INTERPELLANZA 2/00064 presentata da CICCANTI AMEDEO (UNIONE DI CENTRO) in data 20080625

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Atto Camera Interpellanza 2-00064 presentata da AMEDEO CICCANTI mercoledi' 25 giugno 2008 nella seduta n.023 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che: e' in atto una insensata distruzione di 14 zuccherifici italiani, cio' in forza del nuovo regolamento comunitario che impone la totale rottamazione, con demolizione anche dei fabbricati, per poter accedere al contributo di 730 euro a tonnellata di quota di produzione di zucchero dismessa; anche la sorte dei 5 che rimangono in essere per la campagna di produzione 2008 e' quanto mai incerta; si distrugge un patrimonio impiantistico di grande valore (costruire oggi uno zuccherificio costerebbe non meno di 400 milioni di euro); gli zuccherifici italiani erano stati ammodernati ed aggiornati, non avendo nulla da invidiare a quelli degli altri partner europei, anzi, in certi casi si ponevano in posizione piu' avanzata; la dismissione della produzione di zucchero, come gia' avvenuto per l'acciaio, per la chimica, per il nucleare, rende sempre piu' l'Italia dipendente da importazioni, con la conseguenza di un sempre maggiore aggravio della nostra bilancia commerciale; l'Italia non avra' piu' strutture di produzione di questa importante derrata alimentare, quando le mutate condizioni del mercato mondiale (in forza dei crescenti consumi dei Paesi in via di sviluppo: Cina, eccetera) faranno aumentare i prezzi e daranno possibilita' all'Europa di incrementare ancora la produzione; le auspicate promesse di riconversione, soprattutto quelle attinenti alla produzione di energia elettrica da biomasse non decollano, cio' a piu' di due anni dall'adozione della nuova O.C.M. zucchero; non si e' voluto prendere in esame la possibilita' di produrre bioetanolo da barbabietola, per un rifiuto di parte industriale e una insipienza di parte agricola, il tutto supportato da uno studio errato e strumentalmente fuorviante (si consideri che il consumo energetico della produzione di alcool da bietole e' coperto per oltre il 70 per cento da fonti rinnovabili provenienti dalla stessa materia prima); se si fosse seriamente presa in esame la produzione di bioetanolo da barbabietola (la Francia, ad esempio, ne produce 800 milioni di litri all'anno), gli zuccherifici si sarebbero potuti utilizzare per gran parte e, comunque, anche nell'ipotesi di bioetanolo da cereali, l'impianto saccarifero era gia' dotato di infrastrutture utilizzabili; si e' distrutta una filiera che rappresentava una risorsa, per occupazione diretta ed indotta, valutabile in 77.000 unita'; col bioetanolo da barbabietola si sarebbe potuto salvare, almeno in parte, occupazione diretta ed indotto, mentre, con la sola produzione energetica da biomasse, il contributo all'occupazione e' minimo -: quale giustificazione dia all'attuazione di un tale sperpero di risorse impiantistiche ed umane, senza che ancora si intravedano alternative concrete; se non ritenga di fermare la distruzione degli stabilimenti, contrattando con la Ue una moratoria, in attesa che si concretizzino alternative colturali concrete per il mondo agricolo e riconversioni produttive apportatrici di vera occupazione; se non senta il dovere di commissionare uno studio serio per verificare la possibilita' di produzione di etanolo da barbabietola, tenendo conto che da un ettaro coltivato a bietole si ottengono dai 4.500 ai 5.500 litri di alcool, mentre da un ettaro coltivato a mais se ne ottengono al massimo 2.700 e da un ettaro a grano non piu' di 1.800; se non ritenga ormai improcrastinabile fare chiarezza sul trattamento fiscale da riservare al bioetanolo carburante, con provvedimenti che abbiano stabile durata nel tempo e siano tali da rendere economicamente conveniente la produzione di tale fonte di energia rinnovabile, (la Svezia, per esempio, detassa al 100 per cento, cosi' come la Spagna, la Germania, la Repubblica slovacca, eccetera; la Francia detassa dal 60 all'80 per cento); se non ritenga che tutto cio' costituisca una riprova della debolezza contrattuale del Governo italiano in ambito Ue e, peggio, una totale acquiescenza per incapacita' di scelta e di programmazione. (2-00064) «Ciccanti, Cera, Occhiuto, Naro, Bosi, Drago, Anna Teresa Formisano, Tassone, Zinzi, Galletti, Oppi, Dionisi, Poli, Rao, De Poli, Pionati, Capitanio Santolini, Libe', Volonte', Mannino».
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INTERPELLANZA 
BOSI FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO) 
CAPITANIO SANTOLINI LUISA (UNIONE DI CENTRO) 
CERA ANGELO (UNIONE DI CENTRO) 
DE POLI ANTONIO (UNIONE DI CENTRO) 
DIONISI ARMANDO (UNIONE DI CENTRO) 
DRAGO GIUSEPPE (UNIONE DI CENTRO) 
FORMISANO ANNA TERESA (UNIONE DI CENTRO) 
GALLETTI GIAN LUCA (UNIONE DI CENTRO) 
LIBE' MAURO (UNIONE DI CENTRO) 
MANNINO CALOGERO (UNIONE DI CENTRO) 
NARO GIUSEPPE (UNIONE DI CENTRO) 
OCCHIUTO ROBERTO (UNIONE DI CENTRO) 
OPPI GIORGIO (UNIONE DI CENTRO) 
PIONATI FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO) 
POLI NEDO LORENZO (UNIONE DI CENTRO) 
RAO ROBERTO (UNIONE DI CENTRO) 
TASSONE MARIO (UNIONE DI CENTRO) 
VOLONTE' LUCA (UNIONE DI CENTRO) 
ZINZI DOMENICO (UNIONE DI CENTRO) 
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2/00064 
CICCANTI AMEDEO (UNIONE DI CENTRO) 

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