INTERPELLANZA 2/00003 presentata da PENNACCHI LAURA MARIA (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 18/06/2001

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Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00003 presentata da LAURA MARIA PENNACCHI lunedì 18 giugno 2001 nella seduta n. 004 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: si apprende da notizie diffuse da quotidiani autorevoli che sarebbe intenzione del Governo procedere ad un condono fiscale e previdenziale «tombale» a favore delle aziende che operano nell'economia sommersa; nonché procedere alla soppressione delle misure fiscali a favore dei Collaboratori coordinati e continuativi, varate con la legge n. 342 del 2000, che li equipara dal punto di vista fiscale ai lavoratori dipendenti, soppressione che provocherebbe un aumento del prelievo fiscale per i redditi bassi e medio bassi, in particolare dunque per i lavoratori atipici più giovani; sulle pagine del quotidiano La Padania del 13 giugno 2001, Alberto Brambilla, Sottosegretario al Lavoro, salute e politiche sociali, ha dichiarato che intende proporre per i neo assunti a partire dal 2001 una riduzione di dieci punti dell'aliquota dei contributi previdenziali, che dovrebbe passare dal 32,70 al 22,70 per cento, destinando cinque punti alla riduzione del costo del lavoro e cinque punti ai fondi pensione; in seguito a tale riduzione contributiva, da un lato le erogazioni previdenziali dei neo assunti a partire dal 2001, calcolate con il metodo contributivo introdotto dalla riforma 335 del 1995, si ridurranno di circa un terzo; dall'altro, i bilanci degli enti previdenziali subiranno una decurtazione tale da mettere in forse l'erogazione delle pensioni maturate con i criteri finora in vigore a favore dei pensionati e dei lavoratori assunti prima del 2001; tale drastico taglio dei contributi previdenziali, secondo il calcolo di autorevoli economisti, farebbe venir meno, infatti, al sistema previdenziale pubblico risorse equivalenti a circa il 2,5 per cento) del Pil, introducendo uno squilibrio strutturale nei conti previdenziali tale da condurre nei fatti alla crisi del nostro sistema pensionistico pubblico ed a una sua rapida e selvaggia privatizzazione a danno dei lavoratori, dei pensionati, delle fasce sociali più deboli; in seguito a tale misura, il solo Inps perderebbe entrate pari a 40 mila miliardi di lire l'anno; un mancato gettito che potrebbe essere sostituito solo dalla drastica abolizione delle pensioni di anzianità e dall'aumento delle imposte; rimarrebbe del tutto oscuro come si possa conciliare la riduzione delle entrate, intrinseca alla contrazione della contribuzione previdenziale, con l'aumento della spesa derivante dal previsto incremento delle prestazioni pensionistiche minime; la relazione dell'Istat sui conti previdenziali relativi all'anno 2000 ha rilevato come la spesa per prestazioni previdenziali, pari a 330.700 miliardi, sia cresciuta del 3,3 per cento a fronte di un aumento nominale del Pil del 5,2 per cento confermando che la riforma delle pensioni consente il controllo della spesa pensionistica, la quale, in rapporto al Prodotto interno lordo, è passata dal 14,93 per cento del 1999 al 14,65 per cento del 2000; la spesa sociale nel nostro Paese, complessivamente intesa, è inferiore rispetto a quella media dei Paesi Ue, e dunque, non va ridotta ma riequilibrata ed aumentata per sostenere le famiglie, i disoccupati e dare più opportunità ai giovani; mentre la Confindustria chiede di inserire, senza una preventiva verifica ed un accordo tra le parti sociali, nel DPEF, una cosiddetta «riforma delle pensioni», la stampa riferisce dell'intenzione di esponenti della maggioranza, intenzioni confermate dalle dichiarazioni del Sottosegretario Brambilla, di non destinare il trattamento di fine rapporto o sue parti alla previdenza integrativa lasciandolo a disposizione delle aziende; se fossero confermate, tali scelte, prese nel loro insieme, configurerebbero la condanna dei giovani a una condizione di assenza di diritti e penalizzerebbero duramente i ceti popolari con particolare riguardo ai pensionati con reddito basso e medio basso -: se le affermazioni del Sottosegretario Brambilla e le notizie riportate dalla stampa, corrispondano effettivamente alle scelte ed al programma che su questi temi il Governo intende perseguire. (2-00003) «Pennacchi, Innocenti, Benvenuto».
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INTERPELLANZA 
INNOCENTI RENZO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
BENVENUTO GIORGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
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PENNACCHI LAURA MARIA (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 

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