INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02483 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100216

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02483 presentata da LUIGI BOBBA martedi' 16 febbraio 2010, seduta n.283 BOBBA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: in data 11 dicembre 2008 l'interrogante ha presentato l'interrogazione n. 4-01866 sulla difficile e non trasparente situazione della cartiera Ermolli di Crevacuore; in data 9 giugno 2009 il sottosegretario di Stato, Adolfo Urso, nel rispondere all'interrogazione faceva presente: «Non si puo', inoltre, nascondere come, fin dall'ammissione della societa' Cartificio Ermolli alla procedura di amministrazione straordinaria, lo stabilimento di Crevacuore presentasse delle criticita', tanto che la Direzione del Ministero dello sviluppo economico, competente per materia, aveva piu' volte ribadito delle perplessita' in ordine alla fattibilita' economica-finanziaria del progetto di piena ripresa produttiva dello stabilimento di Crevacuore. Tuttavia, le manifestazioni di interesse pervenute alla procedura per tale stabilimento avevano fatto propendere per l'approvazione del programma di cessione anche per la sede di Crevacuore, cosi' come proposto dal commissario straordinario.»; lo stesso sottosegretario sottolineava inoltre che: «Gli stessi commissari, su richiesta del competente ufficio della Direzione generale del Ministero dello sviluppo economico, precisavano che solo dagli organi di stampa erano venuti a conoscenza delle difficolta' attuali dello stabilimento di Crevacuore, potendosi solo ipotizzare che esse fossero derivate dall'aggravamento della crisi del settore cartario. Crisi che ha indotto la proprieta' a scelte industriali sulle quali, essendo scaduto il cosiddetto biennio di garanzia, la procedura non puo' attualmente interferire.»; in questi giorni gli 85 lavoratori della cartiera di Crevacuore, che attendono la definizione della loro situazione da parte della dirigenza da circa due anni, hanno occupato lo stabilimento, anche in seguito ad uno smantellamento, effettuato di notte tramite tir, durante il quale sono stati trasferiti macchinari e attrezzature essenziali alla produzione, come dimostrato da un sopralluogo successivo; dai mezzi di stampa si e' appreso che, sempre in queste ultime settimane, la cartiera e' stata soggetta anche a furti, che hanno comportato la sottrazione di materiali quale il rame, ma anche documenti dagli uffici; lo stabilimento rischia di diventare una scatola vuota, non piu' appetibile per eventuali compratori e, a tal proposito, la regione Piemonte conferma che vi sono alcuni imprenditori del settore interessati all'acquisto dello stabilimento a seguito di una valutazione del valore di mercato dello stesso; da quanto risulta, l'assessore regionale Andrea Bairati, ha scritto al presidente della GeCart, Stefano Ciani, titolare della societa' che gestisce diverse cartiere, tra cui quella di Crevacuore, per sollecitarlo a confermare la volonta' di vendita onde poter trattare con i possibili acquirenti, unici in grado di garantire un futuro all'azienda e ai suoi dipendenti; ad oggi il proprietario non solo non ha chiarito la propria situazione relativa allo smantellamento, ma non ha neppure dichiarato la sua volonta' riguardo ad una possibile vendita, visto che, approfittando della cessazione di un ramo di azienda, ha ottenuto la cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga fino al 13 dicembre 2010; sembra evidente all'interrogante che la crisi economica, anche del settore cartario, non sia la causa effettiva di una gestione aziendale quantomeno non trasparente e che sfrutta ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione guadagni straordinaria, per investire in altre attivita', vista la recente acquisizione di altra cartiera ad Ascoli da parte dello stesso proprietario e che pone in essere, tramite cessazione di ramo d'azienda, una strategia di progressive esternalizzazioni; e' altresi' evidente che il trasferimento dei macchinari possa essere considerato quantomeno illecito, in quanto possono essere trasferiti in altra sede solo i materiali gia' lavorati e le materie prime; il sottosegretario Urso nel concludere la risposta all'interrogazione 4-01866 precisava: «Il Ministero dello sviluppo economico continuera' a monitorare l'evolvere della vertenza, relativa alla Cartiera Ermolli, e resta disponibile, ove richiesto dalle parti, ad aprire un tavolo di confronto.» -: se i Ministri interrogati intendano procedere alla convocazione urgente di un tavolo, al quale partecipino il titolare della GeCart, signor Stefano Ciani e l'amministratore delegato, signor Giuseppe Tobia, la regione Piemonte, la provincia di Biella, i sindacati e le rappresentanze dei lavoratori, al fine di verificare le reali intenzioni del proprietario, e valutare l'opportunita' e l'urgenza della cessione di un'azienda che potrebbe essere ancora produttiva e che peraltro costituisce il piu' importante e antico insediamento industriale della Val Sessera. (5-02483)
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