. "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03827 presentata da CAVALLARO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101116"^^ . . . . "Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-03827 presentata da MARIO CAVALLARO martedi' 16 novembre 2010, seduta n.395 CAVALLARO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il pubblico ministero presso il tribunale per i minori di Milano dottoressa Anna Maria Fiorillo ha inviato, a quanto reso noto anche dalla stampa una lettera al Consiglio superiore della Magistratura nella quale fra l'altro si legge: «Con riferimento alle dichiarazioni rese dal ministro dell'interno Maroni ieri 9 novembre al Senato in merito al caso della minorenne in oggetto (n.d.A., si tratta del caso denominato «Ruby», dal nome della minorenne sedicente nipote di Mubarak consegnata in asserito «affidamento» nel cuore della notte, dopo essere stata fermata per furto dagli uffici della Questura di Milano, all'igienista dentale e consigliere regionale signorina Nicole Minetti), essendo stata personalmente coinvolta nella vicenda in veste di pubblico ministero della Procura per i minorenni di Milano di turno il 27 e il 28 maggio 2010, osservo che esse non corrispondono alla mia diretta esperienza»; «Poiche' il ministro» - prosegue la missiva - «ha tenuto a rimarcare che il corretto comportamento degli agenti e' stato confermato anche dall'autorita' giudiziaria per voce del procuratore Edmondo Bruti Liberati all'esito di specifica istruttoria, chiedo che la discrepanza con i dati di realta' che sono a mia conoscenza venga chiarita»; alla notizia della richiesta della dottoressa Fiorillo il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati non ha voluto fare commenti, ma risulta che il Ministro dell'interno, sottolineando che la propria posizione e' la stessa del procuratore capo di Milano, avrebbe poi ribadito: «Il caso e' chiuso»; secondo la ricostruzione fatta dal Ministro dell'interno al Senato e poi alla Camera dei deputati nella gestione della vicenda non si erano evidenziate modalita' che potessero «richiamare frettolosita' o superficialita' della questura di Milano» dove la notte del 27 maggio erano state rispettate «tutte le procedure previste dalla legge, dai regolamenti e dalla costante prassi»; ripercorrendo le tappe del caso - dalla chiamata di una volante da parte della donna che aveva subito un furto al trasferimento in questura della minorenne per l'identificazione - il Ministro ha anche riferito che «stanti anche le indicazioni fornite in merito dal pubblico ministero di turno presso il tribunale per i minorenni venivano svolti tutti gli accertamenti» per dare un nome alla marocchina Karima el Mahroug, «da rintracciare» perche' allontanatasi da una comunita' di Messina; Karima «veniva fotosegnalata e, successivamente, compiutamente identificata, anche sulla base delle notizie acquisite dalla questura di Messina e dai genitori della stessa presenti a Letojanni, in provincia di Messina»; in verita', anche mediante la richiamata missiva e precedentemente, il pubblico ministero presso il competente tribunale per i minori Annamaria Fiorillo, che era di turno nel giorno del fermo di Ruby, aveva chiarito di non aver mai dato «l'autorizzazione all'affido della ragazza» alla consigliera regionale con incarico alla Presidenza del Consiglio Nicole Minetti e di non aver mai raggiunto alcun «accordo» per l'affido della giovane alla consigliera regionale e che non lo avrebbe raggiunto nemmeno nel caso fosse arrivata negli uffici di via Fatebenefratelli una copia dei documenti di identita' di Ruby, che peraltro non c'erano ne' ivi pervennero in quella notte prima dell'improprio «affidamento»; la dottoressa Fiorillo ha sempre sostenuto di aver chiesto di accertare se la ragazza era «quello che diceva di essere» (e la medesima non ha mai parlato di parentela ne' con un egiziano, ne' con un capo di Stato straniero), di verificare la sua storia e le sue fughe dalla comunita', che erano note; il magistrato avrebbe scoperto solo settimane dopo che Ruby non era rimasta in questura, ma era stata lasciata alla Minetti, e poi, alla strada; le conclusioni a cui nei giorni scorsi e' arrivato il procuratore di Milano Bruti Liberati si sono basate invece sulla relazione inviata dal procuratore della Repubblica dei minori Monica Frediani e da quelle degli ispettori di polizia e della questura che quella notte si occuparono di Ruby; oltre all'accertamento della verita' dei presupposti di fatto di tutta la vicenda, resta pertanto da chiarire interamente quanto avvenne la sera fra il 27 ed il 28 maggio negli uffici di via Fatebenefratelli, ivi compresa l'esistenza ed i contenuti della telefonata arrivata dalla presidenza del Consiglio, nella quale si diceva che la ragazza era nipote del presidente egiziano Mubarak; non si comprende come mai nonostante la giovinetta fosse stata «affidata» (istituto sconosciuto al nostro ordinamento minorile nelle modalita' in cui venne praticato) a Nicole Minetti in realta' abbia trascorso i giorni successivi a casa di un'amica brasiliana con cui poi il 5 giugno litigo', finendo in ospedale, infine, su disposizione di un altro pm dei minori, in una comunita' in Liguria -: se non sussistano ampi e solidi motivi affinche' il Ministro dell'interno non ritenga affatto chiuso il caso e proceda all'accertamento delle eventuali responsabilita' di chi opero' in quella vicenda nella questura di Milano e di chi riferi' all'autorita' giudiziaria fatti non veri o solo parzialmente tali, omettendo altre circostanze essenziali ed affinche' il Ministro della giustizia non disponga adeguati accertamenti ispettivi negli uffici della procura presso il tribunale per i minori di Milano e nella procura della Repubblica presso il tribunale di Milano, per l'esercizio delle prerogative di competenza. (5-03827)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE" . "2014-05-15T02:27:21Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03827 presentata da CAVALLARO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101116" . . "0"^^ . "20101116-" . "5/03827" . "CAVALLARO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO)" .