INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06851 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120514

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06851 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI lunedi' 14 maggio 2012, seduta n.631 FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: una nota di agenzia Ansa ha diffuso la notizia «uranio: Quirra; pm lanusei chiede 20 rinvii a giudizio fra indagati sindaco, generali ed ex comandanti poligono sardo (ansa) - Nuoro, 5 maggio - Sono 20 i rinvii a giudizio chiesti dal procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, al termine delle indagini per disastro ambientale nell'area del Poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra in Sardegna. Fra i nomi eccellenti vi sono i generali e gli ex comandanti che si sono avvicendati negli anni sia a Perdasdefogu sia nel distaccamento a mare di San Lorenzo (Villaputzu): i generali Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Carlo Landi e Valter Mauloni, i colonnelli Gianfranco Fois e Francesco Ragazzon, il tenente Walter Carta, i professori, ricercatori e tecnici universitari Francesco Riccobono, Giuseppe Prolano, Fabio Baroni, Luigi Antonello di Leila. E ancora il sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura, il generale Giuseppe di Donato, il maggiore Vincenzo Mauro e il dottor Vittorio Sabbattini, oltre a due tecnici della societa' Sgs, organismo che si occupa di ispezioni, verifiche e analisi, Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani. Le accuse vanno da omissioni dolose, favoreggiamento, falso ideologico in atto pubblico e addirittura ostacolo aggravato alla difesa del disastro ambientale nel Poligono interforze di Quirra, Sardegna sud orientale. Secondo il magistrato le morti sospette per tumori e leucemie fra i civili sono da ricondurre all'inquinamento prodotto dagli esperimenti di armi e munizioni, nonche' allo "smaltimento illecito di rifiuti", ossia "brillamenti o interramenti di materiale bellico (bombe e munizioni), senza nessuna cautela per l'ambiente". Dopo la decisione del Pm Fiordalisi, che martedi' prossimo riferira' alla Commissione del Senato che si occupa di uranio impoverito, e' intervenuta la societa' Sgs che ritiene nulla la richiesta di rinvio a giudizio per i suoi tecnici. "In questo procedimento i chimici della Sgs non dovrebbero esserci - ha spiegato la societa' - perche' oltre a non essere in alcun modo colpevoli dei fatti addebitati, non sono nemmeno pubblici ufficiali, come assume invece l'accusa". Per la Sgs, quindi, "la richiesta di rinvio a giudizio, che peraltro non e' ancora stata notificata, conferma un atteggiamento prevenuto da parte del procuratore Fiordalisi nei confronti della societa' ed e' inoltre gravemente lesiva dei diritti della difesa in quanto, a norma del codice di procedura penale, dalla messa a disposizione degli atti d'indagine devono trascorrere 20 giorni per consentire agli indagati di esercitare il proprio diritto alla difesa. Al contrario l'ultimo atto e' stato notificato ai chimici Sgs soltanto nove giorni fa, il 26 aprile. Questa richiesta di rinvio a giudizio e' nulla e gli indagati chiederanno l'annullamento".»; i fattori di rischio di contaminazione da sostanze nocive o comunque inquinanti e i danni prodotti dalle attivita' militari e industriali, che nel corso dei decenni passati si sono svolte nei poligoni interessati dalle indagini svolte dalla procura della Repubblica di Lanusei, sono sempre stati denunciati dalle associazioni e dai comitati di cittadini residenti nelle zone interessate e troverebbero conferma nei risultati delle indagini e quindi nelle motivazioni poste a base della richiesta di rinvio a giudizio di cui alla notizia riportata dall'Ansa; il Governo ha piu' volte affermato che l'interesse principale e' sempre stato quello di tutelare la salute dei militari in servizio presso i poligoni e anche la tutela della salute dei cittadini residenti nelle aree interessate dalle attivita' militari e industriali e che e' sempre stata posta la massima attenzione nello svolgimento di dette attivita' nel pieno rispetto delle normative vigenti al fine di salvaguardare il territorio da ogni possibile fattore di rischio -: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti e circostanze rappresentati in premessa e quali siano state le azioni che abbiano interessato il Ministro della salute e quali siano i risultati ottenuti e quali iniziative di competenza intendera' adottare al fine di garantire una effettiva tutela della salute dei cittadini residenti nelle aree interessate dalle attivita' dei poligoni. (5-06851)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/06851 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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