per i servizi segreti per il Ministero per la sicurezza dello stato (Stasi) della ex DDR. Negli anni sessanta Hegewald si era introdotto nell'ambiente terroristico - si presume su ordine dei servizi segreti italiani - e venne denunciato in Austria come provocatore: in seguito a cio' era stato espulso dal paese per 10 anni; 7) insieme a Herbert Hegewald si trova un altro giornalista tedesco sottoposto ad una istruttoria per attivita' per la Stasi. Si tratta di Peter Weinmann di Worms, che ha vissuto per tanti anni in Sudtirolo. Secondo l'autore del libro Weinmann ha ammesso, senza dubbio, di fronte alle autorita' tedesche, di aver lavorato per i servizi segreti italiani in Sudtirolo, e questo a partire dal 1976. Inoltre il libro rivela una dichiarazione di Weinmann secondo la quale egli sarebbe stato informato da due "ufficiali dei servizi segreti italiani" durante un incontro il 13 febbraio 1992 a Bolzano dell'istruttoria per attivita' per la Stasi in corso contro di lui e quindi messo in guardia -: se il Governo sia a conosceza dei fatti sopra ricordati, sulla base del libro di Hans Karl Peterlini; quale sia il suo giudizio e quali iniziative intenda assumere, anche alla luce della recente richiesta di incriminazione da parte della Procura della Repubblica di Bolzano, di un ufficiale dei carabinieri e di un appartenente alla polizia di Stato in relazione all'omicidio di Luis Amplatz e al ferimento di Georg Klotz nel settembre 1964 in Alto Adige. (2-00271)
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INTERPELLANZA 2/00271 presentata da BOATO MARCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19921007
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