INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06494 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120326

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06494 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI lunedi' 26 marzo 2012, seduta n.611 FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della salute, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il giorno 22 marzo 2012 e' stata depositata, da parte del signor Giuseppe Brandi e dell'avvocato Michele Capano, componente della direzione nazionale di Radicali italiani, una denuncia alla procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno all'indirizzo dei vertici della ASL di Salerno e dei dottori Luigi Pizza e Antonio Maria Pagano, rispettivamente direttore del dipartimento di salute mentale dell'area sud dell'ASL, e psichiatra competente per la gestione degli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari afferenti alla provincia di Salerno; premettono i denuncianti che le ASL territoriali, dall'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 aprile 2008, sono responsabili delle proposte di collocazione alternativa degli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari che - ove sia venuta meno la pericolosita' sociale - necessitino di strutture ove essere curati e seguiti; secondo quanto affermano i denuncianti, l'ASL di Salerno si sottrae sistematicamente a questo suo preciso dovere, tanto che il magistrato di sorveglianza competente, la dottoressa Gabriella Gagliardi del tribunale di Santa Maria Capua a Vetere, ha piu' volte «costituito in mora» l'ASL, chiedendo che provvedesse a formulare le dovute proposte, in assenza delle quali e' costretta a disporre la proroga della misura di sicurezza nell'ospedale psichiatrico giudiziario, anche quando sono venute meno le ragioni dell'internamento; questa situazione si ripercuote in modo evidente, intuibile con gravissimi contraccolpi psicologici negli internati che subiscono immotivate proroghe, tanto che, per fare uno tra i tanti esempi, il 21 aprile del 2011, alla notizia dell'ennesima e immotivata proroga, un cittadino romeno si e' tolto la vita impiccandosi nella sua cella presso l'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa; il signor Antonio Brandi, nato a Torre Orsaia e residente a Santa Marina, localita' nell'area sud della provincia di Salerno, si trova ristretto nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa dal febbraio del 2010 in seguito a un provvedimento giudiziario che stabiliva la sua incapacita' di intendere e volere, e disponeva la misura di sicurezza dell'ospedale psichiatrico giudiziario per due anni; il signor Antonio Brandi e' stato ritenuto colpevole di un reato di lesioni; gia' il 2 gennaio 2012 l'avvocato Capano, suo difensore, si e' rivolto ai vertici della su citata ASL e ai medici responsabili per sollecitare da parte loro una formulazione di proposte di collocazione sanitaria al magistrato di sorveglianza; all'udienza fissata per il 1 o marzo 2012 nessun rappresentante della su citata ASL si e' presentato, e tantomeno ha segnalato al magistrato di sorveglianza una struttura utile ove accogliere il signor Brandi; proprio per cercare di ovviare alla situazione che si era determinata, lo stesso avvocato Capano nella sua lettera del 2 gennaio 2012 aveva suggerito alla succitata ASL una soluzione idonea per accogliere il signor Brandi; si e' determinata, cosi', ancora una volta, una situazione abnorme che costringera' il magistrato di sorveglianza a prorogare ancora una volta la misura detentiva presso l'ospedale psichiatrico giudiziario, dal momento che l'ASL non ha ritenuto di offrire alcun tipo di soluzione; lo stesso avvocato Capano dalla mezzanotte del 22 marzo ha intrapreso uno sciopero della fame che, secondo quanto annunciato, «continuera' fino a quando l'ASL, rientrando nella legalita', non avra' formulato una proposta di utile collocazione relativa al Brandi»; a detta dell'avvocato Capano, nella stessa situazione vi sarebbero «almeno due decine di cittadini della provincia di Salerno, condannati all'ergastolo bianco dell'internamento sine die in ospedali psichiatrici giudiziari fino a quando all'ASL di Salerno non sara' comodo liberarli» -: se il Governo non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza in relazione ai fatti descritti in premessa, fornendo al contempo garanzie sul reinserimento e sul sostegno, nel percorso di recupero, degli internati per evitare situazioni di questo tipo. (5-06494)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06494 presentata da FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120326 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/06494 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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