INTERPELLANZA 2/00080 presentata da CONCIA ANNA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080702

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Atto Camera Interpellanza 2-00080 presentata da ANNA PAOLA CONCIA mercoledi' 2 luglio 2008 nella seduta n.027 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro per le politiche europee, il Ministro per le pari opportunita', per sapere, premesso che: ieri e' stato pubblicato il primo rapporto dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali di Vienna; l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali ha sede a Vienna ed e' stata istituita dal regolamento (CE) n. 168 del 2007 del Consiglio del 15 febbraio 2007 (Gazzetta Ufficiale legge n. 53 del 22 febbraio 2007, pagina 2); l'Agenzia ha lo scopo di fornire alle istituzioni europee e alle autorita' nazionali competenti assistenza e consulenza sui diritti fondamentali nell'attuazione del diritto comunitario, nonche' di aiutarle ad adottare le misure o a definire le iniziative appropriate; il rapporto e' dedicato al tema dell'omofobia e della discriminazione in base all'orientamento sessuale ed afferma che «il mancato riconoscimento in Italia dei matrimoni gay o delle unioni civili contratte in un altro Stato membro dell'Ue restringono la liberta' di movimento degli omosessuali ed e' fonte di incertezza giuridica». il direttore dell'Agenzia, il danese Morten Kjaerum, afferma in un comunicato che «la parita' di trattamento e' un diritto fondamentale di cui dovrebbero godere tutti i membri della nostra societa'», ricordando che il principio e' tutelato dall'articolo 21 della Carta europea dei diritti fondamentali dell'uomo. «Il fatto che le lesbiche, i gay, i bisessuali e i transessuali non vengono trattati in modo uguale da alcuni aspetti della legislazione Ue, particolarmente per quanto riguarda le coppie dello stesso sesso, dovrebbe essere fonte di preoccupazione per tutti noi», continua Kjaerum, esortando gli Stati membri ad assegnare maggiori poteri e risorse alle Agenzie nazionali contro le discriminazioni; nel rapporto viene citato espressamente il caso di due cittadini italiani di sesso maschile, che non sono riusciti a fare riconoscere dalla magistratura italiana il valore legale del matrimonio contratto in Olanda. L'Agenzia sottolinea che oltre all'Italia, ci sono 10 Paesi Ue che non riconoscono le unioni e i matrimoni gay: Estonia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovenia e Slovacchia; Belgio, Spagna e Olanda hanno legalizzato i matrimoni gay, riconosciuti anche da Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Francia, Lussemburgo, Romania, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna; in Bulgaria, Cipro, Ungheria e Austria, invece «la situazione non e' chiara», afferma il rapporto; «in assenza di indicazioni chiare agli Stati membri sui loro obblighi ai sensi del diritto Ue in queste situazioni, le discriminazioni contro le coppie dello stesso sesso, in violazione del principio della parita' di trattamento in base all'orientamento sessuale, persistono in almeno 11 Stati membri» denuncia l'Agenzia, riferendosi al gruppo di Paesi Ue di cui fa parte anche l'Italia; il rapporto dell'Agenzia si sofferma anche sui reati d'odio commessi nei paesi Ue, evidenziandone l'aumento, specie nei paesi dove e' assente una legislazione che tuteli l'integrita' fisica e morale delle persone omosessuali; il rapporto dell'Agenzia e' mirato a «fotografare» la situazione nell'Ue e non e' vincolante per le istituzioni comunitarie. Tuttavia, e' stato pubblicato oggi per contribuire al dibattito che sara' lanciato tra i ventisette sulla comunicazione contro le discriminazioni che la Commissione europea presentera' mercoledi' a Bruxelles, nell'ambito del pacchetto sulla «Agenda sociale» -: quale sia la valutazione del Governo sulle risultanze del rapporto dell'Agenzia per i diritti fondamentali e, alla luce di detto rapporto, come intenda approcciarsi con riferimento ad una legislazione in materia di riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali; se il Ministro dell'interno abbia intenzione di dare disposizioni affinche' i crimini di odio contro gli omosessuali vengano registrati dalle forze dell'ordine come tali, indipendentemente dal fatto che nel nostro sistema legislativo manchi la previsione di un reato specifico, in modo da poter raccogliere i dati e valutare la necessita' di una normativa in materia. (2-00080) «Concia, Cuperlo, Pollastrini, Rossomando».
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INTERPELLANZA 2/00080 presentata da CONCIA ANNA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080702 
INTERPELLANZA 
CUPERLO GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO) 
POLLASTRINI BARBARA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ROSSOMANDO ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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CONCIA ANNA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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