INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03962 presentata da GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101214

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-03962 presentata da MANUELA GHIZZONI martedi' 14 dicembre 2010, seduta n.408 GHIZZONI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: a valere sul fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB), il programma «Futuro in ricerca» intende promuovere sia il ricambio generazionale sia le eccellenze scientifiche emergenti negli atenei e negli enti di ricerca; il primo bando fu pubblicato nel lontano 19 dicembre 2008: vi aderirono molti giovani ricercatori che presentarono circa 4.000 progetti. Purtroppo l'incapacita' del ministero di governare questa nuova modalita' di finanziamento della ricerca - che prese avvio grazie ai finanziamenti stanziati dall'articolo 2, comma 313, della legge finanziaria per il 2008 del Governo Prodi - ha determinato che i progetti selezionati per ottenere i finanziamenti siano nelle condizioni di prendere concreto avvio solo ora, a distanza di due anni dalla emanazione del bando; nel corso del 2009 non e' stato licenziato alcun bando, determinando una perniciosa sospensione dei finanziamenti in favore di progetti innovativi presentati da giovani ricercatori, anche in considerazione della contemporanea mancata erogazione delle risorse dei PRIN 2008; il 27 settembre 2010 e' stato finalmente pubblicato il secondo bando «Futuro in ricerca» (DD n. 584/ric) che introduce, rispetto a quello precedente, alcune modifiche che necessitano approfondimenti. Ad esempio all'articolo 2, commi 2 e 3, si stabilisce che i dottori di ricerca che presenteranno domande per le linee di intervento 1 e 2, dovranno avere rispettivamente almeno tre e almeno sei pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali (ISI), mentre per i giovani docenti o ricercatori gia' strutturati, rientranti nella linea di intervento 3, non e' stabilito alcun limite minimo di pubblicazioni. Altresi', il comma 4 del medesimo articolo prevede per i dottori di ricerca gia' in possesso di specializzazione, conseguita precedentemente al dottorato, l'innalzamento dei limiti di eta' per un numero di anni pari alla durata della scuola di specializzazione; altresi', si evidenzia che il succitato bando non considera i ricercatori a tempo determinato come personale strutturate e pertanto inseribili nella linea d'intervento 3: tale restrizione e' opposta alle finalita' stesse del programma «Futuro in ricerca» (promuovere il ricambio generazionale e le eccellenze scientifiche emergenti negli atenei e negli enti di ricerca) e si pone in contraddizione con la previsione del disegno di legge Gelmini sul sistema universitario, attualmente in via di conversione in legge, che istituisce la figura del ricercatore a tempo determinato in sostituzione del ricercatore di ruolo; dai contenuti della mozione approvata dal Consiglio universitario nazionale (Cun) sul bando «Futuro in ricerca», approvata il 19 ottobre 2010, cioe' successivamente alla data di pubblicazione del bando medesimo, si evince che il CUN non sia stato preventivamente consultato; con decreto direttoriale del 26 ottobre 2010, n. 705/ric, sono stati poi modificati alcuni requisiti di ammissione al programma in oggetto ed e' stato posticipato di circa un mese il termine di presentazione delle domande di finanziamento. Non senza preoccupazione, si rileva che le succitate modifiche sono avvenute anche in considerazione delle «segnalazioni pervenute per le vie brevi dalla comunita' scientifica incentrate sulla necessita' di attenuare l'estrema severita' dei requisiti di ammissione al bando che potrebbero impedire la partecipazione al bando a numerosi giovani ricercatori comunque in possesso di eccellenti curricula universitari...», come chiaramente e' indicato nelle premesse del decreto medesimo; sostenere la ricerca e offrire ai giovani ricercatori concrete opportunita' professionali, che ne favoriscano la crescita culturale, rappresenta la priorita' assoluta di un Paese che intenda rafforzare la propria crescita economica, culturale e sociale -: quali siano le motivazioni che abbiano indotto a prevedere un numero minimo di pubblicazione per i ricercatori non strutturati e ad innalzare i limiti di eta' per i dottorandi gia' in possesso di specializzazione; quali ragioni abbiano condotto a non assimilare i ricercatori a tempo determinato nel personale strutturato; per quali motivi il Consiglio universitario nazionale non sia stato preventivamente consultato; se il Ministro interrogato non intenda esplicitare per quali motivi, per quali vie brevi e da chi siano pervenute le segnalazioni dalla comunita' scientifica, citate nelle premesse del DD n. 705/ric, poiche' tali sollecitazioni, giunte con modalita' «informali», gettano un'ombra sulle ragioni che hanno portato a modificare i requisiti di ammissione. (5-03962)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA 
20110215 

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