. "RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00044 presentata da MUSSI FABIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980512" . . . "PASETTO GIORGIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)" . "MATTARELLA SERGIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)" . . . "MUSSI FABIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)" . . . "SOLAROLI BRUNO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)" . "19980512-19980512" . . "MAZZOCCHIN GIANANTONIO (RINNOVAMENTO ITALIANO)" . "MANCA PAOLO (RINNOVAMENTO ITALIANO)" . "VILLETTI ROBERTO (MISTO)" . . "6/00044" . "RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA" . . . "SCALIA MASSIMO (MISTO)" . . . "PAISSAN MAURO (MISTO)" . "1"^^ . . . "CHERCHI SALVATORE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)" . . "2014-06-06T11:20:33Z"^^ . "RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00044 presentata da MUSSI FABIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980512"^^ . "La Camera, considerato che: la scelta strategica europeista dell'Italia e' stata rafforzata dal conseguito ingresso nell'Unione monetaria, un risultato che corona un obiettivo fondamentale del programma di Governo; questo risultato e' stato reso possibile grazie all'azione positiva e convergente delle politiche dei redditi , monetaria e di bilancio, dalle quali e' derivato il riallineamento della situazione italiana ai criteri del Trattato di Maastricht, ed e' stato ottenuto in un contesto nel quale si manifesta una ripresa dell'economia in assenza di tensioni inflazionistiche; ciononostante la disoccupazione rimane il principale problema del maggior numero degli Stati dell'Unione Europea, che conta 18 milioni di disoccupati, e dell'Italia che ha oltre 2,8 milioni di disoccupati per la gran parte concentrati nel Sud; l'introduzione della moneta unica e la costituzione del SEBC, la prima istituzione federale dell'Unione dotata di incisivi poteri propri e di assoluta indipendenza, rende ancora piu' evidente la necessita' dell'integrazione politica dell'Europa; esaminato il Documento di programmazione economica e finanziaria, condividendone gli obiettivi proposti nonche' le azioni strumentali agli stessi; impegna il Governo A) per quanto attiene all'Unione Europea: a rafforzare una linea di condotta diretta a favorire: il compimento di sostanziali e rapidi progressi nell'integrazione politica dell'Europa sia per quanto attiene alle Istituzioni comuni che per quanto attiene alla definizione di politiche comuni di sicurezza e di difesa, estera ed economica; l'orientamento della politica economica europea agli obiettivi dello sviluppo ecosostenibile e dell'occupazione da ottenersi, in un regime di stabilita' dei prezzi, di rispetto dell'equilibrio dei conti pubblici e degli impegni assunti da ciascuno Stato con il Patto di stabilita' e di crescita, perseguendo un'intonazione espansiva della stessa politica e attuando coerenti politiche strutturali, fiscali e di efficienza dei mercati; il potenziamento del partenariato euro-mediterraneo anche al fine di realizzare l'equilibrato progresso dell'Unione tanto lungo la direttrice est-ovest quanto in quella nord-sud; a richiedere energicamente che venga modificata la proposta della Commissione su \"Agenda 2000\" in ordine alla PAC, con l'obiettivo di sostenere l'espansione del sistema agro-alimentare mediterraneo, e in ordine alla politica di coesione per la quale non e' accettabile la decurtazione delle risorse assegnate e la riduzione delle aree eleggibili agli obiettivi uno e due, sulla base del solo parametro del reddito pro-capite e che deve prevedere particolari modalita' di transizione per le aree che fuoriescono da un obiettivo e confinano con territori ancora agevolati; B) Per quanto riguarda le priorita' di politica economica interna: ad indirizzare la politica economica e finanziaria a sostegno della crescita economica e della creazione di nuovi posti di lavoro in modo da contribuire ad ottenere gli obiettivi programmatici di un aumento del Pil reale prossimo al 9 per cento nel triennio e la riduzione del tasso di disoccupazione al di sotto del 10 per cento entro il 2001 e conseguentemente: B-1) a definire la politica di bilancio e le azioni sottostanti in modo da: rispettare l'obiettivo di spesa in conto capitale e per gli investimenti pubblici da finalizzare alla riduzione del divario infrastrutturale interno al paese e nei confronti dell'Europa, proponendo un programma definito negli obiettivi, nelle scadenze e nei flussi finanziari necessari, migliorando sostanzialmente la capacita' di realizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche con un'adeguata semplificazione delle procedure legislative e regolamentari, e favorendo la formazione di una adeguato \"parco progetti\" anche mediante la riforma del fondo per la progettazione allocato presso la Cassa Depositi e Prestiti, prevedendo una quota per progetti integrati e investimenti ad alta valenza ambientale e incentivando l'apporto di capitali privati; a dare priorita' all'infrastrutturazione primaria per la difesa del suolo dal rischio sismico e dal dissesto idrogeologico, ad effettuare gli interventi necessari per la ricostruzione delle aree colpite dai recenti disastrosi dissesti del territorio e dal terremoto e ad effettuare le azioni di risanamento ambientale e di politica dell'ambiente, in ottemperanza agli impegni derivanti dal Protocollo di Kyoto; a finalizzare gli investimenti per lo sviluppo delle risorse umane al finanziamento delle riforme in atto per l'istruzione, la formazione, l'universita' e la ricerca in modo da consentire l'estensione della scolarizzazione, la riduzione degli abbandoni, l'istituzione di un nuovo corso di studi post-secondari, la riduzione del divario con i partner europei nel settore della ricerca e politiche per il personale conformi alle linee pattuite con le organizzazione sindacali nell'accordo del 10 dicembre1997; stimolare e sostenere la domanda privata di beni di investimento assicurando a tal fine la necessaria dotazione finanziaria dei fondi finalizzati (Artigiancassa, legge 488/92 e 266/97); incentivare la formazione dei distretti industriali e favorire la capitalizzazione delle piccole e medie imprese anche attraverso la creazione delle condizioni per la quotazione in borsa; favorire l'espansione del comparto delle costruzioni attuando a tal fine il programma di opere pubbliche annunciato, intervenendo sull'immenso patrimonio urbano del paese per recuperarne il degrado e potenziando la politica per la casa anche con ulteriori interventi di carattere fiscale per la manutenzione del patrimonio abitativo, per la riduzione dei costi per l'accesso alla prima abitazione e per agevolare il mercato dell'affitto e dell'emersione del sommerso anche attraverso l'intensificazione dell'opera di revisione del catasto; sostenere in sede UE la necessita' di ridurre il prelievo Iva per i settori a piu' alta intensita' di lavoro; ristrutturare la fiscalita' ecologica volta a disincentivare la crescita dei consumi di materie prime e di energia; realizzare ulteriori graduali riduzioni della pressione fiscale assicurando altresi' che le maggiori risorse recuperate rispetto alle previsioni, attraverso la lotta all'evasione, che deve rimanere un caposaldo della politica tributaria, e anche in connessione all'attuazione della riforma dei reati tributari gia' in discussione in Parlamento, siano utilizzate per consentire ulteriori riduzioni dell'incidenza di alcune imposte e in particolare del carico fiscale sul lavoro e sulle imprese; potenziare, ulteriormente, il ruolo strategico del settore agricolo ed agro-alimentare mediante: un'azione sempre piu' incisiva dell'esecutivo nelle sedi internazionali a difesa delle produzioni italiane, con particolare riferimento alla riforma della PAC, all'allargamento dell'Ue ai paesi PECO, agli accordi euromediterranei e all'avvio dei negoziati sul commercio internazionale; la previsione di un orizzonte finanziario pluriennale e continuativo per l'azione di riduzione dei costi per il settore agricolo; l'accelerazione del processo di riforma dell'amministrazione dell'agricoltura con riguardo al Ministero, all'AIMA e agli enti di ricerca e vigilati; la realizzazione degli obiettivi indicati dal DPEF e degli indirizzi programmatici concordati, dal Governo e dalle organizzazioni professionali agricole per il rilancio del settore; restituire il contributo straordinario per l'Europa nella misura del 60 di quanto versato da ciascun contribuente a decorrere dall'anno 1999 e nell'ambito del quadro finanziario delineato dal DPEF; proseguire il processo di riforma e ammodernamento della pubblica amministrazione avendo come riferimento gli standard qualitativi delle amministrazioni europee piu' avanzate. Le spese per il personale e per il funzionamento delle amministrazioni pubbliche dovranno evolvere coerentemente con i vincoli derivanti dal Patto di stabilita'. Parte delle risorse dovranno essere destinate alla formazione e alla riqualificazione del personale, alla promozione della produttivita', dell'innovazione e della crescita professionale legati al merito, alla incentivazione della mobilita', all'acquisizione di nuove professionalita' e competenze, all'ammodernamento tecnologico delle amministrazioni. La dinamica delle retribuzioni del personale non contrattualizzato dovra' essere ricondotta, con appropriata misure, entro gli stessi vincoli e compatibilita', correggendo la tendenza ad una crescita superiore. attribuire le risorse finanziarie al settore della giustizia necessarie per attuare le riforme approvate o in corso di approvazione, per provvedere ai nuovi uffici, tecnologie, aule, personale specializzato, formazione e aggiornamento, per assicurare l'effettivita' del diritto di ogni cittadino a difendersi in giudizio; B-2) ad attuare le politiche attive per il lavoro indicate nel DPEF in materia di implementazione delle azioni del Patto per il lavoro del settembre 1997, di riduzione dell'orario di lavoro e di definizione del Piano d'azione nazionale secondo le indicazioni del Parlamento; B-3) ad imperniare la politica per il Mezzogiorno sulla valorizzazione dell'autogoverno e della responsabilita' delle Regioni e degli Enti locali; sul concorso dello Stato e dell'Unione Europea per accrescere il capitale sociale, garantire la sicurezza e la giustizia, colmare il divario infrastrutturale; sullo stimolo degli investimenti privati nel campo dell'industria e dei servizi cosi' da suscitare dinamiche occupazionali stabili e durevoli; in questo quadro: a costituire, sulla base degli indirizzi parlamentari, l'Agenzia per lo sviluppo e l'occupazione nel Mezzogiorno che assumera' il controllo degli enti e delle societa' nazionali di promozione, con i compiti di promuovere la creazione di impresa, rafforzare le iniziative esistenti, assicurare la prosecuzione degli interventi di promozione dell'imprenditoria giovanile e femminile anche in attuazione dei deliberati della Conferenza mondiale sulle donne e della successiva Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, attrarre investimenti nazionali ed esteri e di assistenza alle Regioni e agli Enti locali nella progettazione e attuazione degli interventi relativi; a provvedere, contestualmente alla costituzione dell'Agenzia, alla ricognizione delle missioni, delle funzioni e delle strutture degli enti e delle societa' di promozione operanti nel Mezzogiorno, per poter pervenire al riordino dell'intervento pubblico, in collegamento con le iniziative che nascono sul territorio attraverso gli strumenti della programmazione negoziata, con la netta distinzione fra funzioni di mercato e funzioni di natura pubblicistica e con l'esplicita esclusione di quanto attiene la materia relativa ai lavori pubblici e l'attribuzione e gestione dei relativi appalti; a favorire l'emersione dell'economia sommersa con un complesso di azioni dirette a determinare il rispetto della legalita' e perche' nella legalita' le aziende emerse possano sviluppare sul mercato e a costi sostenibili, le proprie attivita'; a rinegoziare con la Commissione Europea, in concomitanza con la riforma dei fondi strutturali, le misure degli sgravi contributivi e fiscali per le imprese del Sud al fine di impedirne la cessazione nel 1999; ad accelerare e qualificare l'iniziativa per la implementazione della manutenzione e della gestione economica del sistema idrico; a utilizzare una parte delle nuove risorse messe a disposizione dell'Agenzia per consentire agli enti e alle societa' competenti di partecipare in conto capitale, con quote di minoranza a fondi chiusi destinati a promuovere le potenzialita' imprenditoriali del Mezzogiorno; a varare sollecitamente l'annunciato disegno di legge sulla cartolarizzazione dei crediti; a predisporre il bilancio di previsione in modo tale che, come dispone la legge, si espliciti per ogni unita' previsionale di base delle spese in conto capitale, la quota di spesa localizzata nel Mezzogiorno e a dare dimostrazione, in apposito allegato allo stesso bilancio, del rispetto dell'obbligo di addizionalita' agli stanziamenti ordinari delle risorse nazionali destinate al cofinanziamento dei programmi comunitari; B-4) ad attuare le azioni indicate nel DPEF, non richiedenti apporto di risorse pubbliche, per l'efficienza dei mercati, per la concorrenza e la tutela dei consumatori, per la liberalizzazione dei servizi pubblici, ivi inclusi gli ambiti professionali, e l'efficienza delle aziende pubbliche esercenti gli stessi servizi; per la iniziativa di completamente delle riforme e di innovazione della disciplina dell'attivita' finanziaria, per il rafforzamento patrimoniale delle PMI, per il programma delle privatizzazioni e della ridefinizione delle regole relative nei limiti della proposta dello stesso DPEF; B-5) ad effettuare il monitoraggio delle azioni funzionari alla crescita economica e all'occupazione predisponendo una relazione sullo stato di attuazione delle stesse e almeno per i piu' rilevanti programmi anche i conti dei flussi di risorse e impieghi con cadenza trimestrale (programmi comunitari, investimenti nelle infrastrutture, aree depresse, edilizia, etc.) da allegare alla relazione trimestrale di cassa; a coordinare e a dare impulso alle stesse azioni tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri; C) Per quanto riguarda le riforme nel campo sociale: a ridefinire gli strumenti di sostegno al reddito per incrementarne l'efficacia in termini di reinserimento dei lavoratori nel circuito produttivo; universalizzarne le potenzialita' di applicazione all'intera platea della forza di lavoro e minimizzare la durata per periodo di inattivita'; a migliorare le condizioni di pari opportunita' per uomini e donne; a contribuire per quanto di propria competenza alla definizione della nuova legge quadro sull'assistenza in modo da poter intervenire efficacemente a favore delle famiglie e dei minori in condizioni di difficolta' economica e sociale, affrontare il disagio dei cittadini non autosufficienti, consolidare la sperimentazione del reddito minimo di inserimento e contrastare i fenomeni di poverta' ed esclusione sociale; a potenziare le azioni di sostegno al terzo settore con particolare riferimento al ruolo delle imprese non profit nella produzione di servizi alle persone, alle comunita' e al territorio e a favorire la formazione di imprenditorialita' sociale finalizzata all'occupazione di soggetti svantaggiati; a definire le politiche per i giovani al fine di una piu' adeguata formazione anche con la riduzione della dispersione scolastica e l'attuazione di un effettivo diritto allo studio; favorire la formazione e l'ingresso nel mondo del lavoro, valutare la istituzione del reddito universale di inclusione, definire la legge quadro sulle politiche giovanile; ad intensificare la politica a sostegno della famiglia con particolare riguardo alla cura e alla crescita dei bambini e dei giovani; ad armonizzare il regime fiscale della previdenza complementare ed individuale al riformato regime delle attivita' finanziarie, con l'obiettivo di tutelare queste forme di risparmio; D) Per quanto riguarda la finanza pubblica: a perseguire i seguenti obiettivi di finanza pubblica: limite massimo del saldo netto da finanziare (ai sensi dell'articolo 11, comma 6, della legge n. 468 del 1978): per il 1999 dovra' essere fissato in 61.500 miliardi di lire al netto delle regolazioni contabili e debitorie, per il 2000 ed il 2001 in una misura inferiore a quella del primo anno, lungo un percorso di avvicinamento agli obiettivi programmatici di un saldo netto da finanziare non superiore a 54.600 miliardi nel 2000 ed a 40.900 miliardi nel 2001; fabbisogno di cassa nel settore statale: esso dovra' essere mantenuto entro il limite do 59.710 miliardi nel 1999, ponendo le basi di un percorso programmatico che prevede fabbisogni non superiori a 42.300 miliardi nel 2000 ed a 28.615 miliardi nel 2001, in modo da garantire la riduzione del rapporto debito/ PIL; indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche pari al 2; 1,5 e 1 in percentuale del Pil rispettivamente negli anni 1999, 2000, 2001; saldo primario delle amministrazioni pubbliche pari a 5,5 in percentuale del Pil nell'intero triennio da conseguirsi nel rispetto dell'obiettivo programmatico del saldo di parte corrente pari a 1,5; 2,3 e 2,9 in percentuale del Pil in modo da assicurare prioritariamente gli obiettivi programmati della spesa in conto capitale e segnatamente della spesa per investimenti pubblici; a rapporto debito/Pil inclusi i proventi delle privatizzazioni pari a 114,6; 110,9 e 107,0 in percentuale del Pil rispettivamente alla fine degli anni 1999, 2000 e 2001; manovra correttiva sui conti delle amministrazioni pubbliche pari ad almeno 8.000 miliardi di lire in ciascuno degli anni del triennio al netto degli interventi aggiuntivi per lo sviluppo non inferiori a 5.500, 9.500 e 11.600 miliardi di lire rispettivamente negli anni 1999, 2000, 2001. La manovra correttiva realizzera' un obiettivo di maggiori entrate pari a 4.000 miliardi di lire per ciascuno degli anni considerati mediante interventi che riguarderanno entrate diverse da quelle tributarie, in particolare stabilendo nuove modalita' per il recupero dei crediti INPS e accelerando, a tal fine, il processo di riforma del sistema della riscossione gia' in discussione in Parlamento e emanando i decreti delegati entro il 31 dicembre 1998. La riduzione delle spese correnti sara' pari a 9.500; 13.500 e 15.500 miliardi negli anni 1999, 2000 e 2001 da realizzarsi con provvedimenti aventi carattere strutturale, nei comparti indicati dal DPEF; garantire che ogni spesa a carico dello Stato trovi il proprio finanziamento nel bilancio dello Stato evitando il ricorso a finanziamento diretti sulla Tesoreria che non abbiano carattere transitorio o temporaneo; avviare la redazione sperimentale del bilancio in termini di eco-contabilita' da allegare al bilancio dello Stato, assicurando che il Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica si strutturi adeguatamente per questo compito; E) Per quanto riguarda il Patto di stabilita' interno e il completamente del federalismo fiscale: ad assicurare il rispetto del vincolo sui saldi di bilancio del sistema delle amministrazioni pubbliche discendente dagli impegni assunti dall'Italia con il Patto di stabilita' e di crescita. Il rispetto del vincolo sui saldi di bilancio e' perseguito anche mediante la definizione di procedure e di strumenti idonei a) a riportare il vincolo di bilancio anche nelle decisioni delle Regioni e degli Enti locali e b) a realizzare il concorso delle Regioni e degli Enti locali alle scelte con cui i vincoli esterni sui saldi di finanza pubblica vengono recepiti nella politica di bilancio. La definizione delle procedure e degli strumenti e' effettuata previa intesa della Conferenza Stato-Regioni-Enti locali; a completare il processo di decentramento fiscale e di autonomia finanziaria delle Regioni a Statuto ordinario e degli Enti locali, nel rispetto dei seguenti indirizzi; attribuire ai singoli Enti la piena autonomia finanziaria anche mediante la compartecipazione ai tributi erariali, limitando la funzione dei trasferimenti alla sola perequazione e assicurando una coerente copertura della spesa sanitaria sin dal primo anno; determinare i trasferimenti perequativi in modo tale che gli Enti destinatari possano svolgere le funzioni ed erogare i servizi di propria competenza almeno ad un livello adeguato, in condizioni di efficienza ed economicita' e tenuto conto di costi effettivamente necessari; evitare che le decisioni di spesa dei singoli enti incorporino aspettative di intervento di \"risparmio a posteriori\" e realizzare un sistema di incentivi e di penalizzazioni finalizzato a favorire lo sforzo fiscale autonomo; superare gradualmente la Tesoreria unica centralizzata, favorire la riduzione dei tassi di interesse per i mutui e in particolare per quelli contratti con la Cassa depositi e prestiti che deve diventare parte organica del sistema di finanziamento degli enti locali e delle regioni; incentivare finanziariamente l'aggregazione degli enti locali territoriali; F) Per quanto attiene al contenuto proprio dei disegni di legge collegati: a presentare al Parlamento, entro settembre, gli interventi finalizzati al conseguimento degli obiettivi quantitativi stabiliti per le grandezze della finanza pubblica per il triennio 1999-2001. La manovra di correzione dovra' essere concentrata in un unico provvedimento collegato, da esaminare nei termini massimi della sessione di bilancio di ciascuna Camera e prima delle legge finanziaria, caratterizzato da un contenuto proprio conforme alle indicazioni che seguono, che costituiranno il parametro di riferimento in sede di decisione di stralcio. Tale provvedimento collegato dovra' contenere esclusivamente: a) disposizioni finalizzate al conseguimento degli obiettivi fissati dalla presente risoluzione per i saldi della finanza pubblica, che non trovino collocazione nelle leggi finanziaria e di bilancio; b) norme di tipo espansivo finalizzate alle azioni per lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione individuate dalla risoluzione stessa, anche a carattere oneroso, purche' da esse derivino effetti economici positivi. Saranno considerate compatibili con il contenuto proprio del collegato \"di sessione\" anche le disposizioni volte a garantire l'equilibrio interno agli interventi della manovra distribuendone gli effetti nell'ambito o nei confronti di determinati settori o categorie, nonche' le norme ordinamentali strumentali, cioe' necessarie per garantire gli interventi finalizzati al conseguimento dei saldi, e le norme volte ad assestare la portata di interventi disposti da precedenti manovre, anche quando comportino effetti quantitativi minori rispetto a quelli inizialmente previsti. Le disposizioni del collegato \"di sessione\" dovranno avere effetti economici e finanziari apprezzabili, documentati dalla relazione tecnica e verificabili, e dovranno riguardare settori o comparti o categorie omogenei. Saranno pertanto da escludere non soltanto le misure agevolative prive di obiettivi rilevanti ai fini della politica economica, come individuati dal Documento di programmazione economico-finanziaria e dalla presente risoluzione, nonche' le norme ordinamentali non strumentali al conseguimento dei saldi e prive di effetti finanziari quantificabili, ma anche le disposizioni non riconducibili in alcun modo a finalita' generali di politica economica o non coerenti con il livello di intervento da affidare ai disegni di legge della decisione di bilancio, come le norme a carattere localistico e microsettoriale o micro-ordinamentale. Saranno altresi' escluse le disposizioni che non comportino direttamente effetti finanziari e la cui finalita' non sia prevalentemente, e per importi significativi, quella finanziaria: il collegato \"di sessione\" non dovra' dunque contenere deleghe legislative al Governo per l'introduzione di riforme organiche di settore o per interventi di riordino anche su materie indicate nella presente risoluzione. Il provvedimento collegato \"di sessione\" dovra' realizzare, unitamente ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, ed agli eventuali provvedimenti di urgenza che si rendessero necessari per completare la manovra, gli obiettivi di finanza pubblica indicati nel punto D) nonche' un miglioramento dell'avanzo primario della pubblica amministrazione non inferiore a 13.500 miliardi per il 1999 al lordo degli interventi per lo sviluppo; esso costituira', pertanto, parte integrante della unitaria decisione di bilancio da adottare nella sessione e sara' sottoposto a tutte le regole comuni alla legge finanziaria ed a quella di bilancio, compresa la interemendabilita' compensativa tra gli strumenti che concorrono allo stesso obiettivo quantitativo. Non saranno in ogni caso ritenute compatibili con il contenuto e le finalita' della manovra le compensazioni derivanti da semplici rimodulazioni delle spese oltre il triennio ne' sugli stanziamenti di natura obbligatoria o anche discrezionale, nei casi in cui la dotazione risulti da stime tecnico - finanziarie correlate ad esigenze minime di funzionamento; ad adottare gli eventuali provvedimenti necessari ed urgenti concernenti gli interventi sul sistema tributario indicati nel DPEF; a varare ulteriori disegni di legge aventi carattere di collegato, e da esaminare al di fuori della sessione di bilancio relativamente all'attuazione degli obiettivi di: patto di stabilita' interno e completamente del decentramento fiscale e dell'autonomia finanziaria; attuazione delle politiche di efficienza dei mercati; politiche per la famiglia e di innovazione del sistema di protezione sociale con particolare attenzione alla lotta alla poverta' e all'esclusione sociale; politiche in favore dei giovani; Le riforme organiche di settore o interventi di riordino, su materie indicate nella presente risoluzione ed anche attuati mediante deleghe legislative al Governo o delegificazioni, potranno essere oggetto di separati disegni di legge, anch'essi aventi carattere di collegati in quanto volti a realizzare indirizzi settoriali di intervento compresi nel Documento di programmazione economico finanziaria 1999-2001 e nella presente risoluzione. Tali provvedimenti collegati dovranno avere contenuto omogeneo e coerente con il programma legislativo delineato dal Governo nel Documento di programmazione economico-finanziaria; essi saranno presentati al Parlamento al di fuori dei tempi riservati da ciascuna Camera alla sessione di bilancio, in modo comunque da poter essere esaminati separatamente dal collegato \"di sessione\" ed entro tempi di esame definiti e contingentati; a considerare come provvedimento collegato in quanto concorrente agli obiettivi della manovra di bilancio per quanto concerne la riduzione dei saldi, ogni eventuale provvedimento esplicitamente rivolto a riportare le grandezze di finanza pubblica entro gli obiettivi stabiliti, anche nel corso dell'esercizio finanziario 1999; a corredare tutti i provvedimenti collegati o concorrenti agli obiettivi di riduzione dei saldi, di relazioni tecniche volte a dimostrare gli effetti finanziari sulle entrate e sulle spese. In particolare dovra' essere specificato l'effetto di ciascuna disposizione sull'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, sul fabbisogno e sul saldo netto da finanziare; tale specificazione sara' assunta come un parametro per la valutazione di ammissibilita' degli emendamenti presentati. (6-00044)" .