INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04890 presentata da DELMASTRO DELLE VEDOVE SANDRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980715

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: il regolamento generale dell'Arma dei carabinieri, all'articolo 393, prevede i casi in cui i militari dell'Arma impiegati nella linea territoriale non possono prestare servizio nel territorio della stazione e, per i militari in forza ai reparti di carattere operativo, in quello del comando intermedio in cui: a) l'interessato prima dell'arruolamento o la moglie prima del matrimonio abbiano stabilmente dimorato; b) sussistano per entrambi situazioni patrimoniali che comportino rapporti di affari con terzi; c) il citato articolo 393 del regolamento prevede "che i militari che intendono contrarre matrimonio comunicano tale decisione al proprio Comando almeno sei mesi prima per consentire all'amministrazione di decidere sulla loro eventuale conferma o sul trasferimento ad altra sede entro tre mesi dalla data dell'avvenuta comunicazione"; tali limitazioni oltre a legittimare seri dubbi in tema di costituzionalita', costituiscono una vera e propria espressione di "disparita' di trattamento" nei confronti di altre forze di polizia, dunque presentando aspetti che, oggi, possono essere tranquillamente definiti "punitivi" nei confronti dei militi dell'Arma; segnatamente, e' opportuno sottolineare che i limiti imposti ai militari dell'Arma non trovano conferma neppure nei confronti degli appartenenti al Corpo della Guardia di finanza che, pure, per la particolare delicatezza delle loro funzioni e dei loro compiti, in rapporto al territorio nei quali operano, possono offrire effettivamente profili di incompatibilita'; appare dunque opportuno provvedere a riequilibrare la situazione ponendo i militari dell'Arma in posizione di assoluta corrispondenza con le prescrizioni regolamentari che sono applicate agli appartenenti alla Polizia di Stato ed alla Guardia di finanza - se non ritenga di dover provvedere alle opportune modificazioni del regolamento generale dell'Arma dei carabinieri al fine di assicurare parita' di trattamento ai militari dell'Arma rispetto agli appartenenti alle altre forze di polizia, dunque provvedendo alla modificazione del disposto dell'articolo 393. (5-04890)