INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01964 presentata da DA VILLA MARCO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 22/01/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01964 presentato da DA VILLA Marco testo presentato Mercoledì 22 gennaio 2014 modificato Martedì 28 gennaio 2014, seduta n. 161 DA VILLA , CRIPPA . — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: il dottor Leonardo Senni fino al 31 dicembre 2013 ha ricoperto il ruolo di capo del dipartimento energia del Ministero dello sviluppo economico (MISE); a partire dal 1 o gennaio 2014 è stato nominato amministratore delegato di Ariston Thermo, gruppo specializzato nella produzione e vendita di caldaie e pompe di calore ad alta efficienza energetica; l'acquisto di questi prodotti in Italia, come riportato dalla pagina «Pompe di Calore» presente sul sito del Gestore servizi energetici (G.S.E.), è incentivato da importanti detrazioni fiscali (dal 50 per cento al 65 per cento a seconda dei casi), dal «’Conto Termico», istituito dal decreto ministeriale 28 dicembre 2012 e dai Titoli di efficienza energetica (TEE), anche conosciuti come «certificati bianchi», che rappresentano un meccanismo di incentivazione del risparmio energetico negli usi finali dell'energia; il fine di queste agevolazioni è quello di favorire l'adozione da parte dei clienti di strumenti ad alta efficienza energetica; ancora oggi, il dottor Senni compare nell'organigramma del dipartimento Energia del MISE; sul suo profilo pubblico del social network professionale «Linkedin», lo stesso Senni descrive la propria attività al MISE come «Responsabile nella definizione e promulgazione della politica energetica in Italia: (le mansioni sono quelle di identificare e valutare) strategie, obiettivi, le leggi, regolamenti e sistemi di incentivazione. (mi occupo di) tutti gli argomenti energetici fondamentali inclusi: luce, efficienza energetica, energie rinnovabili, petrolio e gas (raffinazione e distribuzione)»; è evidente che si tratti di un chiaro conflitto d'interessi, in quanto Ariston Thermo risulta essere una delle aziende leader nel settore con un fatturato globale di 1,32 miliardi di euro e con 6,9 milioni di prodotti venduti all'anno, come risulta dall'articolo pubblicato in data 11 gennaio 2014 dal giornale online www.lanotiziagiornale.it ; l'ex capo dipartimento, come si può leggere dalla sua intervista contenuta dall'articolo del già citato quotidiano online www.lanotiziagiornale.it , dichiara che «quello del conflitto d'interessi è un tema che effettivamente mi sono posto con il Ministro e il capo di gabinetto». Alla fine, ha continuato, «abbiamo considerato che Ariston produce in Italia solo il 10 per cento del fatturato e che le pompe di calore e le caldaie, ovvero i prodotti destinatari degli incentivi, rappresentano a loro volta solo il 2 per cento del volume d'affari». Per questo, ha detto l'ex dirigente del Ministero, «ci è sembrato che l'ipotesi di conflitto d'interesse fosse minimale»; tale dichiarazione è messa in discussione però dallo stesso sito del gruppo Ariston Thermo, considerando che all'interno di esso vi è un'intera sezione in cui sono descritte accuratamente le modalità con le quali accedere agli incentivi esistenti per l'acquisto di prodotti come le caldaie a condensazione, pompe di calore e collettori solari termici. Ciò farebbe supporre che l'azienda punti con forza proprio su un mercato che, come può considerarsi quello domestico, non parrebbe esattamente irrilevante per l'azienda; premesso che l'AEEG, che svolge attività regolatoria delle tariffe energetiche, prevede per i propri componenti l'incompatibilità con altre attività lavorative nel settore energetico, durante il mandato e per i quattro anni successivi; un dipendente pubblico dovrebbe svolgere la sua mansione in modo imparziale e indipendente oltre che con un orientamento rivolto al pubblico interesse, motivo in più per cui questa nomina improvvisa non può che destare perplessità–: se ritenga il comportamento del signor Senni descritto in premessa come evidente conflitto d'interessi e quali iniziative intenda adottare al fine di evitare conflitti di interessi nei passaggi diretti di figure dirigenziali tra pubblico e privato. (5-01964)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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