INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06352 presentata da SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120308

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06352 presentata da AMALIA SCHIRRU giovedi' 8 marzo 2012, seduta n.600 SCHIRRU. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il giorno 25 gennaio 2012, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si e' svolta una riunione per l'esame della situazione aziendale della Italcementi spa, presenti i rappresentanti Italcementi spa, Organizzazioni sindacali FILLEA - CGIL, FILCA, CISSL, FeNEAL, UIL, RSU; Italcementi e' presente su tutto il territorio nazionale e opera nel settore della produzione leganti idraulici occupando complessivamente 2448 unita' lavorative; l'11 gennaio 2012 la societa' ha presentato istanza di esame congiunto per richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale della durata di 12 mesi; la crisi dichiarata della produzione leganti idraulici e' in relazione alla crisi del settore edilizio e dei materiali da costruzione, nello specifico con una caduta di volumi di commercializzazione che ha superato nell'ultimo triennio il 30 per cento; con una riduzione delle vendite dei leganti idraulici intorno ai 3.000.000 di tonnellate annue; Italcementi, per arginare la contrazione di mercato, ha operato razionalizzando la matrice distributiva e chiudendo 7 centri di macinazione e 8 centri di consegna. Ha fermato inoltre la linea di cotture di Bordo San Dalmazzo e diverse sospensioni temporanee presso le varie sedi; pur avendo prodotto risultati apprezzabili, tali operazioni non sono state sufficienti ad un riequilibrio accettabile dell'andamento economico-gestionale dell'azienda; l'azienda, in accordo con le parti, e in funzione di una prevista ulteriore flessione per l'anno 2012, ha dunque individuato nello strumenti della cassa integrazione guadagni straordinaria la soluzione piu' consona per accompagnare Italcementi verso un piano di risanamento e la contemporanea gestione delle eccedenze: come si legge dal verbale di accordo stilato, il piano di risanamento si incentrera' su efficientamento organizzativo complessivo e delle singole unita'; insourcing di professionalita' dedite alla manutenzione fino ad ora affidate ad appalti esterni con conseguente ridimensionamento delle ditte esterne in lavori continuativi; contenimento dei costi di gestione; a decorrere dal 1 o febbraio 2012 si e' fatta richiesta la cassa integrazione guadagni straordinaria per un numero massimo di 198 unita' lavorative distribuite sul territorio nazionale, 11 delle quali in Sardegna presso l'unita' produttiva di Samatzai (Cagliari); i lavoratori da sospendere a zero ore settimanali, e in rotazione, verranno individuati in base alle specifiche esigenze tecnico-organizzative e produttive aziendali; l'azienda nel periodo di cassa integrazione guadagni straordinaria si e' impegnata a ricollocare i lavoratori presso altre imprese presenti sul territorio, a formare e riqualificare il personale, ad attivare procedure di mobilita', a realizzare progetti di auto-imprenditorialita' e al raggiungimento dei requisiti pensionistici; secondo i dati recentemente pubblicati dalla stampa, la cassa integrazione a febbraio 2012 sale del 49,1 per cento: tornano a crescere le richieste da parte delle aziende dei sussidi per i cassaintegrati. Secondo i dati dell'Istituto di previdenza italiano (Inps), si tratta di una inversione di tendenza rispetto agli ultimi quattro mesi, in cui i disoccupati erano in calo; la cassa integrazione ordinaria chiesta dalle imprese industriali e' aumentata del 56 per cento rispetto ad un anno fa, mentre la cassa integrazione guadagni ordinaria relativa al settore edile registra una diminuzione tendenziale del 21,5 per cento. Questa diminuzione va interpretata: laddove la cassa integrazione guadagni ordinaria diminuisce, vi e' per contro un aumento della cassa integrazione guadagni straordinaria, a causa delle numerose crisi aziendali e di mercato; considerata la grave crisi economica che investe tutti i settori produttivi e in particolare quello edile, con picchi nelle regioni piu' a rischio disoccupazione quali la Sardegna, che nel settore edile dal 2008 ad oggi ha perso oltre il 40 per cento degli occupati; dall'accordo Italcementi in premessa non si evince un piano di sviluppo, di nuova strategia commerciale o programma aziendale finalizzato al recupero di tutte le unita' produttive distribuite su tutto il territorio nazionale e citate nell'accordo, senza che venga esclusa una triste anteprima di possibili licenziamenti che, allo stato attuale, preoccupa gli stessi sindacati -: quali iniziative urgenti intenda assumere il Ministro interrogato per sostenere il rilancio del settore dell'edilizia, compatibilmente con una politica che sia di sviluppo e rilancio che non si basi soltanto sugli ammortizzatori sociali; quali iniziative intenda attuare per salvaguardare i livelli occupazionali di tutti gli stabilimenti Italcementi, tutelando in special modo quei lavoratori che - conclusosi il periodo di cassa integrazione guadagni straordinaria - a causa della crisi rischiano la disoccupazione, se non accompagnati da un preciso programma di ricollocazione nella stessa azienda. (5-06352)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO E POLITICHE SOCIALI 
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