INTERPELLANZA 2/00006 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920430

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I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: a) prima del 1975 le donne coniugate con uno straniero perdevano la cittadinanza italiana, in virtu' di una legge del 1912 sicche' i figli risultavano in possesso solo della cittadinanza paterna; b) nel 1983 la questione e' stata risolta (solo per i minorenni) col riconoscimento della doppia cittadinanza; c) se da un lato si ovviava ad una palese ingiustizia lesiva delle norme costituzionali, dall'altra si continuava a violare la costituzione distinguendo i cittadini in base all'eta'; d) il Ministero dell'interno, contro il parere del Consiglio di stato, interpreta restrittivamente il disposto dell'articolo 5 della legge 123 del 1983 asserendo che la norma e' legata al fatto che le madri, all'epoca della nascita dei figli, non erano piu' cittadine italiane (come se non fosse stata stabilita l'incostituzionalita' della perdita della cittadinanza); e) avverso detta interpretazione restrittiva pendono diversi ricorsi al TAR proposti essenzialmente dall'ADISS (associazione donne italiane sposate con straniero); f) oltre al fatto generale, molte sono le situazioni concernenti donne sposate con uno svizzero ed essendo la Svizzera fuori dalla comunita' europea, nel 1993 accadrebbe che i figli delle donne italiane risulterebbero in Italia stranieri, e di seconda categoria; g) molte promesse sono state fatte dallo stesso Ministro degli affari esteri in occasione della Conferenza Nazionale dell'emigrazione del dicembre 1988 senza che ad oggi un solo passo ufficiale sia stato fatto per dare esito a questa giusta richiesta; 4) le donne non possono continuare a subire discriminazioni e penalizzazioni e, nel caso specifico, subirebbero una doppia penalizzazione con la sottrazione della nazionalita' prima, col non poter dunque trasmettere la nazionalita' italiana ai propri figli poi -: se non ritengano di dover urgentemente assumere le iniziative di loro competenza per stabilire chiaramente che e' da considerarsi cittadina italiana a tutti gli effetti anche la donna che, sposatasi prima del 1975, aveva perso la cittadinanza. Tanto per salvaguardare diritti e radici in chi, dalla madre italiana, ha imparato ad amare ed apprezzare l'Italia. (2-00006)
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INTERPELLANZA 
TREMAGLIA PIERANTONIO MIRKO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) 
SERVELLO FRANCESCO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) 
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2/00006 
POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) 

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