MOZIONE 1/00057 presentata da BERLINGUER LUIGI (PROG.FEDER.) in data 19941212

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic1_00057_12 an entity of type: aic

La Camera, premesso che: la Pertusola Sud e' un'azienda che produce 100 mila tonnellate di zinco all'anno oltre le potenzialita' produttive di 25 tonnellate di germanio, 40 di indio, 400 di cadmio e 10.000 di solfato di piombo; che occupa 630 dipendenti diretti piu' 300 di indotto; che e' situata in una delle regioni piu' depresse del Mezzogiorno e che e' l'unica realta' industriale di Crotone rimasta in piedi dopo lo stillicidio di circa 2000 posti di lavoro verificatosi negli ultimi dieci anni; si attende da oltre dieci anni un piano di ammodernamento dello stabilimento, piu' volte annunciato e mai realizzato, nonostante le delibere CIPI del 2 maggio 1989, del 28 giugno 1990 ed il relativo contratto di programma stipulato il 26 luglio 1990 tra Eni ed ex Ministero per il Mezzogiorno; l'ENI, fattosi carico della Pertusola, annuncio', nel 1991 di voler fare di Crotone il polo zinco del Mediterraneo e a tal fine aggiorno' il piano approvato dal CIPI nel 1989 formulando un nuovo progetto per la produzione di 160 mila tonnellate di zinco con soluzioni tecniche aperte ad espanzione fino a 240 e 320 mila tonnellate, ipotesi che impegnava un finanziamento di 450 miliardi; fallita la realizzazione del suddetto progetto, sia per il gravoso onere finanziario, sia perche' presupponeva la fermata degli impianti con conseguente cassa d'integrazione per un periodo di tre anni, si ripiego' su di una piu' modesta soluzione di ristrutturazione che la Giunta ENI approvo' il 27 maggio 1992; ad ottobre del 1992, col cambio della guardia ai vertici dell'ENI/SAMIN, e' stata modificata l'impostazione precedente ed e' stato annunciato un nuovo progetto che, ulteriormente ridimensionato rispetto a quello approvato nel mese di maggio imponeva la chiusura della linea di produzione dei metalli associati allo zinco (germanio, indio, ecc.) provvedimento attuato a luglio 1993 senza pero' avere avviato l'ammodernamento della fabbrica; successivamente, ad ottobre del 1993, l'Enirisorse, contrariamente a tutte le ipotesi formulate per il rilancio dell'attivita' di Pertusola, ha presentato alle OO.SS. un piano zinco che prevede un taglio alla produzione nazionale e alla chiusura dello stabilimento di Crotone; detto piano, rigettato dai lavoratori, e' stato opportunamente contestato dalla regione Calabria la quale, con ampie documentazioni tecniche ha dimostrato l'infondatezza delle tesi sostenute da Enirisorse; per i rilievi mossi ai contenuti del piano, il 19 gennaio 1994, e' scaturita la necessita' di costituire una commissione di verifica dell'andamento del mercato mondiale dello zinco col relativo posizionamento della produzione nazionale, ivi compreso la previsione di costi, prezzi ed assetti produttivi; i lavori della Commissione hanno evidenziato come sua possibile la compatibilita' dei siti di Porto Vesme di Crotone risultano ampi margini per tenere in attivita' i due impianti produttivi; visto che: le osservazioni di carattere tecnico-economico fatte dalla Regione Calabria hanno smentito in piu' punti le tesi sostenute da Enirisorse, specie per quanto concerne i consumi di zinco e gli incrementi di crescita che in Italia, negli ultimi 10 anni, hanno raggiunto mediamente il 4,1 per cento mentre a livello mondiale si registra un ritmo che va oltre il 2 per cento l'anno; i dati di base da cui parte l'analisi svolta dalla Calabria provengono da studi e documenti prodotti da Organismi di grande prestigio internazionale (International Lead Zinc Studies Group - The Economist Intelligence Unit-Metal Bullettin Research); nel 1993 il consumo italiano di zinco e' stato di 326 mila tonnellate per cui l'Italia e' importatrice netta di oltre 70 mila tonnellate all'anno, in presenza del mercato di zinco in Italia e nel mondo in sensibile crescita; considerato che: la Pertusola di Crotone, per la favorevole posizione geografica nel Mediterraneo, per il patrimonio culturale e la professionalita' tecnica, acquisita in oltre 50 anni di attivita' puo' legittimamente aspirare, insieme a Porto Vesme, non solo ad aumentare la propria produzione per contribuire a rendere l'Italia autosufficiente per il proprio fabbisogno di zinco, ma fare dell'Italia un paese esportatore di zinco verso l'Africa, il Medio Oriente, il Sud-Est asiatico e gli Stati Uniti d'America; lo stabilimento di Crotone possiede al suo interno strutture produttive considerevolmente valide e conta altresi' un impianto di trattamento residui con il quale e' possibile ben coniugare risanamento ecologico e sviluppo aziendale, oltre il consistente vantaggio che potrebbe offrire il ripristino della centrale termoelettrica con la quale, da studi effettuati, e' possibile raggiungere costi energetici tra i piu' bassi del mondo, senza contare i benefici derivanti dalle sinergie realizzabili; impegna il Governo: 1) a sostenere e rilanciare una strategia nazionale di politica industriale della metallurgia non ferrosa partendo dalla valorizzazione degli impianti produttivi esistenti e rigettando le politiche industriali nel settore dell'Enirisorse, animate non da interessi di carattere generale, ma dalla strategia aziendale volta al proprio disimpegno dalla produzione di zinco; 2) ad intraprendere ogni opportuna iniziativa per impedire che la questione Pertusola possa discendere od essere influenzata dalla impostazione di Enirisorse, la cui indagine di mercato presenta evidenti errori di valutazione ed il cui comportamento esprime la negazione preconcetta di ogni possibile soluzione del problema; 3) ad intervenire per tutelare il potenziamento ed il rilancio dello stabilimento di Crotone, il quale, con o senza Enirisorse, punta ad una sua soluzione ed al suo ammodernamento per assumere una adeguata posizione competitiva nel mercato; 4) ad evitare il rischio di distruggere cio' che per Crotone e la Calabria, puo' ancora rappresentare una speranza di lavoro e di reddito per le nuove generazioni; 5) ad adoperarsi con tempestivita' per attivare le procedure necessarie a riaggiornare il contratto di programma Mism-Eni, in scadenza entro il 1994. (1-00057)
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MOZIONE 1/00057 presentata da BERLINGUER LUIGI (PROG.FEDER.) in data 19941212 
MOZIONE 
BOVA DOMENICO (PROG.FEDER.) 
CARLI CARLO (PROG.FEDER.) 
DALLA CHIESA CURTI MARIA SIMONA (PROG.FEDER.) 
DE JULIO SERGIO (PROG.FEDER.) 
LOMBARDO GIUSEPPE (PROG.FEDER.) 
OLIVERIO GERARDO (PROG.FEDER.) 
OLIVO ROSARIO (PROG.FEDER.) 
REALE ITALO ALDO (PROG.FEDER.) 
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SORIERO GIUSEPPE (PROG.FEDER.) 
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BERLINGUER LUIGI (PROG.FEDER.) 

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