INTERPELLANZA 2/00266 presentata da CASINI PIER FERDINANDO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19941024

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni, per conoscere - premesso che: la RAI, concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, negli ultimi anni era stata oggetto di una "lottizzazione selvaggia" da parte dei maggiori partiti, i quali erano diventati in qualche modo gli azionisti di riferimento di giornalisti e direzioni; si era successivamente passati nel recentissimo periodo che va dalle ultime amministrative alla campagna elettorale del 1994 per il rinnovo del Parlamento, ad una situazione in cui la RAI nel suo complesso, sembrava avere un unico azionista di riferimento: il fronte progressista; allo stato attuale delle cose si assiste ad un dibattito sulla RAI che pare evitare di considerare i problemi reali e strutturali legati al rilancio del servizio pubblico radiotelevisivo, che e' invece orientato su polemiche politiche, spesso strumentali, tendenti a salvaguardare posizioni e spazi finora acquisiti dalle forze politiche; il settore di informazione e la RAI, in quanto servizio pubblico, rappresentano uno dei punti cardine del sistema democratico e per questo dovrebbero essere il piu' possibile aperti alle esigenze culturali e di una corretta informazione dell'opinione pubblica; il nuovo consiglio di amministrazione della RAI, nominato in piena autonomia dai Presidenti di Camera e Senato, deve essere messo nelle condizioni di lavorare serenamente fino alla scadenza naturale del mandato -: quali iniziative il Governo intenda assumere per tutelare l'autonomia della RAI e del suo consiglio di amministrazione al fine di: a) rendere praticabile l'obiettivo di una informazione libera ed imparziale; b) assicurare una gestione dell'azienda che garantisca trasparenza e riduzione del deficit anche attraverso un maggior impiego della professionalita' tecnica ed artistica del personale RAI, troppo spesso mortificata da una politica aziendale tendente a privilegiare "apporti esterni". (2-00266)