INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01500 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970129
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01500_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri di grazia e giustizia, dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: con la legge 30 dicembre 1996, n. 910, sono stati stanziati 5.000 miliardi per l'ammodernamento di n. 29 ferrovie locali in concessione; il Ministero dei trasporti e della navigazione ha ritenuto di individuare nel consorzio Ferconsult (Iri-Italstat) il proprio consulente, affidandogli compiti che rientrano nelle attribuzioni dell'amministrazione dello Stato (istruttoria in merito alla progettazione esecutiva comprese le perizie di variante - istruttoria in merito al finanziamento di lavori e forniture - sorveglianza sui lavori affidati in concessione alle imprese esecutrici); a tal fine e' stata stipulata un'apposita convenzione in data 7 luglio 1989 con la quale sono stati erogati al consorzio Ferconsult, in via presuntiva, 208 miliardi elevabili con l'aumentare degli stanziamenti; il predetto consorzio risulta iscritto alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Roma solo il 26 luglio 1989 con il n. 684979, cioe' dopo la stipula della convenzione, con il seguente oggetto sociale: "Assistenza al Ministero dei trasporti direzione generale MCTC nella gestione degli interventi di cui all'articolo 2, terso comma, della legge 30 dicembre 1986, n. 910"; il presidente del consorzio, a quanto risulta dallo stesso certificato della camera di commercio, ha assunto la carica ed i relativi poteri in data 30 giugno 1992, pur avendo stipulato la convenzione in data 7 luglio 1989 in qualita' di presidente del consorzio stesso; la II sezione del Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole n. 562 del 1989 sullo schema di convenzione nelle adunanze del 14 giugno e 5 luglio 1989, cioe' prima dell'iscrizione del consorzio, limitatandosi a riconoscere che la "bozza di convenzione e' stata sottoscritta per accettazione dalla societa' Fenit Servizi anche per le societa' Bonifica, Infrasud ed Italeco del gruppo Iri Italstat (poi integrate con la societa' Sotecni dello stesso gruppo) nella prospettiva di costituirsi in consorzio; la sequenza temporale degli atti esaminati e poi approvati dal Consiglio di Stato e' la seguente: 30 maggio 1989: relazione di proposta della direzione generale MCTC; 7 giugno 1989: relazione integrativa della MCTC con cui si aggiunge la societa' Sotecni; 14 giugno 1989: prima udienza della II sezione del Consiglio di Stato con richiesta di elementi integrativi; 22 giugno 1989: relazione integrativa della direzione generale MCTC per fornire al Consiglio di Stato gli elementi richiesti; 5 luglio 1989: secondo udienza della II sezione del Consiglio di Stato ed emissione del parere favorevole, pervenuto alla MCTC il 7 luglio 1989; 7 luglio 1989: stipula della convenzione tra MCTC e Ferconsult; due giorni dopo l'emissione del parere del Consiglio di Stato, parere che, normalmente, viene reso non prima di trenta giorni dall'udienza; a fronte dell'estrema rapidita' con cui gli atti amministrativi sono stati resi (addirittura con consegna a mano) i lavori, dopo circa dieci anni, non sono ancora ultimati ed in qualche caso, neanche iniziati; l'ufficio di controllo della Corte dei conti (consigliere Putti) presso il Ministero dei trasporti e della navigazione ha ammesso a registrazione la convenzione stipulata tra la MCTC e Ferconsult pur risultando censurabile nella procedura (trattativa privata) negli importi riconosciuti (molto superiori alle prestazioni) nei contenuti (affidamento a societa' che hanno partecipazione diretta sui lavori di prestazioni proprie dell'amministrazione) e nella forma (stipula di un atto amministrativo con un soggetto non ancora costituitosi); i lavori riferiti ai diversi lotti, affidati a trattativa privata a diverse imprese comprendenti, in particolare, quelle Iri-Italstat, risultano praticamente inutili, ravvisandosi quindi un consistente danno erariale; il consigliere di Stato commissario dottor Raffaele Carboni (presidente della commissione di collaudo della ferrovia Centrale umbra) in data 22 gennaio 1993 ha presentato un esposto al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, nel quale e' affermato che "la convenzione con il consorzio Ferconsult e la stessa costituzione dell'ente possano essere stati finalizzati ad un'illecita dazione di denaro pubblico a terzi" in quanto e' emerso che "il compenso di 300-320 miliardi corrisponde ad una controprestazione del consorzio sostanzialmente nulla" e che comunque i "compiti affidati dovrebbero essere svolti dall'amministrazione"; il Ministro dei trasporti e della navigazione con nota n. 0002921/MC del 3 marzo 1993, inviata al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, ha confermato l'esistenza del predetto esposto; le ditte alle quali sono stati affidati i lavori delle ferrovie concesse sono le stesse che operano anche nei lavori affidati dal Tav; in particolare, il Tav ha affidato lavori per l'alta velocita', nella tratta Roma-Napoli, al consorzio Iricav1, composto dalle imprese Iritecna (Iri), Italstrade (Iri), Condotte d'Acqua (Iri), Astaldi, Consorzio Cooperative Costruzioni, Icla, Vianini e An-saldo Trasporti, presieduto dall'ingegner Luciano Berarducci; il 29 luglio 1995 il quotidiano Il Corriere della Sera scriveva, con titolo "Alta Velocita' sui binari - Inquietante denuncia: appalti alla camorra", "...una tratta, la Roma-Napoli, affidata ad un consorzio guidato dall'Iri ... rischio di infiltrazioni camorristiche nella distribuzione degli appalti ... fenomeno dell'infiltrazione della camorra nei lavori della Tav"; il presidente del consorzio Iricav1, ingegner Luciano Berarducci, personaggi di spicco della cooperazione e del Fondo aiuti italiani (Fai) e' stato nel tempo amministratore delegato di Italtecna, Italeco ed Italgenco e, con il sostegno politico del generale De Sena, amministratore delegato della societa' Condotte ed infine presidente di Iricav1; gli altri lotti dei lavori sono stati assegnati ai consorzi Cepav, Cavtomi, Cavert e Iricav2; di tali consorzi fanno parte imprese ripetutamente inquisite ed ancora oggi sottoposte ad indagini di polizia giudiziaria come Itinera; dall'inchiesta sui lavori Tav relativi al lotto Roma-Napoli si occupano molte procure (La Spezia, Roma, Perugia, Brescia, Napoli) -: quale sia l'importo complessivo erogato dal Ministero dei trasporti e della navigazione al consorzio Ferconsult; quale sia l'importo corrisposto al presidente del consorzio, dottor Sandro Acciaioli, ai due vice presidenti ed ai tre membri del consiglio di amministrazione; quali siano le effettive prestazioni tecniche svolte dal consorzio nell'ambito dei lavori; quali siano i criteri adottati dal consorzio per l'affidamento della funzione di direttore dei lavori e della funzione di "professionalita' ferroviaria", assegnate dal consorzio stesso a professionisti esterni ed il relativo compenso; quanti consiglieri di Stato e della Corte dei conti siano stati designati nelle varie decine di commissioni di collaudo e liquidatrici; quali garanzie siano state assunte nell'assegnazione dei vari lotti di lavori in tutta la Penisola per una spesa complessiva che oggi ammonta a circa 6.500 miliardi, ravvisandosi un'evidente spartizione dei diversi interventi (lavori e forniture) nei 29 lotti tra associazioni di imprese precostituite con la regia dell'Italstat; lo stato attuale degli interventi; i motivi per cui interventi approvati con la massima urgenza non siano ancora iniziati; quali siano i miglioramenti apportati alla rete ferroviaria in termini di benefi'ci (percorsi, tempi, ambiente) correlati ai relativi costi, in quanto la quasi totalita' dei lavori risulta di scarsa utilita'; quale sia lo stato attuale delle indagini dell'autorita' giudiziaria relative all'esposto presentato il 22 gennaio 1993 dal consigliere di Stato commissario dottor Raffaele Carboni al procuratore della Repubblica di Roma; in base a quali criteri l'ufficio di controllo della commissione centrale presso il Ministero dei trasporti e della navigazione abbia ammesso a registrazione la convenzione con il consorzio Feconsult che risulta, all'evidenza, carente di legittimita'; se la procura della Corte dei conti abbia aperto indagini presso le varie sedi regionali per individuare tale consistente danno erariale derivante da una convenzione carente di legittimita' e dal finanziamento di opere, praticamente, inutili; se, oltre ai lavori Tav sulla Roma-Napoli, sono in corso analoghe inchieste riguardanti l'assegnazione degli altri quattro lotti di lavori ai rispettivi consorzi; se possano essere resi noti i nomi dei componenti delle commissioni che hanno costituito i consorzi, i criteri con i quali sono stati costituiti i raggruppamenti e sono state selezionate e prequalificate le imprese partecipanti. (5-01500)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01500 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970129
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
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GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE
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