RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00493 presentata da GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110209

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00493 presentata da MANUELA GHIZZONI mercoledi' 9 febbraio 2011, seduta n.432 La VII Commissione, premesso che: Giorgio Vasari e' uno dei massimi rappresentanti del Rinascimento italiano, artista composito, noto anche per la sua attivita' di storiografo e critico d'Arte; l'archivio Vasari e' parte integrante del patrimonio-artistico e culturale italiano, che va tutelato in nome dell'identita' nazionale; l'archivio Vasari e' stato dichiarato di interesse storico particolarmente rilevante con provvedimento della sovrintendenza Archivistica per la Toscana n. 610 del 23 marzo 1991 e n. 680 del 19 gennaio 1996, nonche' oggetto di «vincolo pertinenziale jure pubblico» disposto con decreto dell'allora Ministro dei beni culturali ed ambientali, competente pro-tempore dell'8 settembre 1994, in ragione del quale l'Archivio Vasari e' vincolato alla Casa Vasari in Arezzo; l'Archivio Vasari e' composto di 31 filze, ognuna con un piccolo scrigno con lettere, conti di casa Vasari, documenti legali, ricordi di famiglia. Semplici appunti scritti a mano, a penna, a matita, in mezzo a documenti di inestimabile valore: decine e decine di lettere inviate a Vasari da Cosimo I, scritte tra il 1542 ed il 1547, le lettere inviate da «diversi huomini dotti a Messer Giorgio Vasari» dal 1542 al 1572, tra cui il traduttore dell'Eneide di Virgilio e di Aristotele, Annibal Caro, il carteggio tra Michelangelo e Vasari dal 1550 al 1557, le lettere di Pio V dal 1556 al 1573; la questione relativa all'Archivio Vasari e' stata piu' volte oggetto di atti di sindacato ispettivo in questo ramo del Parlamento, a partire dal 27 ottobre 2009, a seguito delle notizie riguardanti la presunta vendita di tale archivio da parte dei proprietari, i signori Festari, ad un acquirente russo, il Signor Vasilj Stepanov, presidente del consiglio di amministrazione della Ross engineering, societa' immobiliare facente parte di un gruppo che si occupa principalmente delle realizzazioni di centri commerciali e che, secondo le notizie di stampa, sarebbe legata ad interessi del colosso dell'energia Gazprom; la cifra definita per l'acquisto da parte del signor Vasilj Stepanov ammonta a 150 milioni di euro, a fronte di una valutazione effettuata da un perito secondo i criteri di mercato pari a 2,5 milioni di euro, cifra che tiene conto degli innumerevoli vincoli a cui e' sottoposto l'Archivio; da subito la comunita' aretina e le istituzioni tutte si sono interrogate sulle reali intenzioni degli acquirenti russi, disposti a spendere una cifra cosi' ingente, temendo che potesse essere aggirato il vincolo pertinenziale e quindi la permanenza in Italia dell'archivio stesso; presso la procura di Roma e' pendente una indagine per «truffa aggravata ai danni dello Stato»; il contratto di compravendita siglato a Mosca tra i signor Festari ed il signor Vasilj Stepanov, e' stato dichiarato valido; nella stampa locale in data 28 febbraio 2010 e' apparsa la notizia che la Ross Engineering ha attivato un pool di avvocati al fine di rimuovere il vincolo pertinenziale o quanto meno aggirarlo, usando il convincimento che il legame indissolubile che nel 1984 l'allora Ministro Ronchey stabili' tra l'Archivio Vasari e Casa Vasari, non impedisce la gestione delle carte da parte dei proprietari e che invece, e' proprio l'acquirente che ha il diritto-dovere di curare il patrimonio; il ministero, ha espresso, sia con il Ministro che con il sottosegretario Giro, il convincimento della sufficienza del vincolo pertinenziale allo scopo di scongiurare il trasferimento della sede attuale e naturale dell'Archivio di Casa Vasari; dal momento dell'annuncio della firma del contratto di compravendita si sono succeduti una serie di fatti, tra cui: a)il pignoramento dell'Archivio Vasari da parte di Equitalia per un debito dei signori Festari con il fisco pari ad 800.000 euro; b)indizione per il 9 marzo 2010 dell'asta per la vendita dell'Archivio Vasari, asta sospesa all'ultimo memento a seguito del ordinanza del tribunale di Arezzo, sulla base del ricorso presentato dai signori Festari; c) all'asta il dottor Scala - direttore generale degli Archivi, si e' presentato per conto del Ministero per i beni e le attivita' culturali, con la chiara volonta' dell'acquisto dell'archivio Vasari per la cifra di 2,5 milioni di euro; d)l'annuncio del dissequestro dell'archivio a cui erano stati apposti i sigilli dalla procura di Roma; e)l'annuncio da parte dei proprietari signori Festari della data gia' fissata presso un notaio fiorentino per la chiusura della compravendita dell'Archivio; f) la dichiarazione sulla stampa locale aretina, da parte degli acquirenti russi di rispettare il vincolo pertinenziale anche se con la conferma della volonta' della valorizzazione dell'Archivio attraverso la sua esposizione nei maggiori musei europei, e nel contempo dichiarando al Sindaco di Arezzo la volonta' a partecipare con un cospicuo finanziamento di circa 2.700.000 di euro al restauro delle opere vasariane tra cui l'acquedotto Vasariano e le Logge, nonche' alla promozione del cinquecentenario vasariano; negli ultimi giorni sulla stampa nazionale si e' letto che gli acquirenti russi si sarebbero ritirati dall'affare. Questa notizia proveniente da fonte tedesca e per esattezza dal «Franfurtr Allgemeine» e riproposto in Italia dal Corriere della Sera, fa riferimento ad una intervista al signor Vasilj Stepanov che afferma il ritiro dall'affare, aggiungendo che forse e' stata tutta una truffa da parte dei Festari per alzare il prezzo e costringere lo Stato a pagare di piu'; tale affermazione del signor Vasilj Stepanov avvalora le indagini avviate dalla procura di Roma per truffa ai danni dello Stato e contribuisce a rafforzare i dubbi sulla complessita' di tutta la vicenda; contemporaneamente alla notizia del ritiro degli acquirenti russi, i signori Festari hanno annunciato anche attraverso la stampa locale, la volonta' di vendere allo Stato l'archivio e che per questo si erano attivati per un appuntamento con il ministero; lo stesso Ministro Bondi ha manifestato ancora una volta, proprio in queste ultime settimane la volonta' dell'acquisto da parte dello Stato impegna il Governo ad acquistare l'Archivio Vasari, esercitando il proprio diritto di prelazione, assicurando nel contempo la valorizzazione e la piu' ampia e pubblica fruibilita' dell'Archivio che rappresenterebbe un grande incentivo nell'ambito del turismo culturale. (7-00493) «Ghizzoni, Mattesini, Nannicini».
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