. "1"^^ . "2014-05-15T02:13:28Z"^^ . "Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02023 presentata da STEFANO ESPOSITO mercoledi' 28 ottobre 2009, seduta n.240 ESPOSITO e MARIANI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: l'area denominata «Basse di Stura» ha un'estensione di circa 147 ettari e si trova nella periferia nord di Torino, all'interno di una zona delimitata dalla sponda destra del torrente Stura di Lanzo a nord, dalla superstrada per Caselle a est, da via Reiss Romoli a sud e dalla strada dell'aeroporto a ovest; il sito ricade nella zona destinata dal piano regolatore generale comunale della citta' di Torino a parco urbano e fluviale, ed e' in parte compreso nel piano d'area - sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po e relativo piano d'area integrativo - area Basse di Stura; l'attuale morfologia dell'area e' il risultato di una serie di interventi antropici che a partire dall'inizio di questo secolo ne hanno modificato in maniera sostanziale le condizioni originarie, in particolare: a) le attivita' di estrazione di ghiaia (a seguito delle quali si sono formati i laghi di cava Bechis e Martini); b) la realizzazione di insediamenti industriali all'interno dell'area (area ex stabilimento Rifometal, impianti di betonaggio lungo la sponda dello Stura, stabilimento Rockwood e inceneritore Stureco nell'area Fenice, oggi dismesso); c) la realizzazione di una serie di discariche industriali in parte collegate agli stabilimenti presenti all'interno delle Basse di Stura (discarica Rifometal) in parte ad attivita' produttive esterne all'area (altopiano e vasche Deltasider, discarica Solfatara); in tale area si e' riscontrata una compromissione delle matrici ambientali non imputabile ad un'unica sorgente di contaminazione, ma alla presenza di svariate aree potenzialmente impattanti, in particolare quelle adibite all'interramento incontrollato di rifiuti misti industriali e assimilabili agli urbani, che si e' protratto nei decenni passati; gli interventi di bonifica gia' realizzati riguardano l'area - di circa 8.000 metri quadrati - dove era ubicata la discarica Rifometal, ex proprieta' Teksid ed attualmente di proprieta' del comune di Torino, di circa 80.000 metri cubi di rifiuti di sale esausto utilizzato come coprente nei forni rotativi della seconda fusione dell'allumino e di polveri di abbattimento provenienti dalla Rifometal e dalla Metalcernita; il progetto di bonifica ha previsto una messa in sicurezza permanente dei rifiuti mediante la realizzazione di una barriera impermeabile costituita da diaframmi plastici, al fine di garantire l'isolamento del corpo discarica dall'acquifero ghiaioso-sabbioso circostante onde evitare dispersione di contaminanti in falda; l'intervento ha permesso anche la rimodellazione della superficie e la realizzazione di un capping per impermeabilizzare, al fine di evitare infiltrazioni di acque meteoriche nel corpo discarica e garantire un efficace drenaggio delle stesse, nonche' l'installazione di punti di emissione fissi dotati di filtri biologici per convogliare i vapori ammoniacali che si generano per contatto delle scorie con l'umidita'; l'intervento, per un importo complessivo di 5.5 miliardi di lire, e' terminato nel dicembre 2001; un ulteriore intervento di bonifica riguarda l'area «Cimimontubi», di circa 70mila metri quadrati, attualmente di proprieta' del comune di Torino, che trae origine a seguito del riempimento della depressione in prossimita' di via Reiss Romoli con oltre un milione di metri cubi di scorie di acciaieria provenienti dall'attivita' siderurgica della FIAT SpA sino al 1982 e della Deltasider sino al febbraio 1989; all'interno di tale area sono state costruite due vasche della capacita' di 20.000 metri cubi ciascuna, contenenti fanghi, morchie oleose e melme di verniciatura, per la messa in sicurezza delle quali e' stato; necessario un intervento particolarmente complesso, finanziato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con delibera CIPE del 23 aprile 1997, per un importo complessivo di lire 13 miliardi circa, e che e' stato ultimato nel 2003; buona parte dell'area deve essere ancora bonificata e l'agenzia ARPA sta predisponendo una relazione generale riportante i risultati delle indagini di caratterizzazione relative a tutto il sito, a seguito della quale il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, tramite conferenza dei servizi, dovra' avviare gli interventi necessari per la, bonifica; la conferenza dei servizi tenutasi nel giugno 2009, ha deliberato di richiedere alle pubbliche amministrazioni interessate di procedere alla sottoscrizione di un accordo di programma per la definizione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza d'emergenza e successiva bonifica del sito di interesse nazionale «Basse di Stura»; nella relazione dell'ARPA sono indicate le sostanze nocive presenti nella zona e le relative concentrazioni, nonche' le percentuali di superamenti dei valori limite; l'Arpa ha inoltre eseguito tre campagne di monitoraggio sulle acque sotterranee, al fine di ricostruire lo stato di contaminazione dell'intera area; a seguito di dette indagini sono state riscontrate presenze significative di diverse sostanze altamente inquinanti quali Cromo VI, Alluminio, Manganese, Solventi Organoalogenati, Fluoruri, Ammoniaca, Azoto Nitroso; nel corso delle conferenze dei servizi e' stato evidenziato che attualmente le priorita' su cui intervenire, in attesa della realizzazione completa degli interventi, consistono nella realizzazione di coperture provvisorie sulle discariche, onde evitare dispersione polveri e infiltrazione di contaminanti nelle acque sotterranee; la relazione dell'ARPA non indica i costi sostenuti fino ad ora, ne' i tempi e le risorse necessarie per il completamento degli interventi di bonifica -: se il Governo abbia individuato le risorse necessarie per consentire l'ultimazione della bonifica e della messa in sicurezza dell'area «Basse di Stura»; in quali tempi i ministri interrogati ritengano si possa giungere alla conclusione del piano di bonifica della zona. (5-02023)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02023 presentata da ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091028"^^ . . "20091028-20100714" . "ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "5/02023" . . . . "MARIANI RAFFAELLA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . _:B51bbbb98a521a7ca3ec8a8b4d87b3c22 . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02023 presentata da ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091028" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE" . _:B51bbbb98a521a7ca3ec8a8b4d87b3c22 "20100714" . _:B51bbbb98a521a7ca3ec8a8b4d87b3c22 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE" . _:B51bbbb98a521a7ca3ec8a8b4d87b3c22 . _:B51bbbb98a521a7ca3ec8a8b4d87b3c22 .