INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01736 presentata da TORCHIO GIUSEPPE (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19931015

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01736_11 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro delle finanze. - Per conoscere - premesso che: con l'attivazione delle Direzioni Generali delle Entrate e delle Direzioni Compartimentali del territorio, ai sensi dell'articolo 75 del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 n. 287, sono soppresse le Intendenze di Finanza e le relative competenze sono attribuite a norma del successivo articolo 79; fino alla data di entrata in esercizio degli uffici delle Entrate e del Territorio le funzioni di competenza delle soppresse Intendenze sono esercitate dai competenti comparti delle medesime Intendenze che operano quali sezioni staccate rispettivamente della Direzione regionale delle Entrate e della Direzione Compartimentale del Territorio che le coordinano per la parte di competenza; le Direzioni regionali delle Entrate e le Direzioni Compartimentali del Territorio, fino al completo funzionamento dei propri servizi, esercitano le proprie funzioni anche attraverso i corrispondenti reparti delle soppresse Intendenze di Finanza; con la soppressione delle Intendenze c'e' chi vuole l'assegnazione degli Intendenti di finanza nelle Direzioni regionali per assumere la direzione dei singoli servizi creati col decreto ministeriale 10/93; tale tesi, non avvalorata da alcuna disposizione legislativa, si pone in contrasto con la normativa regolamentare dettata dal decreto del Presidente della Repubblica 287/92, dal quale emerge che la soppressione delle Intendenze di finanza non comporta la contestuale eliminazione o riduzione dei relativi servizi e attribuzioni che sopravvivono nella loro interezza, complessita' e rilevanza tributaria, rendendo compatibili con essi la sopravvivenza del dirigente coordinatore; tali servizi, peraltro, saranno devoluti in massima parte agli istituendi uffici delle Entrate e del territorio, rendendo la loro gestione da parte delle Direzioni regionali meramente provvisoria; peraltro, ad avviso di molti soggetti interessati e della stessa utenza sembrerebbe piu' rispondente ai princi'pi di buon andamento e convenienza amministrativa non stravolgere un assetto organizzatorio che vede uno sbocco nel breve periodo, a livello provinciale, negli Uffici delle Entrate e del territorio; al contrario, l'eliminazione dell'Intendente di Finanza, istituzionalmente preposto alla direzione e coordinamento di tali servizi, determinerebbe un vuoto decisionale con conseguenze negative inimmaginabili per gli interessi dell'Amministrazione finanziaria e dei contribuenti; inoltre, la concentrazione degli Intendenti a livello regionale e la contestuale attribuzione ad essi della responsabilita' dei singoli servizi nell'intero ambito regionale determinerebbe difficolta' facilmente comprensibili nei servizi stessi particolarmente nelle regioni con numerose province; difatti la mancata conoscenza delle varie realta' amministrative provinciali da parte del dirigente preposto al servizio comporterebbe ineluttabilmente un rallentamento nell'attivita' decisionale ed un disorientamento generalizzato nell'utenza, che si attende, invece, sempre piu' sicuri punti di riferimento e celerita' nello svolgimento dell'attivita' amministrativa; il particolare momento storico richiede tempi certi e brevi in sintonia con le previsioni temporali del regolamento di attuazione degli articoli 2 e 4 della legge 241/90 per il Ministero delle Finanze, di imminente pubblicazione; il venir meno repentinamente della funzione dell'Intendente di Finanza in provincia creerebbe smarrimento e preoccupazione tra i contribuenti ed inevitabili malumori che, aggiunti a quelli per ora esistenti tra la popolazione contro l'Amministrazione finanziaria, darebbero nuovi motivi per fomentare la rivolta fiscale; in merito alla istituzione di questi nuovi uffici, si ritiene opportuno riportare il pensiero espresso dall'attuale Ministro per la Funzione Pubblica Prof. Sabino Cassese, in una relazione tenuta a Milano nel maggio 1989 il quale ha affermato: "In periferia viene ripresa l'idea, peraltro da altri criticata, della Commissione Santalco delle direzioni regionali di Finanza, le quali pero', secondo la proposta, dovrebbero essere suddivise in servizi corrispondenti alle direzioni centrali, sicche', c'e' da chiedersi che senso abbia costituire un ufficio regionale il quale poi sia uno e trino, o uno e quadruplo, o uno e quintuplo o quanto volete, e cioe' debba ridurre nel suo seno tutte le ripartizioni dell'Amministrazione centrale, questo strumento di unificazione perderebbe quindi il suo significato"; nonostante cio', con la legge 29 ottobre 1991 n. 358, sono state istituite le Direzioni regionali delle Entrate e le Direzioni Compartimentali del territorio, con una organizzazione interna che, per alcune Direzioni regionali delle Entrate prevede 9 servizi e all'interno XIV Divisioni e per le Direzioni Compartimentali del Territorio 5 servizi, ai quali saranno preposti dei dirigenti; tale struttura, che assomiglia a piccoli ministeri regionali delle finanze, assorbira' mediamente in ogni regione un Dirigente generale e 28 dirigenti, che per le 20 regioni costituisce un rilevante numero di circa 500 dirigenti, i quali unitamente a piu' di 5.000 dipendenti, verranno sottratti agli uffici operativi, con buona pace per la futura organizzazione degli istituendi Uffici delle Entrate e del territorio; per ovviare a siffatti inconvenienti, da piu' parti si afferma che basterebbe affidare, sino alla costituzione degli Uffici delle Entrate e del territorio, agli Intendenti di Finanza il coordinamento dei Reparti delle soppresse Intendenze, in modo da non provocare la sicura paralisi dei cennati reparti con grave nocumento per l'Amministrazione finanziaria e per i contribuenti; mentre si puo' agevolmente rilevare come gli Intendenti di Finanza abbiano dimostrato di possedere elevate capacita' professionali ed organizzative, competenza giuridica, alto senso del dovere e di dedizione allo Stato: qualita' tutte che ne fanno dei funzionari in grado di riconoscere anche diritti e ragioni dei numerosi contribuenti, che si rivolgono agli Uffici per la tutela dei loro diritti -: se il Governo non intenda fornire celermente in Commissione Finanze notizie in ordine agli orientamenti in materia, tenuto conto che il recente decreto legislativo n. 29 del 3 febbraio 1993 prevede l'istituzione di uffici provinciali subordinati agli uffici di livello inferiore operanti nell'ambito delle circoscrizioni in contraddizione con la prevista soppressione delle Intendenze di finanza e se non ritengano necessario porre allo studio l'adeguamento della legge e del regolamento di ristrutturazione del Ministero delle Finanze con riferimento all'istituzione degli uffici provinciali previsti dal decreto legislativo 29/93. (5-01736)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01736 presentata da TORCHIO GIUSEPPE (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19931015 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
CASTELLOTTI GUIDO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
PINZA ROBERTO (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
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5/01736 
TORCHIO GIUSEPPE (DEMOCRATICO CRISTIANO) 

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