INTERPELLANZA 2/00045 presentata da GIOVANARDI CARLO (IL POPOLO DELLA LIBERTA') in data 02/07/2013

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Atto Senato Interpellanza 2-00045 presentata da CARLO GIOVANARDI martedì 2 luglio 2013, seduta n.054 GIOVANARDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della difesa - Premesso che, a quanto risulta all'interpellante: con sentenza passata in giudicato la Corte di cassazione ha assolto i generali dell'Aeronautica accusati di depistaggio per l'esplosione del DC9 di Ustica, bollando come inconsistente l'ipotesi che l'abbattimento dell'aviogetto sia stato provocato dal lancio di un missile; la commissione di 11 periti internazionali presieduta de Aurelio Misiti ha concluso all'unanimità in una perizia che l'esplosione di una bomba collocata nella toilette di bordo è stata la causa dell'abbattimento dell'aereo; Francia e Stati Uniti hanno risposto decine di volte alle nostre rogatorie e sono agli atti della Presidenza del Consiglio dei ministri due lettere personali, una di Bill Clinton e l'altra di Jacques Chirac, indirizzate a Giuliano Amato, nelle quali i due presidenti negano decisamente che il loro Paese sia implicato nell'abbattimento del DC9; la Cassazione civile, con sentenza passata in giudicato relativa al risarcimento dei familiari delle vittime, ha scritto che la tesi del missile appare congruamente motivata; l'Avvocatura di Stato avrebbe accertato che il giudice monocratico di Palermo avrebbe utilizzato per sostenere la tesi del missile una precedente sentenza emanata da un avvocato, giudice onorario aggregato, presso il tribunale di Roma; la Corte di appello di Palermo avrebbe pubblicamente ammesso di aver deciso la causa civile senza aver preso visione dell'esito del processo penale in quanto gli atti più volte richiesti non sarebbero stati trasmessi alla corte; l'Avvocatura dello Stato con atto 9 febbraio 2013 - 61166 P avrebbe chiesto al Ministero della difesa e al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di impugnare la sentenza mediante ricorso per revocazione derivante da un "errore di fatto, risultante incontrovertibilmente dagli atti di cause, rappresentato dall'assunto che la sentenza della Corte territoriale contiene una motivazione dell'adesione alla tesi del missile fondata sulla valutazione degli atti di cause, la dove è pacifico che fra gli atti di causa non figura materialmente alcuno degli elementi di prova posti a fondamento della sentenza del GOA di Roma, richiamata dalla Corte di Appello palermitana"; i Ministeri avrebbero dato la loro autorizzazione; il Presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, avrebbe comunicato viceversa che il suo Governo non intende procedere alla richiesta di revocatoria per rispetto ai familiari delle vittime; immediatamente tale decisione è stata interpretata come un'adesione alla tesi del missile, quale causa di abbattimento del DC9; l'avvocato Daniele Osnato, che tutela alcuni familiari delle vittime, avrebbe dichiarato che gli ex generali, se pure già assolti in sede penale, potrebbero essere chiamati a rispondere patrimonialmente dei risarcimenti e addirittura che la strage di Ramstein del 28 agosto 1988 con 70 morti e 346 feriti non fu un incidente di volo ma un omicidio di stampo intimidatorio per evitare che uno dei piloti deceduto nello scontro deponesse come testimone nel processo su Ustica allora in corso a Roma. Osnato afferma ancora che nessuno a Ramstein intervenne da terra per segnalare che qualcosa non andava ma che poi la questione fu insabbiata dall'aeronautica, si chiede di conoscere: se il Governo aderisce alla tesi del missile quale causa dell'abbattimento del DC9, e in questo caso quali iniziative intenda assumere al fine di far assumere alla Francia le sue responsabilità; se ritenga di procedere nei confronti dei generali dell'Aeronautica per i risarcimento dei danni; qualora invece non aderisca alla tesi del missile contraddetta dalla sentenza penale, dalle perizie tecniche e da tutti i magistrati (eccetto uno) che hanno preso parte ai vari gradi del giudizio penale, quali iniziative intenda assumere davanti all'opinione pubblica nazionale ed internazionale per tutelare l'onore ed il prestigio della nostra Aeronautica accusata non soltanto di depistaggio su Ustica ma addirittura di aver provocato la strage di Ramstein. (2-00045)
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