INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02533 presentata da SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100222

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02533 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA lunedi' 22 febbraio 2010, seduta n.287 SIRAGUSA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: l'11 febbraio 2010, diversi organi di stampa riportavano la notizia dell'apertura di una inchiesta da parte della procura della Repubblica di Palermo sullo smaltimento del percolato nella discarica di Bellolampo: l'ipotesi e' quella di «disastro ambientale»; sono indagati nell'inchiesta il commissario liquidatore dell'Amia, Lo Cicero, e altre cinque persone, tra le quali i funzionari dell'Amia Aldo Serraino e Giovanni Gucciardo, che si sono alternati nella gestione del sito; i pubblici ministeri ipotizzano i reati di disastro colposo, gestione non autorizzata di rifiuti speciali e traffico di rifiuti; nell'area della discarica, il liquido che nasce dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla loro decomposizione, ha formato una sorta di enorme lago, 100 metri di diametro contenente 2.500 metri cubi di percolato, che e' tracimato oltre la recinzione dell'area; un pool di esperti nominati dai magistrati ha raccolto e sta esaminando campioni della sostanza anche per accertare se esista un rischio di inquinamento per le falde acquifere utilizzate per alimentare i rubinetti di gran parte della citta' di Palermo; la posizione della discarica comporta che suolo, falde idriche, acque superficiali, aria, paesaggio e strutture residenziali siano esposti al pericolo di contaminazione in quanto non protetti da altro che dalla distanza e dalle circostanze atmosferiche; al centro dell'indagine ci sono anche le ecoballe provenienti dalla raccolta differenziata che, invece di essere smaltite nei centri speciali, sarebbero finite in discarica insieme ai rifiuti ingombranti e ai tronchi delle palme uccise dal punteruolo; il percolato va trattato e portato in siti speciali per lo smaltimento; come si legge in un articolo di la Repubblica dell'11 febbraio 2010, la discarica di Bellolampo conferisce il percolato a tre impianti esterni (uno dell'Amap, uno a Gioia Tauro e uno a Carini), ma non e' sufficiente, come ha spiegato Lo Cicero che pero' ha dichiarato che «al momento non c'e' rischio di inquinamento per le falde acquifere». «Il lago si e' creato dopo le piogge eccezionali - spiega - i detriti piovuti dalla montagna hanno scavalcato il muretto di contenimento di 50 centimetri: ci stiamo attrezzando per alzarlo e per prosciugare il percolato». in realta' il lago di percolato si forma assai di frequente nella discarica, come e' avvenuto anche durante la visita della Commissione bicamerale sui rifiuti a settembre 2010; questa indagine va ad aggiungersi a quelle riguardanti la gestione amministrativa di Amia per la quale il tribunale fallimentare ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica, e ha dichiarato lo stato di insolvenza; il provvedimento ha contestualmente stabilito che l'azienda sara' temporaneamente sottoposta all'amministrazione straordinaria da parte di tre commissari gia' indicati dal ministero dell'economia e delle finanze Paolo Lupi, Giuseppe Romano e Salvatore Sorbello; intanto il giudice dell'udienza preliminare di Palermo Giuseppe Sgadari ha rinviato a giudizio per falso in bilancio l'ex presidente dell'Amia, il Senatore del Popolo della liberta' Enzo Galioto, l'ex direttore generale della societa', Orazio Colimberti, e altre sette persone tra cui i componenti dell'ex consiglio di amministrazione, per falso in bilancio e falsi sulle relazioni delle societa' di revisione. Imputata anche l'azienda per non avere vigilato sull'operato dei propri amministratori; Amia e' stata di recente posta in liquidazione e sottoposta a gestione commissariale; sulla stampa del 17 e 18 febbraio 2010 si evidenzia che la citta' e' ancora una volta sommersa dai rifiuti; a gennaio 2010 e' stata prorogata l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 5 febbraio 2009 «Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Palermo. (Ordinanza n. 3737)» con la quale il prefetto di Palermo e' stato nominato Commissario per l'emergenza -: quali azioni siano state messe in atto a seguito dell'ordinanza che ha sancito lo stato di emergenza, segnatamente per la bonifica della discarica di Bellolampo; se corrisponda a verita', come si evince dagli articoli di stampa, che la gestione della discarica sia stata lasciata all'Amia, seppure quest'ultima, come evidenziato in premessa, non sia palesemente in grado di affrontare un problema grave quanto la presenza di una tal quantita' di percolato; se corrisponda a verita', come si evince dagli articoli di stampa, che i commissari liquidatori indicati dal Ministero dell'economia e delle finanze non abbiano ancora assunto le loro funzioni, con l'effetto di ritardare i pagamenti verso i creditori. (5-02533)
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