INTERPELLANZA 2/00235 presentata da DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 06/02/2002
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Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00235 presentata da TITTI DE SIMONE mercoledì 6 febbraio 2002 nella seduta n. 093 La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro delle attività produttive, per sapere - premesso che: l'attuale situazione dell'Enea, caratterizzata dal rincorrersi di voci preoccupanti sul futuro dell'ente, tiene il personale in condizioni di continua ansietà, che pregiudicano la possibilità di svolgere serenamente il proprio lavoro; in una riunione con i sindacati il direttore generale dell'Enea avrebbe dichiarato che a partire dal 2003 mancheranno le risorse per pagare gli stipendi ad almeno 1000 dipendenti; circolano voci insistenti per cui il personale dell'attuale unità di Agenzia dell'Enea, insieme ad altri 100 dipendenti scelti discrezionalmente dalla direzione, verranno assegnati a una società per azioni ancora da costituire; circolano voci in merito alla possibilità che l'unità tecnico scientifica PROT venga scorporata ed assegnata al Ministero dell'ambiente e alle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente; il consiglio di amministrazione si appresterebbe a nominare 30 nuovi dirigenti e ad assegnare 7 ulteriori incarichi dirigenziali; il centro di Saluggia dovrebbe essere ceduto a una società privata, che rileverebbe solo il 70 per cento del personale attuale -: se quanto su esposto corrisponda al vero; se, e ove fosse, in merito alle notizie di mancanza di risorse per il pagamento delle retribuzioni, come pensi il Governo di garantire la continuità del posto di lavoro e la dignità professionale del personale eventualmente in «esubero»; quali sarebbero le funzioni della eventuale società per azioni e quali le garanzie di continuità del posto di lavoro per il personale eventualmente assegnato ad essa; in relazione alle notizie sull'anzianità tecnico scientifica PROT, quali saranno per il personale le garanzie di mantenimento del posto di lavoro nella città di residenza; se il Governo ritenga congruo impegnare somme ingenti di denaro pubblico per migliorare le condizioni economiche di pochi dipendenti (dirigenti), in un momento in cui su molti altri pende la minaccia di eventuali «esuberi» e licenziamenti; per quanto riguarda il centro di Saluggia, se il Governo ritenga che una società privata possa garantire le precauzioni e la sicurezza indispensabili in un campo così delicato come la conservazione delle scorie radioattive e in che modo intenda garantire la continuità del posto di lavoro e la dignità professionale del personale eventualmente in «esubero»; se il Governo intenda trasformare anche l'Enea, o parte di esso, in una o più fondazioni di carattere privato e in caso affermativo, come ritenga che possano essere salvaguardate quelle caratteristiche di autonomia economica e scientifica indispensabili per svolgere i compiti assegnati all'ente, al servizio del Paese e delle istituzioni; se il Governo apprezzi appieno il valore delle competenze che, malgrado tutto, sono ancora contenute nell'ente e i contributi che esse potrebbero ancora fornire al Paese (soprattutto nei campi cruciali della ricerca di fonti di energia alternative ai combustibili fossili, della salvaguardia ambientale e della protezione della salute umana) se fosse alle stesse permesso di lavorare in quelle condizioni di serenità ed autonomia scientifica che possono essere garantite solo dall'appartenenza al settore pubblico della ricerca. (2-00235) «Titti De Simone».
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INTERPELLANZA 2/00235 presentata da DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 06/02/2002
Camera dei Deputati
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INTERPELLANZA 2/00235 presentata da DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 06/02/2002
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2/00235
DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA)