INTERPELLANZA 2/00035 presentata da RIZZO (SIN.IND.) in data 19830811

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E IL MINISTRO DELL'INTERNO, PER SAPERE ORE- MESSO CHE: 1) LA STRAGE COMMESSA A PALERMO DALLA MAFIA E CHE A CAUSATO, OLTRE AL FE- RIMENTO DI NUMEROSI CITTADINI, LA MORTE DEL CONSIGLIERE ISTRUTTORE DEL TRIBUNALE DI PALERMO, ROCCO CHINNICI, DEI DUE CARABI- NIERI CHE LO SCORTAVANO E DEL PORTIERE DEL- LO STABILE OVE ABITAVA IL MAGISTRATO, COSTI- TUISCE L'ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE DI OMI- CIDI CONTRO ESPONENTI POLITICI E UOMINI DELLE ISTITUZIONI, IN PRIME LINEA NELLA LOTTA CONTRO LA MAFIA; 2) IL MAGISTRATO ASSASSINATO, PER L'AL- TO INCARICO RICOPERTO E PER L'IMPEGNO PRO- FUSO NEL CONTRASTARE, ANCHE FUORI DAL DAL PA- LAZZO DI GIUSTIZIA, LE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE, ERA DA RITENERE UNO DEI PROBABILI FUTURI BERSAGLI DELLA FURIA OMICIDIA DELLA MAFIA; 3) LE MODALITA' ESECUTIVE DELL'AZIONE CRIMINOSA COMMESSA FACENDO ESPLODE- RE SOTTO L'ABITAZIONE DEL MAGISTRATOUNA AUTOVETTURA IMBOTTITA DI TRITOLO, STANNO CHIARAMENTE A DIMOSTRARE IL LIVELLO DI FE- ROCIA RAGGIUNTO DALLA VIOLENZA MAFIOSA E IL CHIARO INTENTO DI SEMINARE IL TERRORE -: A) COME MAI, PUR DOPO IL RECENTE RI- TROVAMENTO A PALERMO DI MATERIALE ESPLO- SIVO IN UN COVO ABBANDONATO DALLA MAFIA, NON E' STATA VALUTATA LA POSSIBILITA' DI UN ATTENTATO MAFIOSO MEDIANTE L'USO DI SO- STANZE ESPLOSIVE; B) COME MAI L'ABITAZIONE DEL CONSI- GLIERE ISTRUTTORE ROCCO CHINNICI, CHE ERA TRA I SOGGETTI PIU' ESPOSTI ALLA EVENTUALITA' DI UN ATTENTATO, NON ERA SOTTOPOSTA A SE- VERA E CONTINUA SORVEGLIANZA; C) COME MAI, DATE LE GRAVI DIMENSIO- NI ASSUNTE DALLA VIOLENZA MAFIOSA E I RI- SULTATI NEGATIVI CHE CONTRADDISTINGUONO LA MAGGIOR PARTE DELLE INDAGINI RELATIVE AI PIU' GRAVI DELITTI DELLA MAFIA, NON SI E'AN- CORA PROVVEDUTO AL POTENZIAMENTO DELLE FORZE DI POLI- ZIA CHE OPERANO NELLA ZONA DI PALERMO; D) COME MAI, TENUTO CONTO DELLE DI- MENSIONI INTERNAZIONALI DEI TRAFFICI GESTI- TI DALLA MAFIA E DELLE CONNOTAZIONI POLITI- CO-TERRORISTICHE DI NUMEROSI DELITTI MAFIO- SI, NESSUNA VALIDA INDAGINE SINORA E' STATA EFFETTUATA DAI SERVIZI DI SICUREZZA; E) COME MAI LA LEGGE LA TORRE IN SICILIA NON HA AVUTO ALCUNA SIGNIFICATIVA APPLICAZIONE; F) QUALI CONCRETI PROVVEDIMENTI SI INTENDONO ADOTTARE PER EVITARE CHE I CIT- TADINI, E PRIMI FRA TUTTI I MAGISTRATI E I TUTORI DELL'ORDINE, SIANO COSTRETTI A RITE- NERE CHE NELLA LOTTA CONTRO LA MAFIA LO STATO ITALIANO E' IL GRANDE ASSENTE PER CUI CHI PORTA AVANTI, CON ALTO SENSO DEL DO- VERE, LA SUA AZIONE PER CONTRASTARE L'IN- VADENZA E LO STRAPOTERE MAFIOSO FINISCE PER L'ESSERE UN ISOLATO E, COME TALE, UN FACILE BERSAGLIO DELLA MAFIA, COME LA STO- RIA DI QUESTI ULTIMI ANNI PURTROPPO DI- MOSTRA.