INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08243 presentata da MICHIELON MAURO (LEGA NORD PADANIA) in data 20000925

Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: la cittadina rumena Fodor Mariska, coniugata civilmente in Italia con il signor Mauro Florian, esprimeva il desiderio di invitare a Camponogara (Venezia) i genitori e i fratelli in occasione del proprio matrimonio con rito religioso, fissato per il 12 agosto scorso; fin dal novembre scorso venne contattato il consolato italiano di Bucarest e vennero assunte informazioni circa la documentazione da produrre per il rilascio dei visti; agli inizi del mese di marzo tutta la documentazione era pronta, comprese le dichiarazioni di ospitalita' e la disponibilita' da parte della famiglia del signor Florian a sostenere tutte le spese necessarie; tutta la documentazione venne prima spedita e poi portata personalmente al consolato stesso dal padre della signora Fodor, il quale si e' visto rifiutare dopo un viaggio di 600 chilometri la documentazione come non valida e rinviare al prossimo mese di novembre, senza che peraltro fossero annotati i dati personali; il signor Florian contattava nuovamente il consolato e gli veniva consigliato di acquistare un biglietto aereo di a/r per i familiari e veniva fissato un nuovo appuntamento per i visti il 2 agosto; il 2 agosto gli interessati consegnavano quanto richiesto, ma veniva negato il permesso al cognato della signora Fodor e a uno dei due minori del gruppo, a quest'ultimo per mancanza di autorizzazione del tribunale; inspiegabilmente al secondo minore, anch'egli sprovvisto dell'autorizzazione del tribunale, il visto veniva invece concesso. Il costo dell'operazione ammontava a circa 800.000 lire a persona; il giorno successivo, a seguito delle proteste telefoniche del signor Florian, agli interessati venne consegnato un biglietto valido per la riscossione dei visti, da presentare il 7 agosto insieme alla somma complessiva di 3 milioni di lei (moneta rumena); solo l'8 agosto i passaporti vennero riconsegnati senza visti e senza spiegazioni, dopo che il giorno prima era stata fatta la fila inutilmente; a nulla sono valsi i tentativi di fare chiarezza da parte del signor Florian sull'operato degli addetti al consolato; piu' volte durante l'interminabile ed infruttuosa vicenda gli interessati sono stati avvicinati proprio davanti al consolato da trafficanti in visti falsi o da persone che offrivano dietro compenso (1000 marchi) la possibilita' di entrare clandestinamente in Italia, sfruttando probabilmente la disperazione di quanti stanno tentano le vie legali; gia' nello scorso mese di luglio l'interrogante si trovo' a seguire la vicenda del mancato rilascio dei visti per 4 infermiere rumene, le signore Mirela Andone, Marinela Doina Pop, Luminita Musca e Diana Maria Valusescu, le quali intendevano partecipare ad un percorso formativo in Italia gestito dalla AG.FO.L di Mestre, in collaborazione con l'Istituto Cesana Malanotti di Vittorio Veneto e l'Universita' di Arad; gia' in quella occasione emerse la situazione di estrema confusione delle procedure per l'espletamento delle pratiche per il rilascio delle autorizzazioni e ad oggi le 4 infermiere non sono ancora riuscite ad ottenere i visti -: in quali condizioni operi il consolato italiano a Bucarest; quali siano le norme che regolano il rilascio dei visti; quale sia il tempo medio di rilascio visti da parte del consolato italiano a Bucarest; quale sia il tempo medio di rilascio visti da parte dei consolati italiani nei paesi dell'Est; entro quanto tempo si pensi che le 4 infermiere potranno venire in Italia per un corso di formazione; in particolare quali siano i motivi che hanno portato al rifiuto delle autorizzazioni per i familiari della signora Fodor Mariska e per le 4 infermiere; per quali motivi in entrambi i casi si siano piu' volte alimentate le aspettative degli interessati con richieste di ulteriori adempimenti che, una volta espletati, non portavano mai alla definizione delle procedure stesse; se non si ritenga doveroso rimborsare al signor Florian almeno i biglietti aerei e i certificati di assicurazione medica; se non sia una vera presa in giro il cartello affisso al consolato in cui si afferma che sono sufficienti 12 giorni per ottenere il visto in caso di matrimonio o per funerale; se dopo quanto esposto non si ravvisi l'esigenza di inviare una ispezione per comprendere se quanto lamentato e' l'eccezione o se, come sembra, sia una regola. (5-08243)