INTERPELLANZA URGENTE 2/00078 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080701

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Atto Camera Interpellanza urgente 2-00078 presentata da FRANCESCO LARATTA martedi' 1 luglio 2008 nella seduta n.026 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: il 25 giugno 2008, in una conferenza stampa indetta per illustrare i dati statistici sulla tossicodipendenza in Italia, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, onorevole Carlo Giovanardi, ha tra l'altro testualmente dichiarato: «...vogliamo indire per fine anno la Quinta Conferenza Nazionale sulle Tossicodipendenze per arrivare tutti assieme ad un momento di riflessione, perche' - ha considerato il sottosegretario - e' vero: ci sono nuove modalita' di consumo, nuove mode. C'e' l'ecstasy, ci sono le droghe sintetiche. C'e' la cocaina, che comporta situazioni particolari. La cocaina c'e' nel Paese, negli imprenditori, c'e' nei professionisti. C'e' in Parlamento [...]. Chi dice che in Parlamento non ci sono persone che non fanno uso di cocaina o di droga nega la realta'. Sarebbe come dire che (la cocaina) non c'e' tra i professionisti e tra gli imprenditori. Ma non e' neanche vero che la meta' dei parlamentari fa uso di sostanze»; le affermazioni del sottosegretario sull'uso presunto di sostanze stupefacenti da parte dei parlamentari sono gravi e irrimediabilmente lesivi non solo della privacy e dell'immagine dei singoli deputati (e senatori), ma minano la credibilita' e le fondamenta delle principali istituzioni elettive del nostro Paese. Il sottosegretario, infatti, riferisce con convinzione, ma in modo generico, che «La cocaina c'e' in Parlamento», mentre chi afferma il contrario «nega la realta'». Ebbene, posto che l'assunto dell'esponente di Governo e' stato proferito senza alcun supporto documentale comprovante l'effettivo consumo di droga dei parlamentari, c'e' da chiedersi se il sottosegretario conosca nomi, fatti specifici e circostanze che possano validare l'ipotesi accusatoria nei riguardi di quella parte di parlamentari di cui si ignora la percentuale, visto che lo stesso sottosegretario ammette: «Ma non e' neanche vero che la meta' dei parlamentari fa uso di sostanze»; ci si domanda allora a quanto ammonti la percentuale dei parlamentari che sarebbero abituali consumatori di sostanze; in attesa di conoscere l'entita' esatta del corpo parlamentare che fa uso di droghe, soprattutto in attesa di conoscere i nominativi, si deduce, per logico automatismo, che ciascun membro del Parlamento al momento e' sospettabile di essere un potenziale consumatore di sostanze stupefacenti; e' assai grave che un uomo delle istituzioni, come l'onorevole Giovanardi, si lasci andare a considerazioni di questo tipo che alimentano dubbi sulla statura morale dei parlamentari. Sarebbe il caso di accertare se siano considerazioni personali apprese nella sfera privata di ciascun deputato, oppure ci siano stime che confermano la sua dichiarazione e di cui si ignora l'esistenza; resta il fatto che in assenza di riferimenti acclarati, quelle dichiarazioni trascinano in modo indiscriminato nel «tunnel della droga» tutti i membri, anche coloro che non hanno mai fatto uso di cannabis o altre sostanze come la cocaina; per fugare questo sospetto inaccettabile, soprattutto per il rispetto che si deve al corpo elettorale, sarebbe opportuno avere l'esatta dimensione del fenomeno. Anche per non alimentare il risentimento contro la cosiddetta «Casta» e sollevare nuove ventate di antipolitica; le considerazioni dell'esponente di Governo, oltretutto, contrastano fortemente con la recente sentenza della Corte Suprema di Cassazione che il 10 giugno 2008 ha confermato la condanna per violazione della privacy dei parlamentari nei confronti dei due giornalisti delle Iene ritenuti colpevoli di avere prelevato, «con un comportamento ingannevole e fraudolento», tamponi di sudore di 50 deputati e 16 senatori per accertare la positivita' all'uso di stupefacenti; i giornalisti, dal canto loro, sostenevano di non aver leso la privacy dei deputati dal momento che «i loro accertamenti non permettevano di associare l'esito del test a persone note»; ad avviso della Suprema Corte di Cassazione, pero', il fatto che nel servizio televisivo, andato in onda su Italia 1, le Iene avessero diffuso la notizia che alcuni onorevoli, pur rimasti anonimi, erano positivi al test antidroga ha fatto si' che «tutti i parlamentari potessero essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei deputati, nonche' l'istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed alla sua onorabilita'»; seppure di fronte a due fatti diversi - entrambi in danno dei parlamentari - e' del tutto evidente che i due episodi riconducono alla medesima conclusione: la violazione della privacy e la lesa onorabilita' del Parlamento e dei suoi membri -: se le dichiarazioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, onorevole Carlo Giovanardi, siano state concordate con il Presidente del Consiglio, secondo i principi generali richiamati dall'articolo 5, comma 2, lettera d) della legge n. 400 del 1988 («Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri») secondo il quale il Presidente del Consiglio concorda con i Ministri interessati (e dunque a maggior ragione con i Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio) le pubbliche dichiarazioni che essi intendano rendere ogni qualvolta possano impegnare la politica generale del Governo, e, in caso contrario, se non intenda censurare il comportamento del Sottosegretario, per le gravi e gratuite insinuazioni che violano palesemente la privacy di tutti i parlamentari, anche in considerazione dell'ultima sentenza della Suprema Corte di Cassazione emessa in seguito all'ormai famoso «test tossicologico ai deputati» effettuato dai giornalisti de Le iene. (2-00078) «Laratta, Sarubbi, Misiani, Schirru, Fadda, Velo, Cardinale, Farinone, Sanga, Giorgio Merlo, Grassi, Lo Moro, Fogliardi, Ferrari, Berretta, Viola, Zampa, Strizzolo, Villecco Calipari, Cesare Marini, Zunino, Servodio, Vico, Cesario, Nicolais, Nannicini, Maran, D'Antoni, Ginoble, Bordo, De Micheli, De Biasi, Bellanova, Melis, Duilio, Gozi, Losacco, Picierno, Occhiuto, Nunzio Francesco Testa, Ciccanti, Naro, Enzo Carra».
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INTERPELLANZA 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERRETTA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BORDO MICHELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARDINALE DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARRA ENZO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CESARIO BRUNO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CICCANTI AMEDEO (UNIONE DI CENTRO) 
D'ANTONI SERGIO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE BIASI EMILIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE MICHELI PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DUILIO LINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FADDA PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FARINONE ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FERRARI PIERANGELO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FOGLIARDI GIAMPAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GINOBLE TOMMASO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GOZI SANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) 
LOSACCO ALBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARINI CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
MELIS GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MERLO GIORGIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MISIANI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
NANNICINI ROLANDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
NARO GIUSEPPE (UNIONE DI CENTRO) 
NICOLAIS LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
OCCHIUTO ROBERTO (UNIONE DI CENTRO) 
PICIERNO PINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANGA GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO) 
SARUBBI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
STRIZZOLO IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TESTA NUNZIO FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO) 
VELO SILVIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
VIOLA RODOLFO GIULIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPA SANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZUNINO MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
20080724 

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