INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01683 presentata da ALESSANDRI ANGELO (LEGA NORD PADANIA) in data 20090727

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01683 presentata da ANGELO ALESSANDRI lunedi' 27 luglio 2009, seduta n.209 ALESSANDRI, POLLEDRI e LAURA MOLTENI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: nel comune di Sarmato, in Emilia Romagna, esiste un'elevata concentrazione di aziende che producono un'elevata pressione antropica sul territorio, dal punto di vista dei consumi energetici e dei consumi delle risorse idriche e soprattutto dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico; gli studi dell'Agenzia regionale prevenzione a ambiente (ARPA) del 2001 suggeriscono di evitare nuovi insediamenti o ampliamenti per garantire la sostenibilita' ambientale del territorio, ma gli impianti hanno continuato, invece, a proliferare con autorizzazioni da parte delle autorita' locali; in passato sono state effettuate analisi dall'ARPA, ma non c'e' traccia effettiva di analisi condotte dall'ASL, anche se, nel 2008, in Consiglio comunale si e' parlato di dati epidemiologici, effettuati ma mai resi noti; nelle aziende scottine sembra che tutti i dipendenti sono morti per tumore, ma non sono state effettuate apposite indagini; la discarica di Agazzino (a cielo aperto) risulta chiusa ma non dismessa o bonificata; nel marzo 2009 e' stata avviata l'attivita' dell'impianto di compostaggio di rifiuti urbani biodegradabili, in localita' Berlasco (ai confini con il comune di Borgonovo), per un'attivita' sperimentale di 12 mesi per la calibratura delle macchine; l'impianto e' conforme al piano provinciale della gestione dei rifiuti ed e' autorizzato a trattare 50.000 tonnellate all'anno di compost (temporaneamente tratta 25.000 tonnellate all'anno); l'autorizzazione prevede la delocalizzazione del vecchio impianto, la regolamentazione delle operazioni, tutte svolte al chiuso, adeguamenti stradali e opere di salvaguardia ambientale; al fine di migliorare la qualita' del territorio le analisi ARPA e gli studi effettuati tra 1999 e 2001 consigliavano: il collettamento e la depurazione delle acque reflue urbane, con reti duali che separano le acque reflue domestiche da quelle meteoriche e permettono il riuso delle acque reflue; la razionalizzazione degli apporti di nutrienti in agricoltura; la razionalizzazione dei consumi energetici; l'adeguamento delle attivita' generanti emissioni odorigene con riduzione della produzione di composti maleodoranti (impianto produttivo Eridania) e riduzione delle emissioni odorigene attraverso la riduzione delle dimensioni dei cumuli dei materiali in stoccaggio, l'allontanamento dei percolati e altro; la valutazione con estrema cautela del possibile impiego di frazioni organiche di rifiuti solidi urbani (FORSU) ed altre matrici contenenti rifiuti di origine animale, in quanto potenziali fonti di precursori delle ammine e non indicati dal piano provinciale dei rifiuti; non risulta mai effettuato un esame sull'intero comprensorio attraverso una valutazione ambientale strategica (VAS) da parte della Regione o dalla Provincia, ai fini della programmazione degli impianti; non risulta mai effettuata un'indagine igienico e chimico ambientale con particolare riguardo alle sostanze cancerogene, alle ammine alifatiche, alle nitrosoammine e agli ossidi di azoto, eventualmente emesse dalle seguenti sorgenti presenti nel territorio: compostaggio dei rifiuti; pratica di utilizzo agronomico dei rifiuti; stoccaggio in vasche aperte; centrale termoelettrica - Consorzio di Sarmato-Societa' consortile S.C.p.A.; centrale termica e forno per la produzione di ossido di calcio e anidride carbonica (Eridania Z.N.); ad avviso degli interroganti, sarebbe opportuna l'istituzione di un registro dei tumori nel territorio di Sarmato, che rappresenta uno strumento indispensabile per sorvegliare l'andamento della patologia oncologica nel territorio e per meglio attuare le strategie di prevenzione, studio e ricerca; risulta peraltro che in ambito nazionale vi siano scelte molto diverse non solo tra regione e regione, ma anche tra ASL e ASL, in ordine all'istituzione di tali registri ed al relativo funzionamento, cosa che suscita non poche perplessita', considerato che si tratta di uno strumento fondamentale per monitorare malattie oncologiche e per adottare efficaci strategie di prevenzione -: se non intenda adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte a garantire, d'intesa con le regioni, la predisposizione di ogni strumento idoneo, tra i quali certamente il registro tumori, a svolgere attivita' di prevenzione e monitoraggio sulle malattie oncologiche che risultino piu' frequenti e, conseguentemente, a indagarne le cause, con particolare riferimento alle aree che presentano elevati profili di rischio come quella di Sarmato. (5-01683)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) 
MOLTENI LAURA (LEGA NORD PADANIA) 
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