INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03707 presentata da BUSINAROLO FRANCESCA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 02/10/2014
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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-03707 presentato da BUSINAROLO Francesca testo di Giovedì 2 ottobre 2014, seduta n. 301 BUSINAROLO , PAOLO NICOLÒ ROMANO , TURCO , SORIAL , AGOSTINELLI , COLLETTI , BALDASSARRE , DA VILLA , FRACCARO e ZOLEZZI . — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che: la società Catullo spa gestore dell'aeroporto scaligero, in data 29 giugno 2009 costituisce una nuova società denominata Avio Handling S.r.l., partecipata al 100 per cento dalla Catullo, attribuendo alla stessa il servizio di handling nello scalo aeroportuale di Villafranca di Verona; la Catullo Spa è una società partecipata pubblica, di cui i principali, soci risultano dal sito aziendale: CCIAA di Verona (27,727 per cento), Provincia di Trento (21,489 per cento), Provincia di Verona (14,702 per cento); Comune di Verona (7,085 per cento), Provincia di Bolzano (5,413 per cento), CCIAA di Brescia (3,085 per cento), Provincia di Brescia (3,110 per cento), Banca Popolare di Verona Spa (4,168 per cento), Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona (4,150 per cento); la controllata Avio Handling inizia ad operare il 1 o luglio 2009 con un capitale sociale di euro 5.000.000, con trasferimento dalla Catullo spa di 219 dipendenti, attrezzature industriali e commerciali, impianti e macchinari per un valore economico di oltre euro 2.000.000; i consiglieri di amministrazione, il direttore generale, il direttore del personale e il direttore operativo della Catullo e della Avio Handling sono i medesimi; nel corso degli anni la società madre Catullo spa addebita alla partecipata Avio Handling voci di spesa molto pesanti, tanto che la partecipata chiude i primi bilanci in perdita: – 1.160.782 euro nel 2009 (per soli sei mesi), – 3.749.331 euro nel 2010, – 5.244.751 euro nel 2011; nel bilancio 2011, ad esempio, la Catullo addebita alla Avio Handling costi per acquisto carburanti per euro 293.456; per subaffitto dei locali dove lavorano i dipendenti, uffici, magazzini e spogliatoi euro 378.733; per subconcessione banchi check-in e gates euro 617.962; per coordinamento generale di scalo euro 565.192; per attività di manutenzione mezzi di rampa euro 307.207; nel 2010 la società G.H. spa, società privata di handling con sede a Venezia, presente in otto aereoporti nazionali, partecipa ad un bando di gara per entrare come fornitore dello scalo di Verona, senza esito positivo; nel 2010 la società Airport Global Service spa (AGS), società di handling con sede a Bergamo, inizia ad operare nello scalo veronese con contratto in service con Avio Handling, senza disporre di struttura, mezzi e autonomia funzionale propria: AGS dapprima utilizza risorse umane e strumentali di esclusiva proprietà di Avio Handling, successivamente stipula un contratto di subappalto di mezzi con la stessa Avio Handling, riuscendo pertanto a fornire alla Catullo Spa servizi ad un prezzo concorrenziale, senza avere l'ammontare dei costi fissi della società Avio; sono stati inoltre trasferiti dalla società Avio, avente il medesimo gruppo dirigente della Catullo, alla società AGS i mezzi di proprietà della società Avio, permettendo ad AGS di offrire servizi in concorrenza alla società partecipata dalla Catullo e di aumentare la quota di mercato presso lo scalo veronese. È stato inoltre trasferito personale dipendente formato da Avio Handling alla società concorrente AGS; con decreto legislativo n.18 del 13 gennaio 1999 è stata recepita la direttiva europea 96/67 CE relativa al libero accesso al mercato dei servizi di handling , ossia l'assistenza, a terra per l'imbarco e lo sbarco delle merci e dei passeggeri negli aereoporti della Comunità europea: negli aereoporti con più di due milioni di passeggeri o traffico merci superiore a 50.000 tonnellate è riconosciuta la libera concorrenza nei servizi di handling sulla base dei requisiti di cui all'articolo 13 del decreto; per svolgere l'attività di handling è necessario acquisire la relativa certificazione da parte dell'ENAC, che vi provvede in conformità con la verifica del rispetto dei requisiti di cui all'articolo 13 del decreto legislativo n.18 del 1999: alla data odierna il certificato di AGS, in apposita sezione del sito di ENAC, risulta «in corso di rinnovo»; nel 2011 la situazione economica di Avio, neocostituita e già molto indebitata, peggiora a causa di onerosi contratti sottoscritti con alcune compagnie, per forniture di servizi che la controllata Catullo avrebbe richiesto di rispettare. Nel contempo AGS riesce a fornire servizi a prezzi fuori mercato ad altre compagnie, che si sono poi rivelate tra l'altro più rispettose nei tempi di pagamento, grazie alle agevolazioni di fatto concesse dalla Catullo, tramite la concessione in uso delle strutture, del personale e dei mezzi di Avio. Questo avrebbe portato pian piano all'erosione delle quote di traffico, accelerando in Avio la crisi aziendale, che anche la controllante Catullo definisce nel proprio bilancio come «perdita di fatturato a favore del secondo handler»; un gruppo di lavoratori il 20 dicembre 2011 presenta un esposto presso la procura di Verona per la modalità della cattiva gestione da parte della Catullo spa che ha portato l'azienda partecipata nel baratro: dall'esposto emerge «un ente di gestione assolutamente inerte ed anzi compiacente di fronte alle violazioni della libera concorrenza a danno della propria società»; tali valutazioni vengono trasmesse anche all'ENAC, per quanto di competenza, con lettera raccomandata AR inviata il 22 dicembre 2011, senza ottenere alcuna risposta; nell'esposto i lavoratori illustrano che «Pare priva di ogni e qualsivoglia logica commerciale la vendita di tali beni strumentali alla Airport Global Service, affinché quest'ultima possa offrire servizi in concorrenza con la società controllata Avio Handling srl». «L'assenza di ogni e qualsivoglia disponibilità di mezzi e strutture proprie, non è solo una palese violazione delle direttive ENAC, ma impedisce di poter assicurare il corretto svolgimento del servizio di assistenza a terra, posto che l'indisponibilità anche temporanea di mezzi da noleggiare ne provocherebbe l'interruzione»; nel 2012 i sindacati dei lavoratori denunciano che «il piano industriale che prevede di razionalizzare i costi [...] si fonda sulla volontà di esternalizzare lavoro e mezzi; il deficit di Avio è prodotto da inefficienze e sprechi che si generano ai piani alti» ( L'Arena , 13 luglio 2012); il 5 settembre 2012 l'assemblea dei soci delibera la liquidazione volontaria della società Avio Handling, con previsione per lo scioglimento della società al 31 dicembre 2013. Ad oggi la società non è ancora stata sciolta; il 20 dicembre 2012 la società GH, tramite accordi con le parti sociali, subentra a condizioni di favore, ottenendo deroghe al CCNL e aggiramento delle tutele di cui all'articolo 2112 del codice di procedura civile: dal 18 febbraio 2013 inizia ad operare nello scalo veronese, acquisendo contratti, beni, attrezzature e mezzi di Avio Handling, con il trasferimento di 110 dipendenti sui 219 in carico ad Avio Handling, con contropartita la riduzione dello stipendio e la sottoscrizione del licenziamento volontario e di clausole liberatorie nei confronti di Avio; il personale residuo di Avio, 90 dipendenti, viene posto in Cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore, dall'8 marzo 2013 al 23 dicembre 2013, per la maggior parte anziani, giovani mamme o persone con problemi di salute. La Cassa integrazione guadagni straordinaria viene successivamente rinnovata fino alla fine del 2014 per 76 dipendenti, mediante un accordo firmato presso la regione Veneto, in data 11 dicembre 2013, in cui si accenna anche alla «realizzazione di nuove attività commerciali che potrebbero portare nuove opportunità di lavoro anche ai dipendenti di Avio Handling attualmente in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, come risulta dal Piano industriale approvato dagli azionisti della Catullo il 5 luglio 2013 e condiviso il 12 settembre 2013 con le organizzazioni sindacali»; Catullo spa subappalta alla società GH, senza svolgere bandi di gara, anche il servizio assistenza disabili (PRM), la sala VIP e il presidio notturno, lasciando in Cassa integrazione guadagni straordinaria il proprio personale e quello di Avio Handling, partecipata al 100 per cento di una partecipata pubblica, a vantaggio di aziende private; la Catullo è stata già sotto i riflettori negli ultimi anni: nel 2013 la procura ha indagato su alcune ipotesi di reato, dalla malversazione ex articolo 315 del codice di procedura penale, alle false comunicazioni sociali e al falso in bilancio, che coinvolgerebbero i vertici dell'aereoporto nella gestione dei conti della società, al fine di individuare le cause di questa voragine, analizzando tutti i costi iscritti al bilancio, e capire dove sono finite le risorse. Nella precedente gestione, il consiglio d'amministrazione non avrebbe comunicato ai soci dati reali sullo stato del bilancio, nascondendo le esatte cifre di spese ed entrate (articolo su L'Arena del 3 luglio 2013); nel 2014 inoltre procede l'operazione di ingresso di Save, società operante a Venezia: la giunta del comune di Verona ha dato il via libera al conferimento delle proprie 111.563 azioni, per un valore di oltre 3,5 milioni di euro (a fronte di una stima della Catullo di 50 milioni di euro) alla newco Aerogest il cui capitale sociale iniziale era di 150 mila euro ma ora, in virtù della perizia di stima, con l'aumento del capitale sociale con l'ingresso di Save, sale a 170 mila euro; da un articolo del quotidiano L'Arena del 19 luglio 2014, è emerso che con una giunta comunale straordinaria l'amministrazione di Verona ha deciso di conferire le proprie quote della Catullo Spa ad Aerogest, e di promuovere un'azione di responsabilità nei confronti degli organi societari in carica all'epoca dei fatti compiuti dal direttore generale, nel biennio 2010-2011, dando incarico al sindaco di esprimere parere favorevole in occasione delle assemblee dei soci programmate il 21 e il 30 luglio. Fino ad ora l'azione di responsabilità era stata avanzata solo nei confronti del direttore generale in carica nel 2011, anno in cui si sono registrati i 26 milioni di perdite; la decisione della giunta ha preso impulso anche dalla verifica sui conti del biennio suddetto affidata ad una società di consulenza per accertare eventuali irregolarità, in relazione alla concessione di incentivi dati alla compagnia aerea Ryanair e all'operazione di acquisto dell'area Kiwi. La delibera del comune conclude dicendo che «la prevalente giurisprudenza dispone che, in presenza di atti dannosi derivanti da una cattiva gestione della società, l'ente locale socio ha l'obbligo di proporre l'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della società e che tale decisione non è frutto di una scelta discrezionale, ma costituisce un atto dovuto, in quanto risponde a precisi obblighi di tutela del patrimonio in capo all'ente pubblico»; dal 23 luglio 2014 inoltre la Save ha acquisito anche 31 mila azioni della Catullo, a 31,7 euro, detenute dal comune di Villafranca di Verona, che in totale ne deteneva 41.899–: se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tutti i fatti sopra esposti; se il Ministro interrogato intenda verificare se l'ENAC abbia effettuato i controlli previsti dai propri regolamenti e le verifiche di idoneità dei prestatori di handling, stabiliti dall'articolo 13 del decreto legislativo n.18 del 1999, in capo alla società Airport Global Service spa; se il Ministro interrogato intenda verificare se ENAC abbia dato riscontro alle segnalazioni inviate da un gruppo di lavoratori, tramite il loro legale, in data 22 dicembre 2011, citate in premessa; quali iniziative il Ministro intenda assumere affinché il processo di liberalizzazione del servizio di handling nel trasporto aereo non avvenga a discapito dei livelli occupazionali e della situazione di precarietà dei contratti dei lavoratori, salvaguardando i lavoratori attualmente in Cassa integrazione guadagni straordinaria e rispettando, anche con l'ingresso del nuovo socio veneziano Save, gli impegni assunti con il piano industriale approvato dagli azionisti della Catullo il 5 luglio 2013 e condiviso il 12 settembre 2013 con le organizzazioni sindacali, in base al quale è stata concessa la Cassa integrazione guadagni straordinaria nel dicembre 2013, prevedendo quindi, nella stesura del nuovo piano industriale in capo al nascente soggetto il completo reimpiego del personale ad oggi, in base ai precedenti accordi, ancora in Cassa integrazione guadagni straordinaria. 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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03707 presentata da BUSINAROLO FRANCESCA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 02/10/2014
Camera dei Deputati
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
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AGOSTINELLI DONATELLA (MOVIMENTO 5 STELLE)
BALDASSARRE MARCO (MOVIMENTO 5 STELLE)
COLLETTI ANDREA (MOVIMENTO 5 STELLE)
DA VILLA MARCO (MOVIMENTO 5 STELLE)
FRACCARO RICCARDO (MOVIMENTO 5 STELLE)
ROMANO PAOLO NICOLO' (MOVIMENTO 5 STELLE)
SORIAL GIRGIS GIORGIO (MOVIMENTO 5 STELLE)
TURCO TANCREDI (MOVIMENTO 5 STELLE)
ZOLEZZI ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE)
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