MOZIONE 1/00218 presentata da BERTOLINI ISABELLA (FORZA ITALIA) in data 17/09/2007

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic1_00218_15 an entity of type: aic

Atto Camera Mozione 1-00218 presentata da ISABELLA BERTOLINI lunedì 17 settembre 2007 nella seduta n.205 La Camera, premesso che: i servizi segreti, nella relazione semestrale consegnata al Parlamento ai primi di aprile 2007, segnalano che in Italia il terrorismo islamico resta «minaccia di prima grandezza», cioè «potenzialmente letale a breve termine e che il nostro Paese è da tempo incluso nel novero dei potenziali obiettivi dell'offensiva jihadista»; stando alla relazione, nel 2 o semestre 2006 sono state 130 le minacce di matrice terroristica contro interessi italiani, 115 provenienti dalla galassia jihadista e 15 riferite ad ambiti eversivi nazionali, a riprova di come «i propositi offensivi del fronte jihadista siano concreti, misurabili e, in più casi, non generici». Sul totale, 71 minacce sono riferite al territorio italiano, 50 a paesi occidentali e arabi moderati. «L'assenza di attentati sul suolo italiano - avvertono i servizi - non può far sottovalutare la persistenza e l'acutezza di un sentimento e di intenzioni inequivocabilmente ostili»; i servizi segreti italiani segnalano che negli ultimi anni sono praticamente raddoppiate le moschee e le associazioni islamiche presenti in Italia, passando da 351 a 696; la relazione avverte altresì che l'insegnamento religioso nelle scuole coraniche, 158 in tutta Italia, è all'attenzione dei servizi segreti, soprattutto al fine di prevenire l'insorgenza di «zone grigie dove i reclutatori jihadisti godano di libertà di manovra, specialmente nella reislamizzazione in senso estremista di elementi naturalizzati»; non mancano, peraltro, si aggiunge nella relazione semestrale dei servizi segreti al Parlamento, «segnali raccolti dallo stesso Servizio relativi a centri di aggregazione attestati su posizioni oltranziste che ospitano soggetti ed iniziative di taglio integralista. Sono questi gli ambienti che hanno il maggiore interesse a strumentalizzare il risentimento innescato da taluni eventi internazionali»; il Sisde, in particolare, segnala la «consolidata presenza, entro i nostri confini, di estremisti riconducibili alle filiere radicali maghrebine concentrati soprattutto sulla piazza lombardo-piemontese e su quella campana». Fra le minacce, 71 sono riferite al territorio italiano e 59 a interessi italiani in Paesi occidentali e Paesi arabi moderati: 25 riguardano obiettivi situati in specifiche città italiane; nella Relazione si evidenzia altresì «la crescita esponenziale dei soggetti naturalizzati in Paesi occidentali segnalati per possibili connessioni con ambienti terroristici», quali le Brigate Rosse; l'assenza di attentati sul suolo italiano - rileva l'intelligence - non può far sottovalutare la persistenza e l'acutezza di un sentimento e di intenzioni inequivocabilmente ostili»; le risultanze della relazione dei servizi segreti sono state drammaticamente confermate dall'operazione Hammam, condotta dalle forze di Polizia lo scorso 21 luglio, la quale ha portato agli arresti dell'imam marocchino della moschea di Ponte Felcino, in Provincia di Perugia, e di due dei suoi più stretti collaboratori, entrambi dimoranti all'interno del luogo di culto; le indagini hanno consentito di documentare come gli indagati, attraverso la visione e il commento in comune di messaggi, proclami, filmati e documenti scaricati da siti internet protetti, all'interno del luogo di culto e in orari e contesti estranei alle ordinarie cerimonie religiose svolgevano una laboriosa ed approfondita opera di istruzione e addestramento all'uso delle armi e alle tecniche di combattimento proprie delle azioni terroristiche nonché lezioni di lotta corpo a corpo; i documenti trovati nel corso dell'operazione Hammam non contengono solo messaggi propagandistici, mostrati tra l'altro anche ad alcuni bambini frequentatori della moschea, ma minuziose indicazioni per la realizzazione di atti di terrorismo come i documenti riguardanti la preparazione e l'uso di sostanze velenose o di materiali esplodenti, le istruzioni dirette all'aspirante «mujihaid» per raggiungere le zone di conflitto in modo sicuro, per inviare messaggi criptati in rete e perfino, dettaglio particolarmente allarmante, per guidare un Boeing 747, impegna il Governo ad adottare iniziative, anche legislative, al fine di redigere appositi registri di tutte le guide spirituali musulmane presenti nel nostro Paese, che forniscano l'abilitazione ad esercitare solo a coloro che mostrino di condividere i valori di una società democratica ed abbiano la preparazione necessaria a svolgere un incarico così delicato; a provvedere all'immediata espulsione degli imam considerati possibili fiancheggiatori del terrorismo fondamentalista islamico presenti in Italia e di tutti gli altri soggetti ritenuti in tal senso pericolosi per la nostra sicurezza; a predisporre approfonditi controlli in tutte le moschee, centri islamici, scuole coraniche presenti sul territorio italiano, provvedendo alla chiusura immediata di tutte quelle strutture ove si riscontrino attività illegali ed eversive; a promuovere la creazione di un ente con personalità giuridica il quale costituisca efficace strumento di controllo per tutti i finanziamenti destinati ai centri islamici presenti in Italia, al fine di verificarne la natura e la provenienza, oltre all'uso specifico verso il quale i fondi stessi verranno indirizzati; a vietare, per ragioni di ordine pubblico, tutte quelle manifestazioni, di matrice islamica, che si dubiti possano costituire veicolo di trasmissione di messaggi contrari agli interessi del nostro Paese ed alla sicurezza dei suoi cittadini; ad assumere iniziative legislative volte a rendere obbligatorio il parere preventivo e vincolante del Ministero dell'interno per la costruzione di nuove moschee e nuovi centri islamici; ad assumere iniziative legislative volte a prevedere che nei comuni nei quali sia autorizzata la realizzazione di un centro islamico o di una moschea, si svolga preventivamente una consultazione popolare con valore vincolante; a prevedere una sospensione dell'autorizzazione alla costruzione di nuove moschee e centri islamici per almeno due anni a decorrere dal mese di ottobre del 2007. (1-00218) «Bertolini, Paoletti Tangheroni, Cossiga, Carlucci, Santelli, Misuraca, Licastro Scardino, Biancofiore, Adornato, Pili, Brusco, Sanza, Crosetto, Iannarilli, Azzolini, Costa, Campa, Boscetto, Mistrello Destro, Fitto, Ceroni».
xsd:string MOZIONE 1/00218 presentata da BERTOLINI ISABELLA (FORZA ITALIA) in data 17/09/2007 
Camera dei Deputati 
xsd:integer
20070917 
20070917 
MOZIONE 1/00218 presentata da BERTOLINI ISABELLA (FORZA ITALIA) in data 17/09/2007 
MOZIONE 
ADORNATO FERDINANDO (FORZA ITALIA) 
AZZOLINI CLAUDIO (FORZA ITALIA) 
BIANCOFIORE MICHAELA (FORZA ITALIA) 
BRUSCO FRANCESCO (FORZA ITALIA) 
CAMPA CESARE (FORZA ITALIA) 
CARLUCCI GABRIELLA (FORZA ITALIA) 
COSSIGA GIUSEPPE (FORZA ITALIA) 
CROSETTO GUIDO (FORZA ITALIA) 
LICASTRO SCARDINO SIMONETTA (FORZA ITALIA) 
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA (FORZA ITALIA) 
MISURACA FILIPPO (FORZA ITALIA) 
PAOLETTI TANGHERONI PATRIZIA (FORZA ITALIA) 
SANTELLI JOLE (FORZA ITALIA) 
SANZA ANGELO MARIA (FORZA ITALIA) 
BOSCETTO GABRIELE (FORZA ITALIA) 
CERONI REMIGIO (FORZA ITALIA) 
COSTA ENRICO (FORZA ITALIA) 
FITTO RAFFAELE (FORZA ITALIA) 
IANNARILLI ANTONELLO (FORZA ITALIA) 
PILI MAURO (FORZA ITALIA) 
xsd:dateTime 2015-04-28T22:04:30Z 
1/00218 
BERTOLINI ISABELLA (FORZA ITALIA) 

data from the linked data cloud

DATA