INTERPELLANZA 2/00014 presentata da GRITTA GRAINER ANGELA MARIA MARTA (PROG.FEDER.) in data 19940519

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'interno, per conoscere - premesso: che sabato 14 maggio 1994 si e' svolta a Vicenza una manifestazione nazionale di skinhead - che si definiscono fascisti - che ha occupato per l'intero pomeriggio le strade centrali della citta', autorizzata e comunque non vietata o sospesa dal Questore di Vicenza Romano Argenio, con saluti romani, svastiche e croci celtiche, slogans contro la Repubblica conclusa da un comizio di tale Maurizio Boccacci; che proprio nel vicentino si e' sviluppata la piu' forte delle bande neonaziste, il "VENETO FRONTE SKIN HEAD" di Piero Puschiavo, indagato dalla Procura della Repubblica di Vicenza per ricostituzione del disciolto partito fascista; che sempre nel vicentino sono avvenuti tra il 1992 e il 1993 episodi criminali ricollegabili all'ambiente neonazista, l'aggressione mortale ad un tossicodipendente di Bassano del Grappa, l'assalto ad una casa di immigrati a Maglio di Sopra (VI) nel settembre 1992, nel tentativo di bruciare vivo un marocchino; episodi per i quali esiste un'inchiesta ancora in corso, con una ventina di inquisiti, la maggior parte dei quali ha partecipato alla manifestazione di sabato scorso; che nel Veneto si sono svolte manifestazioni internazionali di naziskin, a Bassano del Grappa (VI) e ad Oderzo (TV); che i partecipanti alla manifestazione rifiutano la denominazione di naziskin soltanto perche' in loro e' piu' forte il nazionalismo, e si definiscono "eredi dei fascisti di Salo'"; che si tratta di manifestazioni che si richiamano esplicitamente al nazismo e al fascismo, che incitano alla violenza, al sovvertimento delle istituzioni repubblicane e alla discriminazione razziale; questo lo slogan contro la Repubblica: "Il 25 aprile e' nata una p ..... e l'hanno battezzata Repubblica Italiana"; e il comizio conteneva una evidente apologia del fascismo; che Maurizio Boccacci appartiene al "Movimento politico occidentale", sciolto un anno fa in base al decreto-legge Mancino 26 aprile 1993, n. 122, convertito in legge 25 giugno 1993, n. 205, sull'intolleranza razziale; che il questore si e' limitato a verificare che non avvenissero incidenti, sottovalutando gravemente il significato della manifestazione; che il Ministro Maroni secondo le notizie di stampa ha tempestivamente rimossi dall'incarico il Questore di Vicenza e il Prefetto per il comportamento tenuto in relazione alla manifestazione di cui sopra -: quale sia stato lo svolgimento dell'iter amministrativo che ha portato all'autorizzazione della manifestazione che, da notizie di stampa, risulta tempestivamente comunicata dal Questore al Sindaco di Vicenza (fin dal 3 maggio) e al Ministero dell'interno; tanto che sarebbero giunti due fonogrammi a firma Parisi con la conferma dell'invio dei rinforzi richiesti; se non ritengano che: vadano accertate tutte le responsabilita' e assunte le decisioni conseguenti; il problema posto dalla manifestazione di Vicenza non rientri nell'ambito delle libere manifestazioni di pensiero, come tali da tutelare; non attenga neppure semplicemente all'ordine pubblico, e che di conseguenza non sia decisiva la rilevata assenza di incidenti; ma coinvolga anche altre regole del nostro ordinamento, quali il divieto di ricostituzione del partito fascista e il divieto di compiere in pubbliche riunioni manifestazioni esteriori od ostentare emblemi e simboli propri o usuali dei movimenti o organizzazioni che hanno fra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali o altri; sia pericoloso il tentativo di svalutare episodi come quello di Vicenza, equiparandoli al puro e semplice e privato possesso di simboli del passato regime fascista, ovvero ancora assimilandoli ai comizi di forze politiche nel corso dei quali vi siano stati, ad esempio, slogan razzisti (come, ad esempio, sostiene il Segretario di Alleanza Nazionale componente della coalizione di Governo); vada respinta ogni tentazione di operare estese assoluzioni in nome della eventuale condivisione dello stesso comportamento e vadano invece rigorosamente applicate le leggi che vietano la propaganda di valori che il nostro ordinamento costituzionale e repubblicano respinge; che cosa intenda complessivamente fare il Governo per bloccare lo sviluppo di movimenti, nemici della democrazia, di cui si vedono segni in tutta Europa e contro i quali vanno apprestando politiche mirate i principali Governi della Comunita' europea. (2-00014)