INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03831 presentata da BINETTI PAOLA (UNIONE DI CENTRO) in data 20101117

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03831 presentata da PAOLA BINETTI mercoledi' 17 novembre 2010, seduta n.396 BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA e DE POLI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: il diabete e' una malattia che colpisce 285 milioni di persone nel mondo, 3 milioni nella sola Italia ed e' considerata la quarta causa di morte in assoluto sul pianeta. Si stima che oltre 270 mila laziali siano diabetici (il 4,9 per cento della popolazione); ma e' al sud che si registra la piu' alta prevalenza di persone con diabete: sul podio Basilicata (7,2 per cento), Calabria (6,5 per cento) e Puglia (6,4 per cento); le stime prevedono che nel 2030 saranno circa 430 milioni le persone che si ammaleranno di diabete; in Italia il 4,8 per cento della popolazione ne soffre, si tratta di dati allarmanti che spingono l'Oms a parlare di «emergenza diabete» in occasione della giornata mondiale del diabete celebrata il 14 e il 15 novembre; in Italia sono 18 mila i minori di 18 anni affetti da questa malattia cronica di cui si ignorano le cause e la cui unica cura, al momento e' assumere insulina per tutta la vita. Si tratta di bambini e ragazzi che incontrano insieme alle loro famiglie difficolta' nella vita di tutti i giorni; l'incidenza del diabete giovanile negli ultimi 20 anni e' passata da 9 a 14 casi ogni 100 mila abitanti, e' evidente come il numero sia in forte crescita; il diabete di tipo 1, quello giovanile, non ha nulla a che fare con il tipo 2 che di solito colpisce dopo i cinquant'anni. Un aspetto allarmante denunciato dal presidente della Federazione nazionale diabete giovanile, Antonio Cabras e' che il 31 per cento delle diagnosi riguarda bambini fin a 4 anni. Nel nostro Paese 4 bambini su 10 sono obesi e questo aumenta notevolmente il rischio di ammalarsi; da una rilevazione effettuata su scala nazionale e' emerso che l'85 per cento dei bambini diabetici non puo' fare ne' il controllo glicemico ne' ricevere l'insulina all'interno delle scuole, di conseguenza provvedono a proprie spese le famiglie, inoltre, il 60 per cento degli istituti non prevede menu' specifici per gli alunni diabetici, quindi i genitori portano a casa i figli e all'ora di pranzo li fanno mangiare per poi riaccompagnarli a scuola con grave disagio per i bambini; il diabete per tutte queste ragioni meriterebbe un controllo e un monitoraggio piu' tempestivi nelle scuole italiane, anche perche' i bambini vi trascorrono buona parte del loro tempo -: quali siano le iniziative previste per garantire nelle scuole la cura delle patologie croniche come il diabete, uniformemente ad un'adeguata informazione sulla pericolosita' di alcuni alimenti ricchi di grassi e zuccheri che intensificano il legame tra obesita' e diabete infantile e se non ritenga opportuno rivalutare e riqualificare la figura del medico scolastico, identificando ambiti specifici per la sua competenza e per il suo ruolo in rapporto ai dati epidemiologici emergenti, alla maggiore diffusione di alcune patologie infantili correlate a stili di vita e alle gravita' delle conseguenze che si possono prevedere per alcune patologie. (5-03831)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03831 presentata da BINETTI PAOLA (UNIONE DI CENTRO) in data 20101117 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
DE POLI ANTONIO (UNIONE DI CENTRO) 
TESTA NUNZIO FRANCESCO (UNIONE DI CENTRO) 
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