"CHIAPPORI GIACOMO (LEGA NORD PADANIA)" . . "RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00833 presentata da BOSI FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) in data 20120405" . . . "2014-05-15T03:16:40Z"^^ . "MOLGORA DANIELE (LEGA NORD PADANIA)" . "RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00833 presentata da BOSI FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) in data 20120405"^^ . "Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00833 presentata da FRANCESCO BOSI giovedi' 5 aprile 2012, seduta n.618 La IV Commissione: premesso che: la legge n. 68 del 1960 riconosce all'Istituto geografico militare il ruolo ufficiale di organo cartografico dello Stato insieme al catasto, all'Istituto idrografico della Marina, alla sezione fotocartografica dello Stato Maggiore della Difesa, al Servizio geologico; nell'ottemperare a tale obbiettivo era implicito che, operativamente, l'Istituto geografico militare dovesse farsi carico dell'intero processo produttivo che, partendo dall'inquadramento geodetico del territorio, portasse alla formazione dei prodotti finali cartacei e fotografici, fra i quali spiccava il «core business» dell'Istituto, la Carta d'Italia alla scala 1:25.000. Questa era la raccolta di informazioni territoriali di base, unica nel suo genere ed unica in quanto a fruizione per le esigenze nazionali di ogni tipo; ad oggi, dopo 50 anni, il panorama della produzione di dati territoriali e' molto piu' variegato e reso complesso dalla maggiore offerta di dati; oltre ai classici prodotti cartacei, sono entrati nell'uso comune degli addetti alle lavorazioni geomatiche, dati geografici strutturati in database, immagini satellitari e da vettore aereo di varie tipologie, a colori, infrarosso, multispettrali, e altro, rilevamenti con metodologia laser, scanner e con varie tecniche radar; sono aumentate le competenze e le professionalita' degli operatori e degli utenti di tali strumenti e molte universita' sono diventate per questi ambiti di competenza poli di ricerca ed applicazione; il panorama e' piu' variegato perche' i dati territoriali di base sono principalmente raccolti dagli uffici tecnici regionali e dalle autorita' di bacino che, avendo a disposizione piu' risorse, si sono dotati di strumenti idonei per la conoscenza e la governabilita' del territorio, un esempio sono i database regionali e le carte tecniche a grande scala 1:5.000/1:10.000; questa situazione, che di fatto si e' venuta a creare, ha trovato recentemente un inquadramento legislativo con un decreto ministeriale nel novembre 2011, che ha lo scopo di normalizzare ed uniformare per tutto il territorio nazionale la produzione dei database a queste scale; altri enti hanno intrapreso attivita' che un tempo erano proprie dell'Istituto geografico militare; e' il caso di Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che, per conto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e' responsabile dell'erogazione di sette miliardi all'anno di contributi per l'agricoltura versati dalla Comunita' europea, e per ottemperare a tale compito esegue i necessari controlli su tutto il territorio nazionale avvalendosi di riprese aerofotogrammetriche e radar eseguite con periodicita' triennale ed in alcuni casi annuale; a fronte di cio', anche a causa della pesante riduzione di risorse, l'Istituto geografico militare e' costretto a rinunciare al mandato originario per concentrarsi sulle priorita' di natura militare, come supporto alle attivita' svolte nei teatri critici fuori area e partecipando a progetti militari di costituzioni di banche dati a livello internazionale; e' da notare che i finanziamenti, stanziati dal Ministero della difesa per l'Istituto geografico militare per la produzione dati geotopografici (cap. 4267), sono passati da euro 3.000.000 del 2006 a euro 256.000 per il 2012, a fronte di un incasso, per l'attuale limitata produzione, di euro 1.000.000; nonostante cio' negli ultimi anni, oltre alle sempre piu' ridotte attivita' istituzionali sancite per legge, l'Istituto geografico militare svolto un ruolo sulla scena nazionale collaudando modelli digitali del terreno nell'ambito del Piano straordinario di telerilevamento (PST) gestito dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, partecipando ai progetti europei di EuroGeographics utili come fonte di dati per Eurostat, producendo specifiche tecniche per alcune regioni che si apprestavano a bandire gare d'appalto e susseguentemente collaborare nelle fasi di collaudo dei dati. È di non minore importanza aver conseguito un ruolo di controllo della nuova rete geodetica nazionale (RDN), riconosciuto dal decreto legislativo del 10 novembre 2011 nel quale si sancisce l'adozione del sistema di riferimento geodetico nazionale e il ruolo per l'Istituto geografico militare di monitorare l'efficienza della rete che e' la materializzazione del sistema di riferimento; cambiando in parte la sua strategia, l'Istituto geografico militare deve diventare un ente che si avvale delle fonte di dati fin qui citate, dati regionali, catastali, immagini aeree e radar aggiornate con periodicita' in linea con i cambiamenti del territorio e altre banche dati di oggetti infrastrutturali. Quindi non piu' produzione di dati replicandone di esistenti bensi' produzione utilizzando l'esistente, derivandone le informazioni ad una risoluzione piu' piccola e sintetizzandone il contenuto per modellizzare il territorio nei suoi tratti essenziali, fotografandolo inoltre in una, o piu' serie cartografiche con aggiornamento almeno decennale. Un ente che si interfacci con gli altri enti analoghi europei e che risponda alla direttiva comunitaria 2007/2/CE che istituisce una infrastruttura per l'informazione territoriale nell'Unione europea (INSPIRE); tale attivita' dovrebbe tornare utile ed essere essenziale per le operazioni di protezione civile, di progettazione delle grandi opere infrastrutturali, di pianificazione a livello nazionale, per le analisi statistiche ed anche per le attivita' dell'organizzazione militare. L'Istituto geografico militare puo' essere uno strumento di controllo della proliferazione dei dati geografici anche da fonti non istituzionali, incrociandoli e verificandone la congruita', assumendo il ruolo di Ente certificatore della qualita' delle informazioni costituenti l'Infrastruttura nazionale dei dati territoriali (decreto legislativo n. 32 del 27 gennaio 2010), impegna il Governo: ad assumere tempestive decisioni per dare all'Istituto geografico militare una nuova e diversa configurazione aziendale, che ne eviti l'asfissia salvaguardando il grande patrimonio di professionalita' esistente, ne consenta un rilancio abbattendo i costi impropri, anche di personale, sancisca il ruolo di servizio essenziale di ausilio per le problematiche territoriali e per le decisioni e incrementando, inoltre, le notevoli potenzialita' di introiti, per la vendita dei prodotti cartografici, da destinare all'Istituto per l'assolvimento dei propri compiti, con un modello societario del tipo Agenzia industrie difesa od altra formula similare. (7-00833) «Bosi, Mazzoni, Paglia, Speciale, Gidoni, Chiappori, Molgora»." . . "1"^^ . . "PAGLIA GIANFRANCO (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO)" . "20120405-20120718" . . "7/00833" . . . "BOSI FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)" . . . "GIDONI FRANCO (LEGA NORD PADANIA)" . . "SPECIALE ROBERTO (POPOLO DELLA LIBERTA')" . . . "RISOLUZIONE IN COMMISSIONE" . . . . "MAZZONI RICCARDO (POPOLO DELLA LIBERTA')" .