INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07916 presentata da RUZZANTE PIERO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20000615

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: in data 7 maggio 1998 e' stata costituita la societa' 'Newport Alpha club S.r.l.' (costituita tra il signor Bellandini Dario e la societa' Newport Italia S.I.M. s.p.a.) avente come oggetto sociale (ex articolo 4 dell'atto costitutivo ed ex articolo 3 dello statuto della stessa) la 'prestazione di servizi alberghieri, di viaggi e turismo, di vacanze, di ristorazione, effettuata non solo attraverso la gestione diretta di aziende all'uopo specializzate, bensi' anche e soprattutto attraverso la vendita di pacchetti che attribuiscono al possessore acquirente la possibilita' di ottenere importanti sconti in aziende alberghiere, di ristorazione eccetera; nell'oggetto sociale rientrano anche (sempre ai sensi degli articoli citati) attivita' promozionali dai contenuti e dagli scopi assolutamente generici: 'la societa' potra' svolgere anche qualunque attivita' promozionale e di diffusione dei moderni strumenti di vendita per il grande pubblico, per l'utilizzo di beni e servizi atti a fornire sensazioni di benessere quali vacanze, partecipazioni a multiproprieta', eccetera'; la societa' Newport Italia S.I.M. s.p.a. non e' presente nell'albo delle societa' di intermediazione mobiliare autorizzate e attualmente tale societa' si e' trasformata in s.r.l. ed e' stata posta in liquidazione nel settembre 1998 (solo 4 mesi dopo la costituzione dell'Alpha Club S.r.l.); ogni singolo associato all'Alpha Club ha versato una quota decennale di adesione di lire 7.200.000 ed ha sottoscritto dei cosiddetti 'contratti di associazione con vendita di servizi e sconti' oppure dei 'contratti di procacciamento di affari' con allegato modulo di iscrizione all'associazione (senza peraltro che il sottoscrittore possa prendere visione dell'atto costitutivo e dello statuto), con la convinzione indotta dagli operatori della societa' che il costo della tessera sarebbe stato ampiamente compensato dai guadagni che l'associato avrebbe potuto trarre dall'attivita' di procacciamento di analoghi contratti sulla base delle percentuali garantite dall'Alpha Club (commissione del 22,91 per cento sulle prime due vendite, su ogni vendita successiva dall'associato-procacciatore che dipende da lui e una commissione aggiuntiva del 3,05 per cento sulle 4 vendite effettuate dai 2 associati-procacciatori da lui dipendenti); i soci attuali sono circa 30.000 (ricordo che per rientrare della quota versata ogni socio deve portare altri 2 soci e questi a loro volta altri 5 soci) e se ognuno di questi recluta un nuovo aderente i nuovi arrivati (per rientrare a loro volta dei propri soldi) dovranno reclutare piu' di 120.000 persone che a loro volta ne dovranno coinvolgere 480.000 per poi passare via via a cifre che rendono impossibile il rientro di tutti i soci (1.920.000, 7.680.000, 30.720.000, 122.880.000, 491.520.000, pari al doppio della popolazione di Italia, Spagna, Francia e Germania); nel corso di tutto l'anno 1999 e nei primi mesi del 2000 sono pervenuti all'Adiconsum (in particolare alle sedi di Roma, Torino, Milano, Padova, Vicenza, Palermo, Oristano, Bari, Mantova...) un numero rilevante di reclami di consumatori, i quali avevano sottoscritto dei contratti di adesione ed avevano pagato delle somme alla societa' Alpha Club trovandosi inconsapevolmente (date le modalita' adottate volte essenzialmente a ingenerare confusione circa il contenuto dell'affare, come riportato anche da Il Gazzettino di Padova del 14 dicembre 1999) coinvolti in una organizzazione piramidale volta ad estendersi rapidamente attraverso il sistema delle reti amicali utilizzato dalle cosiddette 'Catene' (es. catena di S. Antonio); l'Alpha Club e' indicata nei moduli come societa' a responsabilita' limitata e l'adesione ad una associazione non puo' essere oggetto di un contratto di compravendita, bensi' il frutto di una libera scelta di partecipazione alle finalita' perseguite dall'associazione, tantomeno il sottoscrittore puo' validamente obbligarsi a vendere a sua volta le cosiddette tessere dell'associazione; anche se si potessero considerare esistenti i contratti in questione, si rileva che la causa per la quale il consumatore paga la somma di lire 7.200.000 appare essere un investimento finanziario, ovvero la realizzazione di una attivita' che la legge non consente a chiunque di esercitare, come la sollecitazione del pubblico risparmio e l'esercizio della raccolta del pubblico risparmio (disciplinato dal decreto legislativo n. 385 del 1^ settembre 1993, dalla legge n. 1 del 7 gennaio 1991 e dal decreto legislativo n. 415 del 23 luglio 1996), attivita' tra l'altro escluse dall'oggetto sociale della societa' Alpha Club (sia nell'atto costitutivo che nello statuto della societa') -: se il Ministro delle finanze sia a conoscenza dell'esistenza di questa societa' e dei servizi da essa forniti; se il Ministro delle finanze intenda intervenire per porre fine a questa illecita raccolta del pubblico risparmio che, oltre a non rispettare la vigente legislazione in materia, sta causando ingenti danni a piccoli risparmiatori raggirati dalle moderne tecniche del cosiddetto 'marketing for success'; se da subito intenda lanciare una campagna informativa a protezione dei piccoli risparmiatori per tutelarli adeguatamente; se nei confronti di quanti sono rimasti coinvolti in questa illecita raccolta del pubblico risparmio sia possibile non solo farli ritornare in possesso di quanto versato tramite le vie legali, ma anche attraverso fondi specifici istituiti con queste finalita'. (5-07916)