INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08600 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (MISTO) in data 20001212
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Al Ministro della difesa, al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: il signor Riccobene Angelo, nato a Licata il 27 gennaio 1967, ivi residente in via Arimondi n. 14 e' Maresciallo Ordinario dei Carabinieri in congedo; in data 21 settembre 1998, si e' arruolato nell'esercito italiano come "volontario in ferma prolungata" per un periodo di anni tre, al fine di assolvere gli obblighi di leva. Due anni dopo, precisamente il 18 settembre 1990, e' stato incorporato nell'Arma dei carabinieri, quale vincitore di concorso per la Scuola allievi sottufficiali. Nel giugno 1992, al termine del ciclo addestrativo veniva assegnato, come prima destinazione, al 2 battaglione mobile carabinieri Liguria, di stanza in Genova, e dopo un anno di permanenza a quest'ultimo reparto, a domanda veniva trasferito al comando stazione carabinieri di Borzonmasca (Genova) quale sottufficiale in sottordine. Nel 1995, sempre a domanda veniva trasferito alla stazione carabinieri di S. Stefano d'Aveto (Genova) quale comandante; nel marzo del 1997, ha riscontrato di essere sofferente di rettocolite ulcerosa, e a causa di tale malattia ha subito i seguenti interventi chirurgici: il 29 luglio 1998, presso l'ospedale di Cefalu' (Palermo) - 1 intervento per megacolon tossico in rettocolite ulcerosa - colectomia totale con ileostomia terminale sigmoidostomia con biopsia epatica. Subito dopo trasferito d'urgenza per complicazioni post-operatorie presso l'Unita' di terapia intensiva e rianimazione del nosocomio "Buccheri La Ferla" di Palermo; il 19 novembre 1998, presso l'ospedale di Cefalu' (Palermo) - 2 intervento per sigmoidoprotectomia anastomosi ileo-anale dopo funzionamento di pouch a y - ileco stomia laterale. Anche dopo quest'intervento veniva trasferito d'urgenza per complicazioni post-operatorie presso l'Unita' di terapia intensiva e rianimazione del nosocomio "Buccheri La Ferla" di Palermo; il 5 maggio 1999, presso l'ospedale "Villa Sofia" di Palermo - 3 intervento per chiusura ileostomia, complicata in quarta giornata da fistola cutanea; il 24 maggio 1999, presso l'ospedale "Villa Sofia" di Palermo - 4 intervento resezione ansa fistolizzata anastomosi T-T con anello bioframmentabile da valtrac; il 13 giugno 1999, presso l'ospedale di "Villa Sofia" di Palermo - 5 intervento per occlusione intestinale da angolatura di anastomosi T-T con valtrac -viscerolisi completa By pass L/L ileo a monte dell'anastomosi; il 22 giugno 1999, presso l'ospedale "Villa Sofia" - 6 intervento per perforazione di ansa ileale - entero raffia epiplom plastica; il 22 luglio 1999, presso l'ospedale "Villa Sofia" di Palermo - 7 intervento per fistola enterica sufferita da pregresso intervento laparotomico - viscerolisi e confezionamelo di ileostomia definitiva; il 7 luglio 1999, presso l'ospedale "Villa Sofia" di Palermo - 8 intervento per peritonite circoscritta - laparotomia; l'11 luglio 1999, presso l'ospedale "Villa Sofia" di Palermo - 9 intervento per fistola ileale su ansa in area laparostomica - guida su tubo della fistola ileale. Anche dopo questo intervento veniva trasferito d'urgenza per complicazioni post-operatorie presso l'Unita' di Terapia Intensiva e rianimazione dello stesso nosocomio. In data 27 luglio 1999, dal reparto di Terapia Intensiva di Palermo veniva trasportato d'urgenza, in aereo, presso il Policlinico Universitario "A. Gemelli" Istituto di Clinica Chirurgica di Roma; il 22 settembre 1999, presso il Policlinico "A. Gemelli" Istituto di Clinica Chirurgica di Roma - 10 intervento per persistenza delle fistole enteriche - resezione ileale sede di fistole enteriche piu' anastomosuleo - ileale L-L; nel primo intervento effettuato in data 29 luglio 1998, gli veniva applicato un sacchetto con il quale riusciva a condurre una vita normale. In data 22 aprile 1999, dopo essere stato sottoposto a visita medica presso la Commissione Medica dell'ospedale Militare di Palermo, decideva di sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico (3 intervento) al fine di eliminare il sacchetto, cio' in quanto il Presidente Tenente Colonnello Me. Pietro Bramanti della suddetta Commissione Medica gli aveva comunicato, in sede di visita che non lo avrebbe fatto rientrare in servizio fino a quando non avesse tolto il citato sacchetto. Per aver tentato di eliminare il sacchetto ha subito altri otto interventi chirurgici e ha rischiato di morire (tutto questo per il lavoro); in data 11 gennaio 2000, veniva sottoposto a visita medica sempre presso l'ospedale Militare di Palermo dove il Presidente della Commissione il Ten. Col. Me. Pietro Bramanti dichiarava "non idoneo al servizio d'istituto e da collocare in congedo assoluto". Alla data dell'11 gennaio 2000 aveva fruito solo 672 giorni di aspettativa per motivi di salute quindi e' stato riformato 58 giorni prima dello scadere dei termini (anni 2) previsti dalla legge; avverso il verbale di visita predetto il Signor Riccobene proponeva formale gravame giurisdizionale avanti il tribunale regionale della Sicilia, Palermo lamentando anche la violazione dell'articolo 14 della legge n. 266 del 1999, nonche' la mancata fruizione del residuo periodo dell'aspettativa riconosciutagli ammontante a giorni 58; in data 31 maggio 2000, dalla Cmo, Hm di Palermo, a seguito di espressa richiesta in tal senso formulata dalla direzione generale per il personale militare, V divisione prima e dalla direzione generale della Sanita' Militare, Nucleo Contenzioso poi, veniva sottoposto a nuova visita a seguito della quale veniva dichiarato "idoneo al transito nelle qualifiche funzionali del personale civile del Ministero della difesa ai sensi del sopracitato articolo 14 della legge n. 266 del 1999"; cio' nonostante l'istanza di transito nei ruoli civili in precedenza formulata dallo scrivente veniva disattesa dalla direzione generale del personale civile, "in attesa della predisposizione del decreto interministeriale con il quale dovranno essere definite modalita' e procedure per l'inquadramento nei ruoli civili"; a tutt'oggi detto passaggio non risulta ancora concretamente attuato e non risultano noti i tempi necessari all'adozione di detto decreto; in data 21 giugno 2000, il Tar di Palermo ha accolto la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento del verbale di visita medica di riforma dell'11 gennaio 2000. In seguito al suddetto provvedimento di sospensione, inoltrato al Ministero della difesa in data 6 giugno 2000, il signor Riccobene ad oggi non ha ricevuto alcuna notizia al fine del reintegro in servizio; contatta il competente funzionario presso il Ministero della difesa il signor Riccobenne e' venuto a conoscenza che il Ministero della difesa non prende in considerazione la decisione di sospensiva del Tar e non sara' reintegrato in servizio come da lui richiesto ne tantomeno percepira' alcun trattamento economico; in data 31 maggio 2000, il Collegio Medico Legale del Ministero della difesa, su richiesta della direzione generale della sanita' di Roma (Ufficio Contenzioso), ha espresso parere favorevole al riconoscimento della causa di servizio contrariamente a quanto sostenuto dal Tenente Colonnello Me. Bramanti. Cio' nonostante volendo intraprendere la strada per la pensione privilegiata ordinaria in seguito al parere medico legale sopra citato i tempi di attesa sono lunghissimi (circa due anni); il sottoscritto signor Riccobene dal 10 aprile 2000, non percepisce piu' retribuzione alcuna risultando la propria posizione ulteriormente aggravata dal sostentamento dell'intero nucleo familiare composto dalla moglie non occupata e da due figli in tenerissima eta' e dalla revoca dell'alloggio di servizio; in ragione della malattia contratta, ha dovuto affrontare ingenti spese sanitarie ed allo stato non dispone ne' di un alloggio di proprieta', ne' di cespiti di altra natura. Oggi e' costretto, nonostante il Tar di Palermo abbia sospeso il provvedimento di riforma, nonostante sia stato fatto idoneo al transito dei servizi civili previsto dalla legge, nonostante abbia ottenuto il riconoscimento della causa di servizio, a chiedere dei sussidi come famiglia bisognosa -: cosa Ella intenda fare perche' si diritti del signor Riccobene Angelo siano rispettati e tutelati; cosa Ella intenda fare perche' non si verifichino piu' simili trattamenti nei confronti di cittadini che per motivi di salute si trovano a subire dalla pubblica amministrazione vere e proprie violenze. (5-08600)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08600 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (MISTO) in data 20001212
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08600 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (MISTO) in data 20001212
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
VALPIANA TIZIANA (MISTO)
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5/08600
NARDINI MARIA CELESTE (MISTO)