INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04656 presentata da CRIPPA DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 05/02/2015

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_04656_17 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-04656 presentato da CRIPPA Davide testo di Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372 CRIPPA , DELLA VALLE , CHIMIENTI e CASTELLI . — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: nel 2014 la ARCESE spa, azienda specializzata in servizi nel campo delle spedizioni e della logistica, perdurando uno stato di crisi ha richiesto un'ulteriore procedura di cassa integrazione per i propri lavoratori fino a fine gennaio 2015; la società, con sede legale in Arco (Trento), dispone di 9 sedi produttive dislocate in tutta Italia di cui una a Rivalta Torinese (Torino); come riportato sul sito del gruppo stesso con un comunicato pubblicato in data 6 ottobre 2014 dall'oggetto «Il Gruppo Arcese implementa le attività in Russia», l'azienda starebbe adottando una strategia nazionale di crescita e espansione, con una particolare attenzione ai poli strategici nelle aree emergenti; nel comunicato, il gruppo specifica inoltre come «[...] intende, inoltre, sviluppare i traffici FTL tra la Russia e i Paesi europei in particolare: Italia, Francia, Belgio e Germania, garantendo flessibilità e sicurezza in ogni fase del trasporto della merce e senza escludere l'ampliamento dell'offerta con ulteriori servizi quali spedizioni LTL e logistica per rispondere alle esigenze dei clienti. Si ricordano le recenti aperture di nuove sedi di Hong Kong e Anversa strategiche per i flussi tra Europa e gli altri continenti e a livello nazionale la nuova filiale a Prato e nelle Marche»; al 2009 il gruppo Arcese contava più di 1300 dipendenti, di cui 730 autisti con più di 700 mezzi a disposizione; ad oggi la società dispone di circa 180 autisti, in seguito a risoluzioni dei rapporti di lavoro e conseguenti procedure di messa in mobilità applicate negli anni; l'azienda negli ultimi anni avrebbe paventato più volte il rischio della totale cessione dell'attività della Business Unit FTL (trasporto completo) se non fosse riuscita ad operare un riallineamento fra costi e ricavi, non essendo possibile una gestione di questa divisione ormai in perdita strutturale; il gruppo Arcese avrebbe quindi ipotizzato di raggiungere il necessario riequilibrio attraverso l'uscita volontaria di un numero consistente di autisti, in modo da avere un rapporto ottimale con la flotta e con la ripresa del mercato che era stata ai tempi prevista; entrambe queste aspettative sono rimaste disattese; i dati di bilancio del 2013 si sono chiusi, secondo l'azienda, in modo molto inferiore alle attese, con una perdita complessiva aziendale, in gran parte attribuibile alla BU FTL, che ha poi continuato a perdere marginalità nel corso del 2014; la BU FTL, che interessa la maggiore quota di personale e gli autisti, sarebbe quella che più avrebbe patito a causa della crisi mondiale e di settore; ARCESE spa ha comunicato alle organizzazioni sindacali nel settembre 2014 un numero previsto di esuberi pari a 120 unità, numeri che si sono ridotti nei mesi successivi; a seguito di detta comunicazione è iniziata la mobilitazione dei lavoratori culminata con diverse giornate di sciopero; in data 18 dicembre 2014 si è svolta presso il Ministero dello sviluppo economico una riunione per l'esame della situazione; l'azienda avrebbe descritto una situazione di cassa integrazione a rotazione per 80 autisti con scadenza a gennaio 2015 annunciando la decisione di aprire la procedura di mobilità per 73 dipendenti a valle dell'incontro al Ministero dello sviluppo economico; sarebbe poi stata presentata l'ipotesi di riorganizzazione per il salvataggio della BU FTL specificando che, al fine di razionalizzare i costi, sarebbe necessario ridimensionare il trasporto su gomma e implementare il trasporto intermodale rotaia-gomma; l'azienda avrebbe descritto un piano di rientro per gli esuberi che potrebbero essere reimpiegati sia all'esterno, presso l'azienda di trasporto persone società autobus Alto Adige SAD 5.p.A/AG (35 unità) e presso l'azienda Miralog (6 unità), che all'interno con funzioni di portierato (5 unità) e magazzinaggio (7 unità); 14 degli esuberi previsti potrebbero a breve essere in possesso dei requisiti per la pensione se incentivati; le organizzazioni sindacali avrebbero espresso preoccupazione per il futuro del restante personale viaggiante, già ridotto di alcune centinaia di unità negli ultimi anni, e avrebbero richiesto all'azienda di presentare un piano industriale con particolare dettaglio per la parte riguardante l'Italia; le organizzazioni sindacali avrebbero quindi richiesto di non avviare la procedura di mobilità proponendo all'azienda di pensare ad una politica di ulteriore riduzione dei costi (anche salariali) per ridurre appunto il numero degli esuberi e anche di ricollocare tutti gli esuberi all'interno del Gruppo; anche il Ministero dello sviluppo economico avrebbe richiesto all'azienda di non aprire la procedura di mobilità; la ARCESE spa, nonostante le richieste di sindacati e Ministero, ha comunque aperto la procedura di licenziamento collettivo il 19 dicembre 2014, per 73 unità di personale viaggiante; il 12 gennaio 2015 si è tenuta la nuova riunione del tavolo ministeriale su ARCESE, alla presenza del dottor Castano, direttore dell'unità per la gestione delle vertenze delle imprese in crisi; l'azienda ha comunicato che, a seguito di alcune adesioni volontarie, il numero degli esuberi si è ridotto in modo significativo; una parte di essi maturerà i requisiti alla pensione nel periodo della mobilità, eventualmente usufruendo di un incentivo aziendale, mentre i restanti verrebbero ricollocati nell'azienda stessa o all'esterno; il dottor Castano ha espresso la disponibilità del Ministro dello sviluppo economico ad attivarsi per l'attivazione di un tavolo di settore con tutte le istituzioni competenti e l'impegno del Ministero a monitorare la trattativa sindacale sulla mobilità di Arcese (che le parti dovranno immediatamente attivare con l'auspicato obiettivo di giungere ad un'intesa che escluda i licenziamenti non condivisi) riconvocando il tavolo prima della fine della fase sindacale (28 gennaio 2015); nel pomeriggio del 12 gennaio 2015, in sede sindacale presso l'associazione di categoria ANITA, vi è stato un nuovo incontro tra Arcese e sindacati per l'avvio della fase dell'esame congiunto; l'azienda ha presentato un piano per la gestione dei 65 esuberi, volto a dare un'opportunità di ricollocazione, interna o esterna al gruppo, per 53 di essi; per quanto riguarda le ricollocazioni interne, con cambio di mansioni, è stato specificato che avverranno con un adeguamento del corrispondente livello di inquadramento, fatte salve le prerogative in termini di anzianità già maturate; per quanto riguarda le ricollocazioni in altre aziende si tratterebbe comunque di assunzioni a tempo indeterminato; è stata data disponibilità a una ricollocazione di 5 unità di personale sempre nel personale viaggiante, subordinata a una revisione degli accordi di secondo livello (per una riduzione complessiva del costo del lavoro); per i lavoratori che non volessero accettare la proposta di ricollocazione, interna o esterna, l'azienda mette a disposizione un percorso di outplacement e, per tutti coloro che andranno in mobilità volontaria entro il 26 febbraio 2015, un incentivo all'esodo pari a 12.000 euro lordi; i 13 lavoratori per i quali non sarebbe prevista la ricollocazione corrispondono al numero delle persone che potenzialmente potrebbero aver già maturato i requisiti per l'aggancio alla pensione; se da una più precisa verifica tali requisiti non dovessero essere maturati nel corso dei 24 mesi di mobilità indennizzata, l'azienda si renderebbe disponibile a integrare fino a un massimo di un ulteriore anno i versamenti contributivi volontari per il conseguimento della pensione; l'azienda ha specificato che in assenza di un accordo procederà comunque al licenziamento collettivo ai sensi della legge 223 del 1991 nei termini comunicati il 19 dicembre 2014; in tutte le sue sedi dislocate sul territorio nazionale, il Gruppo Arcese ha usufruito di ammortizzatori sociali dal 2009 al 2015 per ristrutturazione aziendale mirata al taglio delle commesse poco redditizie e a una drastica riduzione del costo del lavoro; la stessa azienda ha inoltre usufruito nel 2009 di sovvenzioni pubbliche pari a circa 18,6 milioni di euro erogati da Trentina Sviluppo; al momento il Gruppo Arcese dispone in Piemonte di circa 75 dipendenti, di cui una cinquantina del personale addetto al trasporto posti in cassa integrazione straordinaria fino al 27 gennaio 2015; da un articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica del 29 settembre 2014 si apprende come il gruppo Arcese sia intenzionato a chiudere piazzali di Rivalta (Torino), Corbetta (Milano), in cui lavorano prevalentemente autisti trasferiti negli anni scorsi da Torino e Rovereto; tale decisione comporterebbe un licenziamento collettivo di 120 autisti su 180; su un articolo pubblicato sul sito di informazione online www.rassegna.it si legge come le parti sociali sostengano come non sia ammissibile alcun licenziamento dal momento che le commesse sono sempre state e continuano ad essere presenti ma vengono commissionate ad esterni non residenti in Italia i cui costi sono nettamente più vantaggiosi in quanto in concorrenza sleale sia rispetto al costo del lavoro sia sui tempi più brevi di percorrenza delle tratte, in quanto non vengono osservate le pause previste dalle leggi nazionali ed europee; in data 2 ottobre 2014 sul sito www.trasportoeuropa.it , si apprende come la provincia di Trento richieda di aprire una trattativa per salvaguardare l'occupazione in una delle sedi del Gruppo; una delegazione degli autisti avrebbe incontrato il vicepresidente assessore al lavoro della provincia di Trento, Alessandro Olivi, che si sarebbe dimostrato disponibile ad un confronto con l'azienda, auspicando proposte concrete che medino tra la crisi del trasporto su gomma e la preservazione dei posti di lavoro–: come i ministri interrogati possano e siano intenzionati ad intervenire al fine di valutare tutte le soluzioni percorribili per il rilancio dell'attività e la salvaguardia dei livelli occupazionali, con il coinvolgimento degli enti locali e delle regioni ospitanti dei siti del Gruppo Arcese. (5-04656)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04656 presentata da CRIPPA DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 05/02/2015 
Camera dei Deputati 
xsd:integer
20150408 
20150205 
20150205-20150408 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04656 presentata da CRIPPA DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 05/02/2015 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=9&idDocumento=5/04656 
CASTELLI LAURA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
CHIMIENTI SILVIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DELLA VALLE IVAN (MOVIMENTO 5 STELLE) 
xsd:dateTime 2018-05-16T14:41:14Z 
5/04656 
CRIPPA DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=6&idDocumento=5/04656 

data from the linked data cloud

DATA