INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01624 presentata da VOCCOLI FRANCESCO PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950927

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01624_12 an entity of type: aic

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: lo stabilimento per la produzione di macchine movimento terra della FIAT Geotech di Lecce e' sorto nel 1972 con la ragione sociale di FIAT MMT successivamente piu' volte mutata; lo stabilimento nasceva con i finanziamenti della Cassa per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno con lo scopo dichiarato di occupare circa 5.000 addetti; tali livelli occupazionali non sono mai stati raggiunti, non superando mai i circa 2.200 addetti fino a scendere nel 1991 a 1.355 addetti; sin dal 1975 lo stabilimento e' stato interessato da frequenti ricorsi alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria oltre che da diversi piani di ristrutturazione perseguiti con il contributo di finanziamenti statali; il 7 giugno 1990, in un verbale di intesa, l'azienda si impegnava "al trasferimento nello stabilimento di Lecce di attivita' pari a circa 60.000 ore"; con un successivo accordo del 14 dicembre 1990 l'azienda si impegnava a procedere all'attuazione di un piano di riorganizzazione triennale (1991-1993) che prevedeva il trasferimento di alcune produzioni allo stabilimento di Lecce, garantendo in tal modo la tenuta dei livelli occupazionali; i predetti impegni assunti non sono stati rispettati dall'azienda; a decorrere dal 1^ gennaio 1993 ha avuto corso la fusione tra Geotech e Hitachi che ha comportato il transito presso la nuova societa' di soli 600 lavoratori su 1.355, mantenendo i restanti 755 in forza alla FIAT Geotech, ormai dismessa, e collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria; questa procedura nonch! i criteri con i quali sono stati selezionati i 600 lavoratori transitati sembrano violare le disposizioni della legge 23 luglio 1991, n. 223; il mantenimento dei lavoratori in esubero nella FIAT Geotech, che aveva cessato la produzione in quel territorio, rischia di assumere il significato di un licenziamento anticipato, verosimilmente volto ad impedire la rotazione del personale in FIAT Hitachi; non risponde a verita' quanto dichiarato dalla FIAT Hitachi che le 600 unita' assorbite costituiscono il massimo occupazionale possibile, in quanto la stessa FIAT Hitachi ricorre sistematicamente agli straordinari e, per circa un terzo dell'organico, al sabato lavorativo; la ricollocazione della maggioranza dei lavoratori esuberanti grava sulle casse dello Stato (prepensionamenti, mobilita', mobilita' lunga); al momento rimangono senza ricollocazione 183 lavoratori che, per la maggior parte, hanno presentato ricorso contro la FIAT per violazione delle procedure di cui alla citata legge 23 luglio 1991, n. 223, presso la pretura del lavoro di Lecce e che quest'ultima ha investito la Corte di giustizia dell'Unione europea; due successivi accordi tra FIAT e organizzazioni sindacali del 19 dicembre 1994 e del 9 maggio 1995 prevedevano la possibilita' di ricollocare 50 dei rimanenti 183 lavoratori in esubero presso la Lasim e altri 20 presso il CAI (aziende dell'indotto) a condizione che detti lavoratori avessero rinunciato ai diritti maturati negli anni di lavoro alla FIAT (profili professionali, livelli di inquadramento, scatti di anzianita'), inquadrando indistintamente tutti come operai di terzo livello, e avessero abbandonato ogni pretesa di dipendenza dalla FIAT Hitachi e dalla FIAT Geotech, il che, implicitamente, significava la rinuncia ad ogni azione legale contro di esse; tale accordo, peraltro respinto dai cassintegrati, costituisce una forma di palese vessazione nei loro confronti; con esposto all'ispettorato del lavoro di Lecce in data 24 febbraio 1995, corredato da nomi e circostanze, i rappresentanti dei lavoratori in cassa integrazione avevano denunciato gravi irregolarita' da parte della Lasim nel reclutamento dei lavoratori ex FIAT, alcuni dei quali sono stati licenziati oralmente dalla Lasim stessa prima del termine del periodo di 12 giorni di prova facendoli risultare come dimissionari; nel predetto esposto veniva altresi' denunciato il fatto che negli ultimi due anni la Lasim aveva occupato a diverse riprese in nero alcuni cassintegrati FIAT; a tutt'oggi non si e' a conoscenza di alcun passo compiuto dall'ispettorato del lavoro di Lecce per l'accertamento di quanto esposto dai rappresentanti dei cassintegrati -: se la procedura di mobilita' e il transito dei lavoratori della FIAT Geotech alla FIAT Hitachi sia avvenuto nel rispetto delle disposizioni della legge 23 luglio 1991, n. 223, e delle altre disposizioni legislative in materia; se ritenga che l'utilizzo di prestazioni di lavoro straordinario alla FIAT Hitachi in presenza di un consistente numero di lavoratori non assorbiti da detta azienda sia compatibile con le disposizioni della suddetta legge n. 223 del 1991; se il Governo ritenga quello adottato dalla Fiat Geotech e dalla FIAT Hitachi un corretto modello di relazioni industriali e se il comportamento e la strategia del gruppo FIAT nella provincia di Lecce non siano stati pregiudizievoli per la difesa dei livelli occupazionali; se non ritenga di dover compiere dei passi volti a favorire il riassorbimento dei 183 lavoratori ancora in esubero da parte della FIAT Hitachi; se, infine, stanti le gravi denunce da parte dei cassintegrati sul comportamento della Lasim, non intenda prendere provvedimenti per accertare l'esistenza di violazioni di legge da parte della Lasim stessa previa una ispezione da parte dell'ispettorato provinciale del lavoro presso l'azienda. (5-01624)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01624 presentata da VOCCOLI FRANCESCO PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950927 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
PISTONE GABRIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
GALDELLI PRIMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
MARINO LUIGI (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
GRIMALDI TULLIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
COCCI ITALO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
CARAZZI MARIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
BRUNETTI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
BARZANTI NEDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
COSSUTTA ARMANDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
RIZZO MARCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
DE ANGELIS GIACOMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
LENTI MARIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
DE MURTAS GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
BELLEI TRENTI ANGELA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
DILIBERTO OLIVIERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
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5/01624 
VOCCOLI FRANCESCO PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 

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