INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07891 presentata da CIPRINI TIZIANA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 19/04/2022

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-07891 presentato da CIPRINI Tiziana testo di Martedì 19 aprile 2022, seduta n. 678 CIPRINI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: il decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, recante «istituzione dell'assegno unico e universale per i figli a carico», adottato in attuazione della legge delega 1 o aprile 2021, n. 46, ha introdotto l'assegno unico e universale che dal 1 o marzo del 2022 sostituisce i benefici previsti dalla normativa vigente per i genitori lavoratori, tra i quali le detrazioni per i figli a carico e l'assegno per il nucleo familiare; l'articolo 3 del suddetto decreto prevede il riconoscimento dell'assegno a condizione che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno; l'attuale quadro normativo che vincola l'assegno unico al parametro della residenza sul territorio italiano e della cittadinanza, sta causando notevoli problemi e disagi economici agli impiegati e al personale a contratto del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che prestano servizio presso la rete diplomatico-consolare che, da una parte, non possono accedere alla nuova misura poiché residenti all'estero e, dall'altra, perdono le «vecchie» agevolazioni (detrazioni e assegno per il nucleo familiare) legate alla genitorialità che vengono abrogate dalla nuova disciplina; anche l'INPS con circolare n. 23 del 9 febbraio 2022 ha precisato che il raggio di azione dell'assegno unico è circoscritto ai confini nazionali poiché «la valutazione in merito alla eventuale applicabilità alla nuova misura di accordi bilaterali e multilaterali stipulati dall'Italia in tema di sicurezza sociale, nonché delle regole dettate dal regolamento (CE) n. 883/2004 sono attualmente oggetto di un approfondimento specifico e, pertanto, la disciplina del nuovo assegno unico e universale al momento trova applicazione limitatamente ai richiedenti residenti in Italia per i figli che fanno parte del nucleo ISEE»; l'impatto della nuova normativa rischia di essere fonte di un nuovo contenzioso giudiziario poiché non solo lede in maniera sensibile i diritti economici del suddetto personale ma pregiudica anche la realizzazione degli obiettivi di sostegno della genitorialità che la legge delega si è proposta di conseguire –: quali iniziative, anche di tipo normativo, intenda adottare il Governo al fine di superare le criticità di cui in premessa e riconoscere i benefici previsti dall'assegno unico e universale di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, anche al personale con residenza all'estero in servizio presso la rete diplomatico-consolare del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. (5-07891)
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