ODG IN COMMISSIONE 0/01293/001/01 presentata da STIFFONI PIERGIORGIO (LEGA NORD PADANIA) in data 13/02/2007

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Atto Senato Ordine del Giorno 0/1293/1/01 presentato da PIERGIORGIO STIFFONI martedì 13 febbraio 2007 nella seduta n. 078 Il Senato, premesso che: l'articolo 6, comma 8 del decreto-legge n. 300 del 2006 prende in considerazione alcuni aspetti della riforma dell'autotrasporto; la linea protezionistica sostenuta dai diversi Governi, fin dagli anni novanta, nei confronti dell'autotrasporto è all'origine dell'attuale stato di crisi del settore, che, dovendo fare i conti con una struttura dei costi superiore alla media europea, deve sostenere la concorrenza sempre più aggressiva degli altri vettori europei, in particolare quelli provenienti dai Paesi dell'Est; l'autotrasporto merci è un settore strategico per la crescita economica del Nord, dove esiste un'alta concentrazione di imprese di settore, ma anche dell'intero Paese; con le sue 185 mila imprese, movimentando 1'80 per cento delle merci e producendo circa i1 10 per cento del prodotto interno lordo, il settore si è fortemente accresciuto rispetto alle altre modalità di trasporto; i dati contenuti nel Libro Bianco sui Trasporti dell'Unione Europea indicano che tra il 1990 e 1998 il trasporto merci su strada è aumentato del 19,4 per cento mentre nello stesso periodo, il traffico ferroviario è diminuito del 43,5 per cento. Secondo le stime dell'Unione Europea il trasporto merci è destinato ad aumentare, entro il 2010, del 50 per cento, provocando il collasso delle maggiori arterie infrastrutturali nazionali, che si sviluppano per gran parte sull'area padana; l'insoddisfacente livello di infrastrutturazione e di modernizzazione dell'organizzazione logistica del nostro Paese penalizza fortemente le imprese di autotrasporto nazionali, che presentano un basso livello di competitività rispetto agli operatori europei. Nel 2006, in Italia la velocità commerciale media per gli autoveicoli da trasporto pesante è stata di 50 Km/h, mentre in Francia e in Germania è stata di 55 Km/h; lo studio sulla comparazione dei costi operativi sostenuti dalle aziende di autotrasporto. condotto dal Comitato Centrale Albo Nazionale Autotrasportatori in otto paesi dell'Unione europea, evidenzia una situazione di persistente difficoltà dell'Italia rispetto ai Paesi concorrenti; il costo per chilometro in Italia è il più alto in assoluto con un differenziale che oscilla tra 1'8 per cento e il 35 per cento di maggiorazione rispetto ai membri storici dell'Unione Europea, mentre è di gran lunga superiore rispetto all'Ungheria (52 per cento) alla Polonia (73 per cento) e Romania (99 per cento); la forte concorrenza delle aziende che si sono efficacemente ristrutturate, come le francesi e le tedesche, ma anche delle aziende di trasporto che spesso operano senza il rispetto delle regole di mercato, rende necessario il completamento della riforma del settore al fine di creare un sistema di regole comuni che salvaguardi ne, le imprese nazionali sia sotto il profilo della concorrenza sia sotto il profilo della sicurezza stradale; le iniziative di natura normativa adottate dai diversi Governi per ridurre gli alti costi di esercizio che gravano sulle nostre imprese di autotrasporto si sono rilevate poco efficaci e la significativa riduzione delle risorse destinate all'autotrasporto, prevista nell'ultima finanziaria, rischia di ostacolare il processo di liberalizzazione del settore, voluto con la legge delega 1º marzo 2005, n. 32; impegna il Governo: ad adottare tutte le misure necessarie ad attuare il definitivo completamento della riforma dell'autotrasporto merci, al fine di garantire la sopravvivenza delle imprese di, autotrasporto nazionali e di favorire lo sviluppo di una concorrenza basata sul comune rispetto delle regole di mercato; ad attuare politiche di sviluppo della competitività, in grado di rimuovere gli ostacoli di natura strutturale che impediscono alle imprese di autotrasporto di accedere liberamente alla rete infrastrutturale del Paese, anche favorendo la realizzazione di arterie di grande scorrimento come la Bre.be.ni, la Valdastico Nord, la Pedemontana Lombarda e Veneta, la T.E.M. e la Valcamonica; a verificare l'efficacia degli strumenti che consentono il pieno rispetto e il puntuale controllo della regolarità amministrativa di circolazione, al fine di poter accertare l'eventuale presenza sulle nostre strade di vettori che operano senza il rispetto delle comuni regole di mercato. (0/1293/1/1) STIFFONI
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