INTERPELLANZA 2/00011 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 28/06/2001
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic2_00011_14 an entity of type: aic
Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00011 presentata da ALFONSO PECORARO SCANIO giovedì 28 giugno 2001 nella seduta n. 008 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: il 23 giugno 2001, su disposizione del gip fiorentino, Dania Mori, sono stati posti sotto sequestro diversi cantieri, depositi e discariche relativi ai lavori per la realizzazione del tratto ferroviario ad alta velocità che collega Firenze a Bologna; l'operazione è stata condotta dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) e dalla polizia municipale di Firenze, coadiuvati da unità della guardia forestale; l'indagine era in corso da circa due anni; secondo quanto spiegato dal sostituto procuratore, Giulio Monferini, le ragioni del sequestro vanno individuate nei pericoli d'inquinamento e contaminazione delle falde acquifere, causati dai manufatti sequestrati; le associazioni ambientaliste avevano denunciato da tempo i rischi per l'ecosistema connessi alla realizzazione di questa tratta ferroviaria, segnalando tra l'altro che gli scavi per la realizzazione delle gallerie - per una lunghezza complessiva di oltre 70 chilometri - avrebbero potuto arrecare gravi danni alle falde acquifere della zona; in alcuni casi si sono dovuti sospendere temporaneamente i lavori per l'allagamento delle gallerie, mentre numerosi abitanti si lamentavano poiché sorgenti e pozzi della zona erano diventati totalmente secchi; secondo quanto riportato dai giornali gli indagati sarebbero 39, sedici dei quali appartenenti a Cavet, il consorzio costituito per la realizzazione dell'opera; il sequestro riguarderebbe in particolare sette cave di inerti, il cantiere della galleria di Marzano e otto discariche, tutte comprese tra il Mugello e l'Alto Mugello; i reati ipotizzati sono una settantina, tra i quali lo smaltimento non autorizzato di rifiuti, in particolare per i fanghi di trattamento delle acque di aggottamento, il danneggiamento inquinamento e impoverimento delle falde acquifere, l'inquinamento ambientale e acustico e la truffa relativa alla gestione delle cave; il tratto alta velocità Firenze-Bologna oggetto delle indagini della magistratura è lungo 78,5 chilometri (di cui 73,3 in galleria) e attraversa il territorio di 11 comuni; il costo complessivo dell'opera è di circa 8.000 miliardi; i lavori, affidati al consorzio Cavet, sono iniziati nel giugno 1996, escluso il tratto terminale lato Firenze che è stato approvato a luglio 1998 e i cui lavori sono iniziati nel giugno 1999; l'avanzamento complessivo attuale dei lavori ha raggiunto il 46 per cento, pari a 2.758 miliardi (56 per cento sui primi 66,5 chilometri e 26 per cento sui restanti 12 chilometri del tratto terminale lato Firenze), mentre lo scavo delle gallerie è al 57 per cento corrispondenti a 40 chilometri di scavo; va sottolineato che tra le società di consulenza ed assistenza di cui si è avvalso il Consorzio Cavet c'è la società Rocksoil, di proprietà del ministro Lunardi; detta società ha collaborato alla realizzazione delle più importanti gallerie del tratto ferroviario Firenze-Bologna; appare preoccupante la situazione del ministro Lunardi, a cui è affidato il compito istituzionale di sorvegliare la gestione e gli investimenti delle Ferrovie dello Stato - tra cui ovviamente la realizzazione del tratto ad alta velocità sui cui sta indagando la magistratura - è anche beneficiario di importanti commesse relative alla realizzazione dell'opera in questione; a giudizio degli interroganti la reazione del ministro Lunardi di fronte all'intervento della magistratura risulta apertamente schierata a tutela degli interessi di chi si è aggiudicato gli appalti per la realizzazione dell'opera, mentre il suo ruolo richiederebbe una maggiore preoccupazione per l'interesse collettivo, in particolare per la tutela dell'ecosistema interessato dall'infrastruttura, per la salute dei cittadini che abitano nella zona e che vedono con preoccupazione l'impoverimento e l'inquinamento delle falde acquifere e per garantire l'efficiente spesa del denaro pubblico nell'interesse dei contribuenti -: quali provvedimenti intenda prendere per definire la delicata vicenda di un'opera pubblica sul cui completamento concordano anche i perplessi, visto lo stato di avanzamento dei lavori, ma che necessita di approfondite verifiche sull'impatto ambientale a tutela della salute degli abitanti della zona e per il rispetto dell'ecosistema; come intenda garantire che l'azione di Governo del Ministro delle infrastrutture non venga influenzata dai consistenti interessi finanziari da lui gestiti nello stesso settore in cui dovrebbe svolgere azione di controllo e di garanzia nell'interesse della collettività. (2-00011) «Pecoraro Scanio, Boato, Bulgarelli, Cima, Cento, Lion, Rocchi, Zanella».
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INTERPELLANZA 2/00011 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 28/06/2001
Camera dei Deputati
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20010628
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INTERPELLANZA 2/00011 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 28/06/2001
INTERPELLANZA
BOATO MARCO (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
BULGARELLI MAURO (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
CENTO PIER PAOLO (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
CIMA LAURA (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
LION MARCO (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
ROCCHI CARLA (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
ZANELLA LUANA (MISTO-VERDI-L'ULIVO)
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