MOZIONE 1/00169 presentata da DILIBERTO OLIVIERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950914
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic1_00169_12 an entity of type: aic
La Camera dei deputati, considerato che la trasparenza nella assegnazione degli alloggi e' un fatto dovuto, come pure il perseguimento di chi ha commesso abusi ed illeciti ai danni dello Stato; considerato che dare garanzie agli attuali inquilini ed una speranza ai tanti in cerca di alloggio e' un fatto altrettanto dovuto; considerato che l'attuale campagna stampa tende a mettere sotto accusa la generalita' degli assegnatari, rei di pagare affitti calmierati a termine di legge e tende, anche in questo settore, ad imporre il mercato quale unico riferimento per definire la giusta remunerazione dell'investimento immobiliare; considerato che mercato, nel campo delle abitazioni vuol dire emarginazione sociale di massa, enormi ghetti, paurosi squilibri, spinta all'inflazione e che per questo in Europa si sono adottate vaste politiche sociali in questo campo; difatti porzioni vastissime del territorio sono pubbliche, nelle varie forme, e vi sono diverse forme di controllo degli affitti; considerato che nel nostro paese la quota percentuale degli alloggi in affitto e' gia' bassissima, solo il 25 per cento e che solo il 5 per cento dell'intero patrimonio immobiliare e' di edilizia residenziale pubblica, (l'Italia e' in coda nella graduatoria europea solo davanti a Grecia e Portogallo); considerato che alla luce di cio' non solo occorre bloccare la svendita del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali, ma e' necessario invece incrementare il patrimonio pubblico a tutti i livelli (statale, regionale, comunale, eccetera) rilanciando la presenza pubblica nella politica della casa, iniziando a reinvestire nel settore immobiliare pubblico i fondi ex-Gescal oltre trentamila miliardi congelati (diecimila sono stati usati per le pensioni) mediante non solo la costruzione di nuove case, ma anche attraverso il recupero degli stabili degradati nelle periferie e soprattutto nei centri storici; considerato che appare pertanto assolutamente indispensabile soprassedere ad ogni ulteriore dismissione del patrimonio immobiliare da parte degli enti di previdenza e - alla luce dei risultati dell'indagine condotta gia' nell'XI legislatura dalla Commissione Coloni - procedere invece ad una puntuale ricognizione di tutto il patrimonio immobiliare degli enti che gestiscono forme di previdenza e assistenza sociale ai fini di assicurare l'offerta di alloggi sul mercato ed una piu' alta redditivita' mediante l'eliminazione di tutti gli oneri impropri derivanti dalle passate gestioni; considerato che al 31 dicembre 1995 scadranno circa un milione di contratti; considerato che l'aumento di un punto e mezzo percentuale di inflazione rispetto alle previsioni e' dato dall'aumento contrattuale dei fitti a causa dei patti in deroga, che ha provocato un evidente impazzimento generalizzato del mercato dell'affitto, dimostrandosi cosi' fallimentari (raddoppio dei fitti, aumento degli sfratti, impossibilita' di trovare case accessibili); considerato che il diritto alla casa ad equo costo appartiene ai diritti del cittadino moderno al pari del diritto al lavoro, alla tutela della salute, all'istruzione, alla previdenza e non puo' essere oggetto dell'attuale aggressione neo-liberista allo stato sociale; considerato che grandi profitti possono essre ricavati dalle acquisizioni e dalle trasformazioni degli immobili e dalle aree, finanziate con denaro pubblico e suoli pubblici, che emarginano sul territorio i cittadini meno abbienti, riservando le aree centrali ad attivita' terziarie o ad abitazioni di lusso; considerato che la legge dell'equo canone non ha a suo tempo introdotto una disciplina vincolistica in un mercato libero, ma e' stata al contrario, una misura di parziale liberalizzazione di un mercato che era totalmente bloccato al settantacinque per cento; considerato altresi' che gli enti pubblici e le persone giuridiche private che gestiscono forme di previdenza e di assistenza sociale hanno, ai sensi dell'articolo 65 della legge 30 aprile 1969, n. 153, l'obbligo di compilare annualmente il piano di impiego dei fondi disponibili da destinare agli investimenti immobiliari per una percentuale non superiore al 40 per cento e non inferiore al 20 per cento. Il comma settimo dell'articolo 65 della citata legge n. 153 del 1969, aggiunto dall'articolo 5 della legge 23 aprile 1981, n. 155, ha altresi' stabilito che, in aggiunta alle quote percentuali gia' indicate, una quota non superiore al 10 per cento venga destinata all'acquisto ed alla costruzione di immobili per uso ufficio; considerato che queste disposizioni non risultano abrogate; considerato che tra l'altro consistenti stanziamenti del bilancio dello Stato vengono destinati al fitto di locali di proprieta' privata per le esigenze delle varie amministrazioni pubbliche; considerato che inoltre mentre da un lato anche il DPEF 1996/1999 prevede la dismissione ulteriore dei beni immobiliari dello Stato (ex caserme, ex conventi, campi profughi, insediamenti militari in disuso, poderi, eccetera), dall'altro si lamenta l'insufficienza di stanziamenti di bilancio per l'edilizia universitaria, scolastica, ospedaliera, per i centri di accoglienza e di riposo per gli anziani; considerato che occorre quindi prevedere che agli enti predetti sia riconosciuto un diritto di prelazione sui beni immobili di cui all'articolo del decreto-legge 5 dicembre 1991, n. 386, convertito dalla legge 29 gennaio 1992 n. 35 al fine da un lato di assicurare allo atato il gettito previsto dalle dismissioni, dall'altro agli enti di previdenza di poter impiegare le somme eccedenti la normale liquidita' di gestione in modo piu' proficuo, in relazione alle pressanti esigenze della collettivita' nazionale; impegna il Governo a riferire e a mettere a disposizione delle Camere l'intera documentazione relativa al patrimonio immobiliare degli enti previdenziali ed assistenziali al fine di garantire la massima trasparenza sia nell'assegnazione che nella gestione, affinche' abbiano a cessare e a non riprodursi eventuali abusi e situazioni di privilegio; a riconsiderare nel suo insieme (delibera CIPE del 13 marzo 1995 Gazzetta Ufficiale 27 maggio 1995, articoli 7 e 8 AC 1797, TU legge quadro per l'edilizia residenziale e per il riassetto dell'Istituto autonomo case popolari etc.) una politica della casa che, riaffermando centrale il valore d'uso della casa, trovi riferimenti certi ed equi in un quadro normativo organico, teso ad affrontare i vari livelli di edilizia residenziale pubblica, di edilizia agevolata, di edilizia previdenziale assicurativa e di edilizia privata piu' in generale, in termini di promuoverne una riqualificazione nei contenuti, di determinarne uno sviluppo mediante investimenti, di fissarne i canoni, di riconsiderarne il modello gestionale, passando attraverso un'adeguata e rinnovata politica fiscale. (1-00169)
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MOZIONE 1/00169 presentata da DILIBERTO OLIVIERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950914
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19950914-19950927
MOZIONE 1/00169 presentata da DILIBERTO OLIVIERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950914
MOZIONE
PISTONE GABRIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
GALDELLI PRIMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
MARINO LUIGI (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
GRIMALDI TULLIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
COCCI ITALO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
CARAZZI MARIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
BRUNETTI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
BARZANTI NEDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
COSSUTTA ARMANDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
RIZZO MARCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
DE ANGELIS GIACOMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
LENTI MARIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
VOCCOLI FRANCESCO PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
DE MURTAS GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
BELLEI TRENTI ANGELA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
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1/00169
DILIBERTO OLIVIERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)