INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02028 presentata da CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 30/01/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02028 presentato da CAPARINI Davide testo presentato Giovedì 30 gennaio 2014 modificato Mercoledì 19 novembre 2014, seduta n. 334 CAPARINI , BUSIN , MOLTENI , ALLASIA , ATTAGUILE . — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: a seguito del passaggio dalla trasmissione analogica al digitale terrestre sono innumerevoli le difficoltà di ricezione del segnale, in particolare dei canali RAI, riscontrate in ampie aree del Paese; nella provincia di Biella, non è ancora possibile godere della visione dei programmi televisivi RAI nonostante paghino regolarmente il canone. Il 1 o agosto 2013 è stato siglato un accordo fra AGCOM, Ministero e RAI che, modificando alcune assegnazioni delle frequenze, avrebbe dovuto risolvere nei prossimi mesi le problematiche interferenziali ai danni del Multiplex 1, Piemonte incluso, e che le graduatorie stilate dallo stesso Ministero per l'assegnazione delle frequenze alle emittenti locali in Piemonte e Lombardia pubblicate avrebbero potuto, inoltre, modificare a breve il quadro pianificatorio risolvendo parte delle interferenze evidenziate; a Crespadoro (Vicenza) sono numerosi i problemi riferiti alla ricezione del segnale Rai, che in molti casi si limita ai 3 canali principali, anziché ai 15 pubblicizzati. La concessionaria, nel rispondere alle denunce dei cittadini ha semplicemente spiegato che la mancata visione dei vari canali è dovuta ad una mancanza di copertura del territorio per la quale non è responsabile la concessionaria pubblica; nei comuni facenti parte del la comunità montana della Valsassina, Val D'Esino e della Valvarrone in provincia di Lecco, comprendente 28 comuni per un totale di circa 20 mila abitanti che nel periodo turistico raggiungono le 100 mila presenze, perdurano le difficoltà di ricezione che rimangono gli stessi già fruibili con la vecchia tecnologia di trasmissione. Nel contempo gli operatori concorrenti il sistema radiotelevisivo nazionale (su tutti Mediaset e La 7) hanno provveduto ad ottimizzare l'emissione del segnale permettendo così la perfetta ricezione e visione dei relativi canali televisivi; in provincia di Rimini disfunzioni di diversa natura, spesso legate a specifiche condizioni meteorologiche. In alcune zone del territorio ulteriori segnali arrivano e interferiscono anche da altre regioni, come nel caso delle interferenze provocate dal ripetitore di Udine in Friuli Venezia Giulia, mentre recentemente sono stati segnalati un problema di abbassamento di potenza del ripetitore localizzato a San Marino e problemi al ripetitore di Monte Nerone; rispondendo a numerose interrogazioni in materia relative alla scarsa o assente copertura del segnale presentate presso la Commissione di vigilanza RAI, l'azienda concessionaria per l'area oggetto dell'interrogazione ha confermato l'esistenza delle problematiche interferenziali precisando di aver ripetutamente informato il Ministero dello sviluppo economico della questione; qualunque sia la causa alla base del problema della mancata ricezione del segnale RAI i cittadini convengono che non siano state attivate azioni mirate al fine di garantire una reale situazione di accesso al nuovo sistema che doveva offrire, nelle dichiarazioni iniziali, maggiori servizi, portando ad un miglioramento della situazione preesistente (tanto che a questo scopo sono state destinate alla RAI, negli ultimi anni, ingenti risorse ad esempio, nel decreto-legge n.225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n.10 del 2011, circa 60 milioni di euro); la Rai, in qualità di concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, così come previsto dall'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n.177, dovrebbe svolgere un servizio pubblico sul territorio italiano, sulla base di un contratto nazionale stipulato con il Ministero delle comunicazioni, assicurando a tutti i cittadini la possibilità di usufruirne; la discordanza fra quanto espresso nel contratto di servizio e la realtà dei fatti mina la credibilità e la trasparenza del sistema radiotelevisivo pubblico, e ne mette in dubbio l'affidabilità; in Commissione Trasporti della Camera dei deputati giace una risoluzione che impegna il Governo a consentire alle emittenti locali la trasmissione di marchi, programmi o palinsesti di emittenti nazionali, misura che consentirebbe di risolvere l'annosa questione della carenza frequenziale della concessionaria pubblica radiotelevisiva nelle aree marginali del Paese–: quali azioni di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere per far sì che il diritto di accesso alle reti del servizio pubblico radiotelevisivo sia garantito, attraverso la trasmissione in tecnica digitale terrestre, a tutti i cittadini italiani con copertura integrale sul territorio, così come previsto dall'articolo 45 del decreto legislativo n.177 del 2005 e dal contratto di servizio stipulato tra l'azienda e il Ministero. (5-02028)
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ATTAGUILE ANGELO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
BUSIN FILIPPO (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
MOLTENI NICOLA (LEGA NORD E AUTONOMIE) 
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