INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01359 presentata da SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090429

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01359 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA mercoledi' 29 aprile 2009, seduta n.168 SIRAGUSA e ANTONINO RUSSO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: la Fondazione Istituto Nazionale del Dramma antico (I.n.d.a), nasce nel 1925 come ente morale. Al termine di un lunghissimo periodo di commissariamento, nel 1998 viene emanato il decreto legislativo n. 20, che ne dispone la trasformazione da ente pubblico in fondazione; la nuova fondazione porta con se' l'elevato disavanzo di amministrazione ereditato dalla gestione precedente; lo statuto assegna alla Fondazione compiti di grande rilievo: coordinare a livello nazionale, anche mediante accordi con le Regioni e gli enti locali, l'attivita' teatrale presso i teatri greco-romani, promuovendo la rappresentazione del teatro classico greco e latino, nonche' altre attivita' culturali e artistiche ad esso relative; provvedere alla produzione e alla rappresentazione dei testi drammatici greci e latini; curare la pubblicazione dei testi classici, delle monografie, degli studi specializzati e della rivista della Fondazione; curare la biblioteca, l'archivio gia' dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico e incrementarne le acquisizioni; provvedere al mantenimento e allo sviluppo del Museo e del Centro Studi dell'I.N.D.A. con sede in Siracusa; provvedere al mantenimento e allo sviluppo della Scuola di Teatro «Giusto Monaco» in Siracusa; provvedere all'organizzazione di convegni e altre attivita' di studi e di ricerca sui temi della classicita' greca e latina; attivare le iniziative necessarie al coinvolgimento degli istituti scolastici per la realizzazione di spettacoli del teatro classico greco e latino, anche attraverso apposite rassegne, tra le quali il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani di Palazzolo Acreide; promuovere, anche in coordinamento con le universita', lo studio dei testi teatrali della classicita' greca e latina; agevolare la libera partecipazione di tutti gli interessati alla propria attivita' culturale e favorire, anche mediante convenzioni, la circolazione del proprio patrimonio culturale presso enti, istituzioni e associazioni culturali, scuole e universita'; promuovere la piu' ampia diffusione delle proprie attivita' e del proprio patrimonio storico-culturale anche a livello comunitario e internazionale; nel corso degli anni l'INDA ha modificato il suo assetto e la sua organizzazione sotto la guida dei Presidenti e dei Commissari che si sono avvicendati; da ultimo il decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 33 che introduce alcune innovazioni: a Roma e' rimasta solo la sede legale, completamente svuotata delle sue attivita', mentre la sede amministrativa ed operativa e' stata trasferita a Siracusa; il Presidente e' il Sindaco della citta' e non piu' una personalita' di alto profilo del mondo della cultura classica e teatrale italiana scelta dal Ministro per i Beni e le attivita' culturali; sono stati confermati i criteri di composizione del Cda nominato con decreto del Ministro tra esperti di alto profilo del settore (2 designati dal Ministro per i Beni e le Attivita' culturali di cui uno con funzioni di consigliere delegato, 1 dal Ministro dell'Universita' e della Ricerca, 1 dalla conferenza unificata, 1 dalla Regione Siciliana, 1 in rappresentanza dei privati partecipanti, con l'aggiunta di 1 della provincia di Siracusa); e' stato abolito il comitato scientifico, che era composto dal presidente, due docenti universitari e due personalita' nel campo teatrale, il cui compito era di deliberare sulle attivita' culturali della fondazione definendo i programmi di attivita'; mentre le funzioni del consigliere delegato e del sovrintendente (anche questa ex novo con funzioni gestionali ed organizzative), appaiono come una duplicazione e sovrapposizione; e' prevalso quindi l'orientamento di legare l'organo alla citta' di Siracusa; la specificita' dell'Inda, cosi' come stabilito dalle sue norme statutarie, consiste nella contaminazione tra sperimentazione scenica e indagine scientifica sul corpus teatrale greco e latino; negli ultimi anni l'Istituto ha tradito le sue finalita' cedendo a miopi spinte localistiche che lo hanno rinchiuso in un'angusta dimensione provinciale. L'abbandono di ogni seria prospettiva di ricerca nell'ambito della drammaturgia antica e la rottura con il mondo degli studi e con la riflessione critica hanno di fatto snaturato un Ente che non ha eguali, tradendone la storia e il ruolo straordinario rivestito a lungo anche nel panorama culturale italiano e internazionale; il venir meno del respiro nazionale ed internazionale ed il progressivo ed esclusivo ritorno all'ambito territoriale siracusano e' testimoniato dalla: a) sicilianizzazione del cda; b) preminenza della produzione teatrale al teatro greco di Siracusa a discapito delle attivita' scientifiche e didattiche a livello nazionale; c) circuitazione nazionale e internazionale limitata ad alcuni teatri siciliani; con riferimento al cda occorre rilevare che la sua attuale composizione appare inadeguata ai compiti definiti dallo statuto come emerge dalla lettura dei nomi e delle qualifiche professionali dei consiglieri: Centanni (prof.ssa associata di Greco a Venezia - designata dal ministero BB.CC.), Nuzzo (prof. associato di Filologia classica a Palermo) - gli unici due a avere competenza in materia -; Buttafuoco (direttore artistico dello Stabile di Catania BB.CC., secondo l'interrogante, in evidente conflitto di interessi), Portoghese (pensionato siracusano, gia' docente di Filosofia nella scuola secondaria MIUR), Signorelli (pensionata siracusana, gia' funzionaria di banca BB.CC.), Trombatore (pediatra di Palazzolo Regione Sicilia), il Sindaco di Siracusa (presidente e ingegnere di professione); infine, e' in corso di registrazione la nomina di un architetto pugliese, designato dal ministro Fitto per la commissione Stato-Regioni; e' importante rilevare che l'Indo ha conosciuto anni in cui il cda e il Comitato Scientifico, - soppresso nel 2004 - erano composti da grandi personalita' del mondo scientifico e accademico come ad esempio Maurizio Bettini ed Eva Cantarella; il primo provvedimento che l'attuale cda risulta aver adottato all'atto del suo insediamento, e' la soppressione di Dioniso, che, seppure manterra' il nome, d'ora in poi ospitera' soltanto gli Atti dei Convegni che l'INDA riterra' di promuovere, sancendo di fatto la fine della piu' antica rivista internazionale di studi sul teatro antico; la rivista Dioniso, dopo un'interruzione protrattasi per alcuni anni, venne rilanciata con un nuovo progetto editoriale illustrato dettagliatamente nell'editoriale della rivista n. 1 del 2002 dal titolo «Progetto Dioniso» a firma del direttore Prof. Giuseppe Picone; nell'editoriale si legge: «La rivista, che si avvale di una redazione e di un comitato scientifico nuovi, e' divenuta un annuale articolato in tre sezioni: la prima ospita contributi scientifici relativi alla drammaturgia greco-latina, la seconda ha per oggetto interventi di riflessione teorica sui problemi della messa in scena di testi teatrali antichi, la terza, di taglio archeologico e museografico, vuole dar conto della ricerca in atto sui monumenti teatrali greci e latini ... Dioniso vuole mantenere e riproporre in forme nuove la sua natura di pubblicazione d'alto profilo scientifico, qualificandosi come luogo programmaticamente destinato al confronto tra approcci diversi alla produzione drammaturgica classica ...A Dioniso si affianca un bollettino on line a carattere prevalentemente divulgativo che, con recensioni e agili schede, mira a dar notizia quanto piu' possibile completa delle rappresentazioni di testi antichi o di loro rivisitazioni in chiave moderna, ovunque realizzate ...e' infine prevista la pubblicazione dei Quaderni di Dioniso, i quali accoglieranno, oltre agli atti dei convegni di studi promossi dalla Fondazione, saggi monografici di giovani studiosi di teatro antico nonche' edizioni commentate di testi poco noti che, dal medioevo in poi, costituiscano riscritture significative dei drammi greci e romani»; in un successivo editoriale dal titolo «Fondazione e Ricerca» pubblicato nel 2008, il Prof. Picone, traccia una sorta di bilancio del progetto di cui sopra e scrive: «...in qualita' di direttore ho dovuto assumere la non facile decisione di rivoluzionare la struttura abituale della rivista per ospitare gli Atti del Convegno Internazionale di Studi svoltosi a Siracusa nel 2003 e che avrebbero dovuto dar vita al n.2 dei Quaderni di Dioniso; in quasi cinque anni il Consiglio di Amministrazione dell'Inda non ha mai ritenuto di poter rinvenire tra le pieghe del bilancio la somma, invero assai esigua, necessaria per porre a disposizione della comunita' scientifica le relazioni presentate in quella occasione da eminenti studiosi del teatro antico. A cio' si aggiungano la mancata realizzazione del previsto bollettino on line (e, dunque la sostanziale vanificazione del progetto Dioniso...), la sospensione per un quinquennio dei Convegni Internazionali di Studi, il venir meno della Scuola di Teatro Classico Giusto Monaco, la rinuncia, neppure motivata, a un innovativo progetto editoriale: in una parola, l'abbandono di ogni seria prospettiva di ricerca nell'ambito della drammaturgia antica...»; nel mese di aprile 2009 la comunita' scientifica ha chiesto con una lettera appello, firmata tra gli altri da Avezzu', Aloni, Bettini, Barchiesi, Cavarzere, De Nonno, Gamberale, F.Citti, Ferri, Schiesaro, Dionigi, Rosati, Stramaglia, quanto segue: «Noi sottoscrittori, mossi dal desiderio che non si neghi al teatro greco e latino il ruolo e l'importanza che esso realmente ha avuto nella cultura antica e seguita ad avere in quella moderna, ci auguriamo che il nuovo CdA dell'Istituto Nazionale per il Dramma Antico prenda a cuore come noi le due finalita' (presenti nello statuto dell'Istituto stesso) relative alla interazione con la comunita' scientifica ed alla pubblicazione della rivista della Fondazione, cioe' «Dioniso», che riteniamo una delle risorse piu' preziose dell'INDA: una risorsa che ha contribuito a fare dello stesso Istituto un punto di riferimento prestigioso per la comunita' scientifica nazionale ed internazionale. Quali che siano le determinazioni dell'Inda, la comunita' scientifica non potra' comunque consentire il venir meno di uno strumento essenziale per il progresso degli studi sul teatro antico: nel nome stesso della rivista e' insita la necessita' nel caso la si voglia morta, di una rinascita, cosi' come nel mito risorge Dioniso ucciso dai Titani»; l'involuzione dell'Inda si e' verificata in concomitanza con la soppressione del Comitato scientifico disposta dal sopra citato decreto legislativo del 2004; nello statuto si legge che «La Fondazione non ha scopo di lucro e in ogni sua attivita', principale od accessoria, persegue le proprie finalita' secondo criteri di imprenditorialita' e nel rispetto delle condizioni di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario della gestione e dei vincoli di bilancio»; la situazione debitoria della fondazione, dopo l'azione di risanamento condotta fino al 2002, torna a presentare segnali preoccupanti come emerge dalla relazione della Corte dei Conti ai bilanci 2003/2006. Nel quadriennio in esame si sono registrate le seguenti perdite di esercizio: 2003, 833.459; 2004, 399.533; 2005, 846.776; 2006, 504.757; sempre in base alla sopra citata relazione, il costo del personale e' quasi raddoppiato nel 2005 essendo passato dai 1.286.965 euro del 2004 ai 2.298.290 euro; nel 2006 si e' avuto un incremento considerevole del patrimonio netto grazie all'entrata straordinaria dovuta al contributo di ARCUS s.p.a., pari a 1.400.000 euro nell'esercizio 2005 ed a 2.000.000 di euro nel 2006; la Corte dei Conti rileva altresi' che «l'attivita' istituzionale, nel periodo di riferimento non ha interessato tutte le attivita' elencate tra le finalita' dell'ente...» e ancora «Il ruolo che la Fondazione e' chiamata a svolgere esige, da una parte, il soddisfacimento della crescente domanda di cultura della collettivita' e la maggiore e piu' efficace tutela del patrimonio artistico; sotto altro profilo e' necessaria una gestione sana, economica ed equilibrata. La particolare attivita' svolta dall'Inda, richiede, altresi', adeguate strategie di diffusione, strumentali alla realizzazione dei fini istituzionali...» segue «La Fondazione ha limitato la sua attivita' teatrale alle rappresentazioni stagionali presso il teatro greco di. Siracusa; omologa attivita' non risulta essere stata realizzata presso i teatri greco - romani situati nel territorio nazionale (Paestum, Pompei, Benevento e altri)... La descritta carenza di attivita', non ha consentito il conseguimento di qualificanti risultati non solo di ordine economico, quali le maggiori entrate derivanti dl riutilizzo degli allestimenti e sceneggiature gia' prodotte per il teatro di Siracusa, ma anche, e soprattutto, in riferimento a una piu' proficua diffusione e promozione della cultura classica. Alla attualita' le rappresentazioni dei drammi antichi nello scenario del Teatro greco di Siracusa, configurano il vero «core business» ovvero l'attivita' principale verso la quale vengono profuse risorse e impegni»; l'Inda non ha proposto tourne'e di spettacoli nei numerosi teatri grecoromani italiani, ne' ha promosso la sua attivita' all'estero, come invece previsto dallo Statuto, limitandosi ad organizzare alcune rare iniziative (dalla sezione rassegna stampa del sito istituzionale: «Canti e suoni dell'Orestea» a Tuscolo, La Sicilia, 6 novembre 2008, e a Paestum, La Repubblica, 2 luglio 2008; «Trachinie» a Paestum, Il Sole 24 ore, 2 luglio 2007; l'unica attivita' all'estero attestata sul sito e' una trattativa non conclusa con Malta, di cui si dava notizia il 6 novembre 2008 su La Sicilia); tale inattivita' e' stata segnalata anche dalla Corte dei Conti nel 2006, in quanto la mancata promozione delle attivita', come previsto peraltro dallo statuto, incide pesantemente sui costi di produzione, che non vengono ammortizzati dalla ripetizione degli spettacoli in altre sedi, e quindi sui bilanci; l'attivita' istituzionale dell'Inda e' finanziata prevalentemente da contribuzioni dello Stato e, in misura minore dagli altri enti pubblici (regione e comune di Siracusa); quanto sopra induce ad alcune considerazioni: la necessita' di una maggiore incisivita' dello Stato nella determinazione delle scelte culturali, gestionali e di controllo della Fondazione, soprattutto nell'ottica della nazionalizzazione e internazionalizzazione dell'attivita'; un maggiore coinvolgimento economico degli altri partner; la finalizzazione del contributo statale ad alcuni obiettivi individuati da direttive annuali; una nuova composizione del Cda prevedendo la partecipazione del rappresentante del Coordinamento delle Regioni, dell'Anci, dell'Upi, dell'Enit, nonche' di un illustre esperto internazionale, fermi restando i rappresentanti siciliani; il ripristino del comitato scientifico per garantire solidita' e qualita' al progetto -: se non ritenga opportuno procedere ad una rapida ridefinizione degli assetti organizzativi dell'Inda, al fine di dare pieno seguito alla sua mission statutaria, attraverso una riforma del decreto legislativo del 2004 nel senso sopra richiamato; se non intenda procedere ad una ispezione sull'attivita' della fondazione a partire dall'anno 2004; se non ritenga altresi' opportuno procedere al commissariamento degli attuali organi laddove saranno riscontrate irregolarita' nell'amministrazione e violazioni alle disposizioni legislative. (5-01359)
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