INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02121 presentata da GEBHARD RENATE (MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE) in data 11/02/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02121 presentato da GEBHARD Renate testo di Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171 GEBHARD e SCHULLIAN . — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: il comma 17 del disegno di legge di stabilità per il 2014, nel testo giunto dal Senato, conteneva una norma inserita dall'altro ramo del Parlamento, che eliminava l'obbligo per i produttori agricoli esonerati dalla dichiarazione IVA di comunicare all'amministrazione finanziaria le operazioni rilevanti a fini IVA (cosiddetto «spesometro»); il comma in questione abrogava l'articolo 36, comma 8- bis del decreto-legge n.179 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n.221; tale norma aveva assoggettato i produttori agricoli esonerati dalla dichiarazione IVA, all'obbligo di comunicazione all'amministrazione finanziaria delle operazioni rilevanti a fini IVA (cosiddetto «spesometro»); si ricorda che i produttori agricoli che hanno realizzato, o in caso di inizio di attività prevedono di realizzare, un volume d'affari non superiore a 7 mila euro sono esonerati dal versamento dell'Iva e da tutti gli obblighi documentali e contabili dall'articolo 34, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica n.633 del 1972 (Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto); nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità presso la Commissione Bilancio della Camera il comma, contenente l'abrogazione dell'articolo 36, comma 8, è stato sorprendentemente soppresso; sfugge la logica sottesa a tale intervento soppressivo, in quanto l'abrogazione del comma 17 non comportava per lo Stato un recupero di risorse e l'intervento rappresentava una mera semplificazione che non poteva che essere positivamente accolta dal mondo agricolo; infatti l'obbligo previsto dal comma 8- bis dell'articolo 36 del decreto-legge n.179 del 2012 non rappresentava altro che un ulteriore onere burocratico per i produttori agricoli, senza rappresentare nessun vantaggio diretto ne per l'imprenditore né per il consumatore; peraltro, le disposizioni di cui all'articolo 8- bis , di fatto annullano le esenzioni di cui all'articolo 34, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica n.633 del 1972; nel corso dell'esame in Commissione Bilancio del disegno di legge di Stabilità risulta dai resoconti il parere positivo dato dal Governo alla soppressione del comma 17–: per quale motivo il Governo abbia condiviso la proposta emendativa di soppressione di un'utile semplificazione burocratica per il mondo agricolo e se non ritenga di ripristinare la norma soppressa durante l'esame del disegno di legge di Stabilità presso la Commissione Bilancio, in uno dei provvedimenti che saranno all'esame del Parlamento nella prima parte del 2014. (5-02121)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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SCHULLIAN MANFRED (MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE) 
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