INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04554 presentata da TOTO DANIELE (FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA) in data 20110406
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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04554 presentata da DANIELE TOTO mercoledi' 6 aprile 2011, seduta n.459 TOTO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: l'interrogante, in relazione alle attivita' di Trenitalia spa - divisione Cargo, Gruppo Ferrovie dello Stato, ha presentato due interrogazioni a risposta in Commissione, rispettivamente, 5-02270 in data 17 dicembre 2009 e 5-04121 in data 27 gennaio 2011; nella prima delle due indicate interrogazioni, era richiesto al Governo se non intendesse formulare indirizzi e raccomandazioni circa i locomotori E655 ed E656 in disuso, di proprieta' di Trenitalia Spa, per la loro revisione e, con riguardo alle motrici E656, trasformazione, al fine, poi, di trarre utili dalla loro dismissione; il Governo, nella risposta fornita nella seduta del 27 gennaio 2010 della IX Commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni), dopo aver pleonasticamente e pedagogicamente premesso l'ovvio richiamo alla «autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie» che l'interrogazione, peraltro, non aveva punto messa in discussione, asseriva che «solo alcuni mezzi sono stati temporaneamente accantonati» e che «la Divisione Cargo di Trenitalia ritiene sempre possibile valutare eventuali richieste di noleggio, da inquadrarsi nell'ambito di accordi commerciali di collaborazione con imprese interessate»; nella seconda interrogazione, veniva ulteriormente richiesto di conoscere se le motrici di cui alla teste' citata risposta del Governo fossero ancora in disuso e, nell'eventualita', se Trenitalia spa - divisione cargo avesse manifestato, in relazione ai mezzi in argomento, offerte di disponibilita' di noleggio; il Governo, nella risposta fornita nella seduta del 17 febbraio 2010 della IX Commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni), confermava l'inerzia di Trenitalia spa - divisione cargo circa i mezzi in disuso e dell'Esecutivo rispetto all'ipotesi di formulare indirizzi e raccomandazioni, rectius di darsi criteri e indirizzi ai quali, inderogabilmente, uniformare le valutazioni del ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito dell'esercizio dei suoi poteri di azionista della holding Ferrovie dello Stato, giacche' il Governo, nella suddetta sede, ribadiva che «per effetto della contrazione della domanda conseguente alla nota situazione di congiuntura economica, solo alcuni mezzi sono stati temporaneamente accantonati» e che «la Divisione Cargo di Trenitalia ritiene possibile valutare eventuali richieste di noleggio», non dando per quest'ultima parte, una puntuale e coerente informazione rispetto al tenore letterale dell'atto di sindacato ispettivo nel quale non era chiesto di sapere se divisione cargo di Trenitalia ritenesse possibile valutare eventuali richieste di noleggio dei mezzi in disuso ma, all'esatto contrario, se Trenitalia spa - divisione cargo avesse manifestato, in relazione a quegli stessi mezzi, offerte di disponibilita' di noleggio; evidente, comunque, essendo che la riproposizione della generica disponibilita' dell'azienda a valutare richieste commerciali relative alle motrici accantonate equivale ad affermare che nessuna offerta e' stata comunicata e diffusa in merito a quella stessa disponibilita', invero solo presunta, al noleggio; nella richiamata interrogazione 5-04121 in data 27 gennaio 2011, era chiesto al Governo se disponesse di puntuali informazioni sui dati contabili attinenti la divisione cargo di Trenitalia spa, ed eventualmente di averne contezza, e se la nominata societa' del Gruppo Ferrovie dello Stato espletasse attivita' in regime di «servizio universale», ed eventualmente quali fossero e quali fossero state svolte nell'anno 2010 a fronte dei contributi erogati dallo Stato per il detto servizio; il Governo, nella menzionata seduta del 17 febbraio 2011, ha confermato la sussistenza del «servizio universale», «contribuito dallo Stato in una normale dinamica fornitore-cliente, formalizzata attraverso un Contratto di Servizio», per evitare «un definitivo impoverimento dell'offerta di servizi ferroviari in territori svantaggiati dalle caratteristiche di sbilanciamento e rarefazione della domanda», ossia nelle «regioni meridionali, i cui flussi sono - da sempre - caratterizzati da problemi di rarefazione delle destinazioni e sbilanciamento nella direzione dello spostamento delle merci (treni carichi da nord a sud e scarichi in direzione inversa)»; relativamente, poi, ai dati contabili nella risposta non ne e' stato fornito alcuno, con eccezione di quello, statistico, relativo alla dichiarata riduzione «di oltre il 70 per cento, nel quinquennio 2006/2010, da parte di divisione cargo di Trenitalia spa delle proprie perdite»; sennonche' la testata giornalistica «Il Fatto Quotidiano», nell'edizione di lunedi' 4 aprile, riferiva di aver richiesto al ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ottenuto di sapere che i «sussidi» per il «servizio universale» ammonterebbero a 128 milioni di euro»; l'interrogante, per incidens, non puo' omettere di stigmatizzare la condotta del Governo che mentre non rende una esauriente informativa nella sede istituzionale del sindacato ispettivo, la concede ai mezzi di comunicazione; i predetti «sussidi», per altro verso, nella risposta fornita alla menzionata interrogazione 5-04121, sono stati qualificati dal Governo come «pagamenti», sostenuti «per effettuare attivita' di trasporto ferroviario in aree a scarsa domanda, dove nessun'altra impresa ferroviaria considera conveniente investire, a causa dell'inevitabile scarto tra costi e ricavi»; in realta' cosi' prefigurando, almeno potenzialmente, un «aiuto» tout court a una azienda laddove si sostiene che il pagamento sarebbe inferiore al costo stesso delle prestazioni fornite, appalesandosi, dunque, in altri termini, come un contributo a parziale copertura dei costi sostenuti dall'azienda per il servizio espletato; l'entita' della cifra e' cospicua e stride con la dichiarata «rarefazione delle destinazioni» e «sbilanciamento nella direzione dello spostamento delle merci» che caratterizza i flussi nelle regioni meridionali e alla cui stregua si constata che siano «i treni carichi da nord a sud e scarichi in direzione inversa»; cosi' come stupisce che la «autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie», nel caso di specie di Trenitalia spa - divisione cargo, approdi a una valutazione di compatibilita' economica circa l'effettuazione di attivita' di trasporto ferroviario i cui «pagamenti» sarebbero addirittura inferiori ai costi e che, comunque, «nessun'altra impresa ferroviaria considera conveniente»; non e', tuttavia, dato di sapere i dettagli operativi del «servizio universale» espletato, in particolare le destinazioni, delle quali si predica la «rarefazione», delle merci e, quindi, la relativa attivita' di movimentazione -: se il Governo confermi il dato pubblicato dal quotidiano menzionato in premessa secondo il quale ammonterebbero a 128 milioni di euro i «pagamenti» elargiti dallo Stato a Trenitalia - divisione cargo; quali siano le attivita' di trasporto effettuate, divise per regioni di provenienza e di destinazione delle merci, nell'ambito del «servizio universale», a fronte delle quali sono erogati i riferiti «pagamenti»; se, in particolare, Trenitalia spa - divisione cargo, abbia svolto, negli ultimi due anni solari trascorsi, e tuttora svolga attivita' afferenti al servizio universale con riferimento alle regioni Sardegna e Abruzzo e, in caso affermativo, quali siano stati i volumi di traffico delle merci, rispettivamente, implementati con le eventuali medesime attivita'; sulla scorta di quali elementi sia stato definito l'ammontare complessivo dei «pagamenti» a favore di Trenitalia spa - divisione cargo per il «servizio universale», anche nel caso in cui effettivamente si tratti di corrispettivi di entita' inferiore all'ammontare dei costi sostenuti, per la sua effettuazione; quali criteri e orientamenti, funzionali alla verifica, nell'ambito dell'esercizio dei poteri dell'azionista della holding Ferrovie dello Stato, ossia il Ministero dell'economia e delle finanze, di un'assennata, prudente economica gestione dell'attivita' d'impresa svolta da Trenitalia spa - divisione cargo il Governo segua, o intenda fissare, nel caso non sussistano; sulla scorta, infine, di quali elementi il Governo ritenga che «nessun'altra impresa ferroviaria» consideri «conveniente investire» in attivita' di trasporto, nelle aree a scarsa domanda. (5-04554)
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20110406-20110713
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
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TOTO DANIELE (FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
20110713